Nuova retata nelle aree verdi al confine fra Saronno e Ceriano Laghetto, nuovi controlli nelle stazioni ferroviarie della linea Saronno-Seregno: forze dell’ordine nelle scorse ore ancora mobilitate per scoraggiare la presenza di spacciatori e tossicodipendenti dopo la decisione-choc della prefettura di chiudere “per droga” tre scali della tratta, Ceriano Solaro, Ceriano Groane e Cesano.
A finire nei guai un 35enne di Caronno Pertusella, che è stato trovato con una decina di grammi di hashish, a quanto pare destinati a essere smerciati al dettaglio; mentre alle stazioni di Ceriano Solaro e Ceriano Groane, le prime che si incontrano dopo quelle saronnesi, la polizia locale ha identificato tre giovani, che arrivavano proprio dal bosco dove erano andati a fare acquisti di sostanze stupefacenti, o forse a spacciare. Sono nordafricani, la loro posizione è attualmente al vaglio delle forze dell’ordine.
I sopralluoghi nelle aree boschive hanno consentito anche di compiere una singolare scoperta: i pusher avevano allestito un vero e proprio capanno dello spaccio dove attendevano la clientela. A rimuoverlo è andato personalmente anche il sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, che commenta con una proposta provocatoria: «Facciamo tornare a casa i militari in missione in Paesi lontani, affinché sia messa al primo posto la tutela dei cittadini e dell’ordine pubblico, ormai sfuggito al controllo del Governo italiano. Vogliamo qui presidi fissi dell’Esercito nelle stazioni per garantire la sicurezza di pendolari e fruitori del nostro bellissimo parco».Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli: «Nelle ultime ore, sulle banchine delle stazioni sono stati identificati spacciatori e tossicomani, alcuni erano appena spuntati dai boschi del Parco Groane. Provo rabbia e rassegnazione, ma prima di tutto voglio esprimere la mia solidarietà a tutti gli uomini delle varie forze dell’ordine che si impegnano quotidianamente per tentare di garantirci sicurezza in uno Stato ormai allo sbando».