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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Varese ritrova Homo Eroticus

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Varese ritrova Homo Eroticus

Il 15 aprile 1971 il centro di Varese si fermò. Colpa o merito delle riprese di “Homo Eroticus”, seguite da un’autentica folla di curiosi. Diretto da Marco Vicario e forte di un cast femminile di rara bellezza, capitanato da Rossana Podestà e Sylva Koscina, il film incassò più di due miliardi di lire. Un grande successo, uno dei tanti del suo protagonista: Lando Buzzanca. Lo rivedremo a Varese presto.

Già, perché il grande attore sarà la stella della seconda edizione di Gustando il Cinema. Organizzata dall’Associazione 3elle e con Sarah Maestri nel ruolo di direttore artistico, la manifestazione si svolgerà l’8 e il 9 luglio. Buzzanca sarà presente la prima sera. Presenza decisamente attiva la sua perché prima della proiezione di “Homo Eroticus”, film mai passato in tv per questioni di censura (anche se alla luce del comune senso del pudore di oggi risulta più tenero che scandaloso), “il vichingo venuto dal Sud” - titolo di un’altra sua fortunata pellicola - sarà intervistato pubblicamente. Accadrà sul palco dei Giardini Estensi, lo stesso luogo in cui l’artista riceverà il “Bernascone d’Argento alla carriera”, assegnatogli da Gustando il Cinema in collaborazione con La Prealpina.

Ovvero quel quotidiano, il nostro, che seguì con grande attenzione set e fuori set di “Homo Eroticus” che vantava Piero Chiara sceneggiatore e interprete nei panni di un giudice che vediamo in corso Matteotti incamminarsi verso lo Zamberletti. Vetrina (specchio dei tempi) anche per Valenzasca e Teen Agers. Nonché per l’allora Calzaturificio di Varese, oggi sede delle Poste, e per il Volo a Vela, con una scena che regala anche un prezioso quanto involontario cammeo di don Adriano Sandri. Di rilievo anche la presenza di Nanni Svampa che intrattiene durante una festa le donne della buona borghesia cantando Brassens. Tanti gli elementi di interesse di un film, girato anche a Bergamo, che racconta l’arrivo al Nord di un siciliano decisamente “senza dote” ma con un valore aggiunto - lo stesso del Colleoni - destinato a conquistare le “donne giuste” per ottenere la promozione sociale.

Divertente, scollacciato quel che serve e incline alla satira sociale, trova anche in Luciano Salce una delle maschere più efficaci.

Classificare Buzzanca semplicemente come “merlo maschio” (pellicola peraltro di tutto rispetto) sarebbe un errore. Nato a Palermo nel 1935, ha interpretato più di 100 film. Al cinema come al teatro - tra i suoi amori - come in tv (da “Signore e signora” a “Mio figlio”, a “Il restauratore”) ha dimostrato di sapersi misurare con eguale bravura nei ruoli comici come in quelli drammatici. Giusto abbia un premio in più.


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