La rabbia per aver visto morire il proprio cane fra le braccia, avvelenato da uova alla stricnina cinque mesi e mezzo fa nei prati attorno alla pista di atletica di Sacconago, nel tempo si è trasformata in una valanga di firme (31mila per la precisione) in cui si chiede l’inasprimento della condanna per chi uccide gli animali. E fra pochi giorni l’episodio sbarcherà alla Camera.
Con una proposta di legge drastica, «perché non scherziamo, non ammettiamo condizionali, partiamo da una base di 10 anni di reclusione e 50mila euro di sanzione per chi si macchia di un reato che riteniamo aggravato dalla premeditazione e caratterizzato dalla pericolosità sociale di chi lo commette», spiega Antonio Nicola L’Abbruzzi, proprietario della border collie Sasha, a cui è intitolata una neonata onlus e la cui memoria diverrà mercoledì un caso nazionale.
Già, perché il bustese L’Abbruzzi, oltre a infervorarsi, a fare indagini personali per risalire al responsabile e a farsi carico di una sfida votata a un maggior rispetto dei quattrozampe sfociata in un’affollata marcia per i cani al parco Altomilanese, ha deciso di puntare molto in alto. «E finalmente ci siamo - racconta - perché in settimana faremo sentire la nostra voce, da Busto a Roma, per ottenere una norma che segni in maniera netta la gravità di chi si accanisce su un indifeso Fido».
In parlamento non ci andrà da solo il portavoce di Giustizia per Sasha onlus, bensì con una delegazione qualificata composta anche dalla dottoressa Silvia Cattani (la veterinaria che si occupa dei cani di Silvio Berlusconi), da Barbara Zizza (responsabile del comitato Monza a quattro zampe) e da Roberta Elia(fondatrice della pagina social Segnalazione bocconi avvelenati, che tiene il conto della triste sequenza di episodi in tutta Italia). E a spalancar loro le porte del parlamento è stata la deputata grillina Patrizia Terzoni, che all’appuntamento farà trovare ad accogliere L’Abbruzzi e gli altri anche Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Proprio per far sentire in maniera forte l’importanza della petizione e l’impegno che il gruppo a 5 Stelle vuol dare per questa causa, è stata organizzata una conferenza stampa direttamente alla Camera, in modo da concedere la ribalta nazionale a un’istanza germogliata da una tragedia capitata a fine gennaio a Sacconago.
Servizio completo sulla Prealpina di lunedì 11 luglio