La maestra Gianna Belancini ha scritto una delle più belle pagine della storia solbiatese. Insegnante, mamma e punto di riferimento per decine di alunni che ha visto passare dai banchi di scuola e che, giovedì sera, le hanno organizzato una meravigliosa festa per i suoi 90 anni. Elegantissima e brillante, un doppio filo di perle al collo, la maestra Gianna ha abbracciato i suoi studenti, ormai adulti. Commozione ed emozione per oltre due ore, in uno splendido viaggio nel tempo da quando nel 1951 arrivò alla scuola elementare Pascoli, per poi andare in pensione nel 1978. Con loro gli insegnanti che hanno trascorso molti anni accanto all’insegnante, da Sergio Belvisi a Sandra Sartori. Fra i presenti, a rappresentare l’amministrazione comunale, l’assessore alla Cultura Pierpaolo Ponzone che ha sottolineato l’importanza della figura degli insegnanti per la comunità: persone che insegnano valori senza tempo. «Non è stata una semplice maestra, ma “la maestra”», ha ricordato Belvisi in una lunga lettera. Così le alunne le hanno reso omaggio: «La ringraziamo per gioia, tenerezza e amore; per il bene ricevuto. Con professionalità e attenzione materna ci ha preso per mano e ci ha accompagnato nella crescita in un modo unico e prezioso. È stata per tutti noi un esempio di integrità morale. E come diceva Don Bosco: educare è un fatto di cuore; lei lo ha incarnato». Gli ex alunni, tra questi anche don Luigi Colombo (ora a San Lorenzo di Parabiago), hanno pensato a tutto, anche a un tuffo nei ricordi allestendo uno spettacolo partendo dai ricordi tramandati di generazione in generazione: da quando la maestra Gianna faceva partire la staffetta del vocabolario a quando arrivava il direttore per avvisare le colleghe, fino allo scambio delle scarpette fra due alunne. Commossa la maestra: «Non so come dirvi grazie, non potevate farmi regalo più bello».
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