Perseguitava l’ex moglie - dalla quale è separato da un paio d’anni - e il figlio adolescente, con insulti e minacce di morte ripetuti: a un italiano di 55 anni è stato notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da entrambi.
La misura cautelare, emessa dal gip di Busto su richiesta della Procura, è stata adottata dopo che accertamenti e indagini del commissariato avevano evidenziato la gravità della situazione che si protraeva almeno dal 2014, anno della separazione.
Da quel momento l’uomo aveva preteso di continuare a frequentare l’abitazione dei congiunti, benché le sue intemperanze avessero indotto prima la donna e poi anche il tribunale ad allontanarlo dalla casa familiare e dal figlio, regolamentandone le visite che dovevano avvenire con modalità protette e alla presenza di operatori sociali. L’uomo si è tuttavia mostrato sempre riluttante a rispettare le richieste dei familiari e le prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria, pretendendo di dettare le condizioni degli incontri, rivolgendo alla ex minacce di morte che le recapitava anche attraverso il figlio e materializzandosi in luoghi che gli sarebbero stati interdetti, il tutto con il chiaro intento di gettare la donna e il ragazzo in uno stato di ansia e paura.
Ora la polizia, che lo aveva denunciato per atti persecutori aggravati, gli ha notificato il provvedimento che gli vieta di avvicinarsi all’abitazione e tutti i luoghi frequentati per lavoro, studio e attività ricreative dalle sue vittime.
Altro servizio sulla Prealpina di domenica 31 luglio