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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Merlin e un mercato in alto mare

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Merlin e un mercato in alo mare

Mercato fermo, praticamente arenato. Il Varese non conosce ancora il suo destino e dunque al momento tutto è congelato sia sul fronte conferme sia sul fronte nuovi arrivi. Serie D conquistata sul campo con l’obiettivo di vincere oppure doppio salto in Lega Pro attraverso l’unione con la neopromossa Sporting Bellinzago con lo scopo di mantenere il professionismo? La società sta tentando in tutti i modi di percorrere la seconda via; tornare tra i “prof” aprirebbe certamente nuove prospettive e allargherebbe gli orizzonti, ma la realizzazione di questo sogno non passa solo da Varese, né da Bellinzago. Serve, infatti, il sì della Figc che è chiamata ad esprimersi entro la prossima settimana. La “fusione” tra le due realtà potrebbe cambiare anche i quadri societari. Il diesse Alessandro Merlin rimarrà al suo posto? «Io sono pronto a fare il mio lavoro a prescindere dalla categoria – la sua risposta – È ovvio che a livello di scelte cambierebbe tutto, ma a Varese sappiamo adattarci alle sorprese, specialmente se sono belle. Da qualche giorno sto lavorando sul doppio fronte, ma diventa difficile stringere accordi con giocatori senza sapere in quale categoria andremmo a giocare e soprattutto quale sarà il budget – ammette –. Dunque in questi giorni non ci saranno annunci ufficiali».

L’area tecnica era già a buon punto dal punto di vista delle riconferme: i difensori Viscomi e Luoni, il centrocampista Gazo e l’attaccante Giovio assieme ai giovani La Marca (’97), Simonetto (’97) e Lercara (’96) sarebbero già stati blindati, ma in caso di Lega Pro? «Sicuramente tra loro c’è chi può giocare anche in quel campionato – risponde Merlin che non si tira indietro sui nomi. «Giocatori come Luoni, Gazo e Giovio li reputo di categoria superiore. Su Viscomi ci ragioniamo, mentre sui giovani il discorso cambia totalmente perché il regolamento è completamente diverso».

In serie D le squadre sono obbligate a schierare per tutti i 90 minuti di gioco un classe ’96, due classe ’97 e un '98. E Zazzi? «Secondo me è un giovane che potrebbe dire la sua anche tra i professionisti. Per me è un sì perché sarebbe una scommessa». Passando a chi non resterà: qualcuno ha mugugnato dopo i saluti di Gheller, Capelloni e Marrazzo: «Sono state fatte delle scelte – spiega il ds –. Per quanto riguarda la difesa abbiamo pensato a due centrali di esperienza, uno è Luoni e tra lo scegliere Viscomi e Gheller ha pesato anche l’età. Per il centrocampo abbiamo puntato su Gazo; Marrazzo? Gli è stata fatta un’offerta un mese fa con la quale pareggiava quella di quest’anno, ma doveva mettersi in gioco con i premi. Inizialmente ha rifiutato; noi ci siamo guardati in faccia e abbiamo preferito aspettare e vedere cosa offriva il mercato. Man mano che passano i giorni le richieste si abbassano come è normale che sia. Abbiamo deciso di aspettare, tutto qui. Non capisco dove sia il clamore».


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