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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Rapina la sua banca

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Rapina la sua banca

«Si metta nei miei panni signor giudice. Ero disperato e poi fa caldo, ho fatto un colpo di testa»: il quarantaduenne legnanese Davide Fontini è stato interrogato dal gip Luca Labianca per rispondere dell’assurda rapina commessa in banca lunedì 4. «Ho un mutuo da pagare e non ho soldi. Quelli che avevo depositato sul conto erano vincolati e non potevo prelevarli. E così ho deciso di riprendermeli», ha ammesso, difeso dall’avvocato Giuseppe Lauria che ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari. Fontini è tornato a casa, dove ad attenderlo c’era la mamma che l’altro giorno, per assaltare l’istituto di credito di cui è cliente, si era portato dietro. L’anziana ovviamente non era a conoscenza del piano del figlio e quando il quarantaduenne l’ha fatta scendere dalla macchina suggerendole di fare un giro in centro in attesa che lui prelevasse, mai avrebbe immaginato che Davide avesse intenzioni così estreme. «Mamma ho fatto una cazzata», le ha detto subito dopo essere scappato da via Zappellini. Ma in quel momento passava una pattuglia dei vigili urbani, seguita da quella del commissariato che lo stava cercando. Come ridestato da uno stato di trance, si è costituito spontaneamente agli agenti. Del resto a spingerlo in quel vicolo cieco sono state le reali difficoltà economiche che lo attanagliano da tempo: «Ho perso il lavoro, do in affitto un bilocale ma non vengo pagato dagli inquilini, ho l’ingiunzione di pagamento per le spese condominiali a cui non riesco a far fronte, mia mamma ha i suoi problemi. Non sapevo più cosa fare e il caldo mi ha fatto andare fuori di testa completamente».

Il giudice ha compreso. Il colpo tra l’altro aveva reso soltanto 500 euro. Perché Fontini non ha inscenato una rapina con tutti i sacri crismi. No. Si è presentato allo sportello chiedendo un colloquio con il direttore. Accolto nel suo ufficio, hanno iniziato a parlare dello stato del suo conto corrente, dell’esigenza di sbloccare qualcosa. All’improvviso però il quarantaduenne ha estratto un coltello da cucina e l’ha puntato addosso al responsabile della filiale, facendosi consegnare i contanti che aveva a disposizione. Subito dopo la fuga, però, è stato assalito dai sensi di colpa.


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