L’incidente si è verificato in via Verdi, sulla curva che immette in via Copelli. Un uomo, alla guida della sua moto Harley Davidson, con passeggero dietro, è “volato” a causa, pare, di una sostanza oleosa che aveva reso viscido l’asfalto. Questa almeno è la spiegazione fornita nell’atto con cui il motociclista ha chiamato in giudizio il Comune per il risarcimento dei danni subiti. L’udienza, dinanzi al Tribunale civile di Varese, si svolgerà tra un mese. Il ricorso alle vie legali è motivato dal fatto che il Comune è responsabile delle condizioni delle strade di sua competenza, come appunto il ring di via Copelli. E in quella occasione, la presenza di una scia di olio avrebbe quindi causato la caduta della Harley. Palazzo Estense ha ovviamente una copertura assicurativa sugli incidenti da cui scaturiscono richieste di risarcimento danni; tale assistenza comprende anche il sostegno legale. Dunque, per l’incidente di via Verdi, il Comune ha deciso di non accogliere l’istanza risarcitoria e di affrontare la vertenza in Tribunale. La domanda: sono tante le cause, relative a incidenti stradali, che il municipio si trova a dover dibattere davanti al giudice? Non tantissime. Da gennaio del 2015, quindi in quasi un anno e mezzo, il Comune è stato chiamato 12 volte (13 con quella di luglio) in Tribunale. E le ipotesi più frequenti riguardano danni per buche nell’asfalto e cadute di pedoni su marciapiedi malconci. Non sono ancora state tutte definite, ma la tendenza - guardando anche agli esiti del passato - è quella di vittoria del Comune (quindi risarcimento respinto) in circa la metà dei casi.
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