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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Già più vigili sulle strade»

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«Già più vigili sulle strade»

«Guardi». Davide Galimberti, 40 anni, di professione avvocato e da pochi giorni sindaco di Varese (vincitore al ballottaggio su Paolo Orrigoni) alza un foglio bianco sul quale sono elencate le funzioni e le competenze del Comune, con una serie di frecce che ne ricollegano alcune.

Scusi, che cos’è? Un diagramma?

«È lo schema che definirà le aree amministrative e per ciascuna le attività».

Dunque, il documento propedeutico alla composizione degli assessorati e delle relative prerogative. E i nomi?

«Sto facendo un percorso nuovo, totalmente diverso dal passato: prima si definiscono le aree, poi si scelgono gli esponenti della giunta. Nelle precedenti amministrazioni, chi aveva vinto si era occupato innanzitutto di scegliere la squadra, e solo dopo di distribuire i compiti».

Quanto ci vorrà per la nomina?

«Credo di poter definire lo schema a breve, un paio di giorni, e di indicare quindi gli assessori entro la fine della prossima settimana».

Il nuovo Esecutivo, targato centrosinistra, potrebbe dunque debuttare nei primi giorni di luglio. Ma il lavoro del nuovo borgomastro non si fa attendere. Giovedì il primo “porte aperte” (del suo ufficio) alla cittadinanza, e già qualche provvedimento pratico. Vero?

«Osservate in città, già oggi vedrete più vigili in strada».

Interventi sulla macchina comunale?

«Certo, è una macchina che ha bisogno di essere rigenerata e modernizzata, in modo da essere in grado di rispondere tempestivamente alle istanze e alle esigenze di cittadini e imprese».

Lei sta incontrando il personale, partendo ovviamente dall’alta burocrazia del Palazzo. Prima impressione?

«Il personale ha grande entusiasmo e voglia di fare. Lo renderemo partecipe di questa importante fase di rinnovamento della città».

Il nuovo sindaco è pacato nell’eloquio ma deciso sugli obiettivi. Torniamo alla giunta che verrà: quante donne?

«Il 50%, l’ho già detto in campagna elettorale»

Scusi, se però saranno nove gli assessori e lei non rientra nel calcolo, è un numero dispari da dividere a metà...,

«Valuteremo, in base alle competenze, se saranno quattro o cinque».

Vicesindaco? Tutti gli indizi portano a Daniele Zanzi...

«Anche questo è un discorso che affronteremo dalla prossima settimana».

Ma potrebbe anche essere una donna?

«Tutto è possibile. Ribadisco che prima definiamo le aree e poi scegliamo le persone adatte».

Tutti politici o comunque rappresentanti delle liste che l’hanno sostenuta al primo e secondo turno?

«No, ci saranno anche esponenti della società civile».

Giovedì la prima giornata di ascolto dei cittadini. Che cosa l’ha sorpresa?

«Una donna che, quasi in lacrime, mi ha ringraziato di aver potuto parlarmi subito, senza dover fissare un appuntamento futuro».

Galimberti è sulla poltrona che fino a domenica era di Attilio Fontana. È comoda?

«Se intende in senso funzionale, sì è molto comoda».

E in senso di prestigio e fama che ne consegue?

Sorriso.

Qui comincia l’avventura del signor, anzi avvocato Galimberti.

 


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