Tutti contro le colonie feline al cimitero e in piazza Santo Stefano: sono ben 1.400 le firme raccolte per stimolare l’amministrazione civica affinché venga restituito il decoro ponendo rimedio al dilagante degrado, ma a tutt’oggi non è stato fatto nulla. Lo rileva il consigliere del Gruppo indipendente Gianfranco Roveda, il quale apprezza l’impegno dei volontari che si prendono cura dei gatti ma denuncia la mancanza di direttive «affinché le colonie siano ubicate in luoghi opportuni, rispettosi del contesto in cui sono inserite».
Già, perché la situazione è davvero sconcertante: al cimitero da mesi dilagano odori sgradevoli e confezioni di alimenti abbandonate; per non parlare degli escrementi sulle tombe. «Spesso vengono usate come lettiere (soprattutto quelle ricoperte di ghiaia) – rimarca Roveda - C’è poi l’invasività degli stessi felini, che a volte usano le fioriere e le tombe come cuccia per godersi il sole o ripararsi dalla pioggia. Tutto ciò viene vissuto da chi va a visitare i propri cari come assoluta mancanza di rispetto».
Insomma, nonostante lo sforzo di chi opera all’interno del camposanto, mancano igiene e decoro. Problemi simili si riscontrano in piazza Santo Stefano, nei pressi della chiesa, nelle aiuole e in prossimità di case e negozi. Gianfranco Roveda punta l’indice contro l’amministrazione civica