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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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'Shorts indecenti, vietiamoli in città'

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"Shorts indecenti, vietiamoli in città"

«Shorts e magliette troppo corte sono da evitare in città, è una questione di educazione e di rispetto, non di censura;  è  un dress code che, come avvenuto  già in altre città, potrebbe essere adottato da parte del Comune, prevedendo anche delle ammende per chi non si adegua». Michele Castelli, responsabile dell’associazione  Sportello di consulenze sociali, rilancia la proposta di porre delle regole più precise, in particolare per i giovani che passeggiano o si ritrovano in città, al fine d’evitare situazioni imbarazzanti o difficili da gestire. 

«Mi è già capitato d’essere criticato per questa idea, ma credo d’essere stato frainteso, non  si tratta  di  fare la morale a nessuno,  ma di chiedere il rispetto di semplici regole come   già è stato fatto in passato da parte del Comune di Diano Marina, in Liguria, che chiede  ai villeggianti di non girare in centro  in costume da bagno  o indossando abbigliamenti analoghi  - spiega Castelli –  Ritengo  si tratti di un’iniziativa da portare avanti  con  la collaborazione delle famiglie e sono rimasto  stupito dal vedere di recente,  in alcuni servizi televisivi,  delle  mamme sostenere che, se avessero ancora il fisico per farlo, sarebbero pronte ad adottare lo stesso look provocante delle  figlie.  Ritengo invece che in questo modo non si valorizzi affatto la femminilità, ma si finisca  per svilirla,  mandando messaggi sbagliati e contraddittori, che rischiano di disorientare gli adolescenti, già alle prese  con tante altre problematiche». 

Secondo Castelli, è giusto prevedere  regole anche per l’abbigliamento dei ragazzi:  «Anche per loro ci deve essere un dress code, sempre ispirato alla decenza e al rispetto delle  regole della civile convivenza – conclude Castelli  - guardando a criteri educativi e di rispetto reciproco tra i sessi:  non si tratta, insomma, di censurare o di mettere al bando niente e nessuno ma di evitare  look poco opportuni e anche un po’ banali e di basso livello, che creano soltanto  confusione e problemi».  Il responsabile del coordinamento  è pronto a confrontarsi con la cittadinanza sulla questione, in un incontro pubblico da organizzare dopo le ferie , che potrà magari essere  l’occasione per discutere del ruolo e delle  prospettive dei giovani (che probabilmente non la penseranno proprio come lui) a Saronno.


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