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Un cucciolo salvato da morte sicura grazie alle “grida” del fratello, che ha messo in allarme una famiglia intervenuta in suo soccorso. Si è così conclusa con il più classico lieto fine la vicenda di due incroci di pitbull, circa tre mesi di vita, abbandonati e, dopo il salvataggio, ora ospiti in un canile di Busto Arsizio in attesa di una famiglia adottiva. I due cuccioli, che vagavano senza meta da chissà quanto tempo, sono finiti nella periferica via Ombrone, dove uno è caduto nella fossa biologica vuota, profonda due metri, di una casa agricola disabitata. L’altro, non potendo fare nulla per aiutarlo a risalire, ha iniziato ad abbaiare senza sosta, nella speranza di richiamare l’attenzione di qualcuno. Infatti, tempo qualche minuto e una coppia che vive nella vicina via Moldava è uscita di casa per sincerarsi di cosa fosse successo. Marito e moglie, avvicinatisi al cagnolino, hanno notato che continuava a guardare dentro la fossa biologica e, a quel punto, hanno visto il fratello accasciato sul fondo, visibilmente agitato. Chiamata la polizia locale, sono intervenuti gli agenti Omero Baldon e Paolo Finamore, che hanno utilizzato una scala per raggiungere il cucciolo portandolo fuori dalla fossa. «I cani sono stati controllati accuratamente, scoprendo che non erano muniti di microchip – spiega il comandante della polizia locale Alfonso Castellone – Erano stati chiaramente abbandonati e così li abbiamo portati in un canile sanitario: seguendo la trafila di legge, se nessuno verrà a reclamarli, fra dieci giorni saranno trasferiti nel rifugio per animali Elia di Busto Arsizio, dove potranno essere adottati». La speranza è che qualcuno si faccia avanti presto, dando un secondo lieto fine a questa triste vicenda di abbandoni estivi.
Servizio completo sulla Prealpina di domenica 10 luglio