È illegittimo far pagare agli assistiti le spese per la fecondazione eterologa. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, respingendo l’appello della Regione Lombardia e confermando la decisione del Tar.
«La determinazione regionale di distinguere la fecondazione omologa da quella eterologa, finanziando la prima e ponendo a carico degli assistiti la seconda, non risulta giustificata» e «realizza una disparità di trattamento lesivo del diritto alla salute delle coppie affette da sterilità o da infertilità assolute», si legge nella sentenza.
La sentenza del Consiglio di Stato «pone fine all’odiosa discriminazione fra chi può permettersi economicamente ciò che deve essere dato per diritto e chi no, ed è un passo avanti per l’affermazione del diritto alla genitorialità senza distinzione tra fecondazione omologa e fecondazione eterologa» ha commentato Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità dl Senato.
Ampio servizio sulla Prealpina di venerdì 22 luglio.