Alle ore 16.30 è salito a 50 morti e 53 feriti il bilancio dell’attacco avvenuto nella notte tra sabato 11 e domenica 12 giugno, al Pulse, gay club di Orlando: l’ha confermato la polizia in una conferenza stampa. Si tratta della peggiore strage di massa a nella storia degli Usa.
Sarebbe anche stato identificato il killer autore della sparatoria: lo riferisce la Cbs. Il suo nome è Omar Mateen, è del 1986, ed è americano seppure di genitori afghani, originario della città Port St.Lucie, in Florida.
Il presidente Barack Obama è stato informato della strage e ha chiesto di essere regolarmente aggiornato. Lo riferisce la Casa Bianca.
La testimonianze
«Stavamo ballando e improvvisamente si sono sentiti spari, urli, la gente si è buttata a terra ma molti grondavano sangue e chi ha potuto, come me, ha cercato di scappare».
Sono scene di panico e orrore quelle raccontate dai testimoni della strage al Pulse, uno dei maggiori gay club di Orlando, la città che ieri ha vissuto anche la tragedia di Christine Grimmie, la cantante pop star di Youtube uccisa dopo un concerto da un presunto fan.
“La musica era così alta che all’inizio è stato difficile distinguere i colpi dal suono, ma poi si sono sentite le urla e la gente ha cominciato a correre verso le uscite”, ha raccontato un testimone alle tv locali.
«C’era una persona a terra piena di sangue, l’ho aiutata caricandomela sulle spalle e poi ho usato la mia bandana per fermare l’emorragia, la situazione era orribile», ha riferito un altro.
«Ero lì. Appena si sono sentiti gli spari, erano circa le 2 di notte, la gente che ballava sul palco si è sdraiata sul pavimento. Chi come me era vicino al bar è riuscito a uscire attraverso le uscite posteriori che si trovavano a sinistra del bancone», ha detto un altro dei presenti.
«Quando siamo usciti, si sentivano ancora gli spari», ha aggiunto.
Dopo i primi spari e i primi allarmi lanciati attraverso le reti sociali da chi si trovava all’interno del locale, sono arrivate decine di auto della polizia, elicotteri e i corpi speciali.
Ampi servizi sulla Prealpina del Lunedì del 13 giugno.