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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Furto di rame, due arresti

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Furto di rame, due arresti

Il furto, guardandolo dalla parte dei ladri, è andato a monte per pura sfortuna oppure, visto dall’altra parte della barricata, grazie all’abilità delle guardie. Sta di fatto che è stato un poliziotto  fuori servizio ad accorgersi dei due ragazzi che stavano trafficando all’interno dell’ex Euroservice car, autosalone ormai chiuso ma ricco di un tesoro prezioso, il rame. L’attenzione del sovrintendente della sottosezione Adl della polizia stradale è stata catturata intorno alle 15 dagli strani movimenti  dei due, che si passavano materiale attraverso la cancellata e lo stipavano in una macchina. Si è quindi annotato il numero di targa e ha allertato i colleghi del comando e così è iniziata l’operazione conclusa con l’arresto di entrambi. Perché quando la pattuglia è arrivata in via per Fagnano, dei ragazzi non c’era già più traccia. Sicché sono partite  ricerche lungo la superstrada che conduce a Malpensa, scelta dettata dal fatto che l’intestatario dell’auto risultasse residente a Lonate.
Certo, la macchina avrebbe potuto essere rubata, ma no, non lo era. E infatti all’altezza del Terminal 2 gli agenti hanno bloccato il veicolo per effettuare una perquisizione e all’interno hanno trovato ben 300 chili di rame.  I ragazzi - uno risultato pregiudicato per furto, l’altro invece del tutto incensurato - hanno subito ammesso tutto, anche perché sono stati riconosciuti dal sovrintendente fuori servizio. «Siamo senza lavoro da tanto tempo», hanno spiegato. D’intesa con il pubblico ministero Rosaria Stagnaro sono stati arrestati e sono comparsi davanti al giudice monocratico Giulia Messina. «Il rame l’avrei rivenduto in un campo rom oppure a uno sfasciacarrozze», ha spiegato il pregiudicato.  Per lui il tribunale ha disposto i domiciliari, l’altro invece è stato completamente scarcerato.
In mattinata, invece, gli uomini dell’Adl hanno catturato un malvivente al quale davano la caccia da un po’. Si tratta di un egiziano, professionista del furto e attivo soprattutto nel Comasco, tanto che le indagini sono state condotte dalla procura lariana. La sua specialità erano le auto in sosta all’autogrill dell’area Lario Ovest, nel comune di Cadorago: sfasciava i finestrini e razziava tutto ciò che trovava di appetibile.  Grazie ad appostamenti, monitoraggi e controllo minuzioso dei suoi spostamenti anche attraverso le celle telefoniche, la sottosezione Adl della polstrada è riuscita a intercettarlo poco dopo l’ennesimo colpo, messo a segno nel veicolo di una famigliola tedesca che in Italia era venuta a trascorrere le classiche vacanze lacuali. Così sono partite le ricerche, culminate alla stazione di Cadorago, dove l’egiziano stava per montare su un treno e darsi alla macchia, come già era accaduto in passato.  Questa volta però non ci è riuscito, anzi, addosso gli investigatori gli hanno trovato pure la refurtiva. E comunque sulla sua testa pendeva già un mandato di carcerazione della corte d’appello, quindi è finito dentro.


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