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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Grido d’allarme dal canile»

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«Grido d’allarme dal canile»

Poveri cani e anche povero canile. Perché se da un lato loro, quelli che dovrebbero essere gli amici a quattro zampe dell’uomo, sono costretti non per loro volontà a stare chiusi dietro le “sbarre”, dall’altro l’associazione EMI, che gestisce il rifugio di via Friuli, non naviga in buone acque. Ed è proprio il caso di dire così, visto che sono state le recenti e abbondanti piogge a far notare come il tetto e la gran parte delle canaline siano ormai troppo vecchie per garantire agli ospiti un riparo asciutto. Poi ci sono i quadri elettrici, con impianto a norma ma tanti fili scoperti, e ancora i cancelli, quelli scorrevoli e quelli ad anta, talmente arrugginiti e malconci da riuscire a stento a fare la loro funzione.

Il problema, per l’associazione che gestisce il canile municipale, sta tutto nel rinnovo della convenzione, scaduta a marzo e prorogata sulla carta fino a settembre, per ragioni di campagna elettorale. Peccato però che dalla primavera in poi non siano stati erogati i fondi previsti mensilmente che, decurtati delle utenze, servono a pagare le spese veterinarie, il cibo per gli animali e lo stipendio dei due responsabili attivi nel canile, Stefano Giani e Federica Menghini. Come dunque riuscire a tirare avanti, quando già mancano i soldi per il quotidiano, figurarsi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura? «Abbiamo fatto presente il nostro problema all’amministrazione- spiega Giani- e, diversamente dal passato, ci siamo sentiti subito ascoltati. Davide Galimberti è stato il primo sindaco ad aver visitato il nostro canile, quando era ancora in campagna elettorale, ma nei giorni scorsi è venuto anche il vicesindaco, Daniele Zanzi, assieme a vari dirigenti e tecnici comunali, che hanno preso atto dei problemi e promesso che li risolveranno presto». Il sindaco Galimberti ha infatti subito dato mandato, agli uffici competenti, affinché provvedano al pagamento degli arretrati. E a breve farà a sua volta un sopralluogo. I cani attualmente ospitati al rifugio sono 37, ma la capienza massima è di 40 e, non potendoli ospitare in alcuni box dove piove dentro, si vive sul filo del rasoio, specie nella stagione estiva in cui gli abbandoni notoriamente aumentano. Sarà importante inoltre intervenire sulle recinzioni all’aperto, sulle barriere anti-salto, e soprattutto sull’area di passeggio esterna, che è ridotta ad una semi-palude e chiede urgente disboscamento e risanamento.


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