Alla fine, per guarire il fiume malato basterebbe passare dalle parole ai fatti, dando il via ai cantieri programmati nel Piano d’ambito varato tre anni fa. Il problema è che servirebbero 44 milioni di euro, mentre oggi come oggi a disposizione ce ne sono solo 36. Ecco quindi che giovedì 16 l’audizione che Provincia di Varese, autorità di Ambito e una rappresentanza degli industriali della Provincia hanno sostenuto davanti alla commissione Ambiente regionale si è conclusa con la decisione di Regione Lombardia di andare a battere cassa ai Comuni che ancora non hanno messo mano al portafoglio.
Dal primo di aprile esiste un gestore unico (Alfa srl), quando ci saranno anche i soldi, sarà finalmente possibile dare il via ai lavori di adeguamento dei depuratori e delle fognature che risolveranno una volta per tutte i problemi dell’Olona.
«Per quanto riguarda le aziende che scaricano nel fiume in deroga - afferma il consigliere regionale Carolina Toia (Lista Maroni) che ha partecipato all’audizione -, queste oggi sono solo quattro: una cesserà entro fine anno, l’altra attualmente opera sotto i limiti di legge». «Il vero problema sono i depuratori - concordano i consiglieri regionali Laura Barzaghi e Alessandro Alfieri (Pd) -. Stiamo pagando un ritardo accumulato negli ultimi 15 anni, finalmente con l’affidamento al gestore unico partiranno i lavori di messa a norma degli impianti». L’attenzione è per il depuratore di Gornate Olona, che «pur essendo nuovo non funziona a dovere», ma anche per «la dismissione di Cantello e il collettamento a Varese Provaccio», il cui progetto esecutivo è previsto entro la fine dell’anno. Tra le priorità identificate dai tecnici della Provincia e dell’Ato di Varese (139 Comuni in tutto) ci sono però anche gli scarichi di Besozzo, che da un depuratore neppure passano.
L’audizione di ieri, la prima di una serie che coinvolgerà anche i sindaci, è servita per mettere a fuoco i veri problemi e per definire competenze e priorità.
Poi però c’è il problema dei soldi necessari per far partire i cantieri.
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