Orgoglio e ancora tanta incredulità, nonostante siano già passati tre anni da quegli spari che cambiarono, per sempre, la storia politica di Cardano al Campo.
L’orgoglio è negli occhi di Massimo Poliseno, figlio di Laura Prati, l’ultimo ad andare via la mattina di sabato 2 luglio al termine della cerimonia di intitolazione del municipio a sua mamma.
Tira fuori lo smartphone e immortala la scritta che da ora in poi vedrà chiunque varcherà l’ingresso del palazzo comunale, da ieri “Palazzo Laura Prati”.
Poco dopo quell’immagine apparirà sui social, con un commento e una caterva di like: «Il nostro palazzo comunale da oggi porterà il nome di chi quel 2 luglio ha pagato un prezzo troppo alto per la sua fedeltà alle nostre istituzioni».
E poi c’è l’incredulità, di tutti e in particolare dell’ex sindaco Mario Aspesi, di cui Laura fu vice per dieci lunghi anni prima di ereditarne la fascia tricolore. Mentre le autorità parlano lui lascia il gruppo e in silenzio si avvicina a quella scritta.
Dietro a grossi occhiali scuri la fissa per alcuni lunghissimi secondi, poi abbassa la testa e ritorna al suo posto. “Palazzo Laura Prati”: chi l’avrebbe mai detto.
Ampio servizio sulla Prealpina di domenica 3 luglio.