Asili nido chiusi e corteo dalla sede dei Servizi educativi fino a Palazzo Estense per protestare - e far sapere ai varesini - che "dopo oltre quattro mesi dall’apertura della vertenza e tre dalla proclamazione dello stato di agitazione, l'amministrazione civica non sia ancora riuscita a entrare nel merito dei problemi sollevati dalle educatrici". Ovvero calendario scolastico, monte-ore, formazione, mantenimento della qualità del servizio pubblico e altri ancora.
Dunque, ecco la conferma: "Le educatrici degli asili nido del Comune di Varese, riunite in assemblea martedì 22 settembre, hanno deciso, insieme alla Rsu e alle organizzazioni sindacali di Cobas-Cub, Cgil, Cisl e Uil, di confermare lo sciopero già indetto per mercoledì 23 settembre".
"Pur apprezzando - scrivono le rappresentanze sindacali - l’impegno del nuovo Segretario Generale che si è reso disponibile, nell’incontro del 17 settembre, ad aprire un tavolo tecnico per l’esame delle richieste sindacali, l’assemblea ha ritenuto inaccettabile che l’Amministrazione non sia ancora riuscita a entrare nel merito dei problemi sollevati dalle educatrici. Nemmeno dopo il fallimento del tentativo di conciliazione in Prefettura del 7 luglio c’è stato qualcuno che, in rappresentanza dell’Amministrazione (dirigenza o assessorato), abbia dimostrato il desiderio di capire le ragioni del malessere manifestato dalle educatrici. Sono stati due mesi e più di assoluto silenzio, malgrado tutti sapessero che il passo successivo all’incontro in Prefettura non poteva che essere l’indizione dello sciopero. Per questo, la sola disponibilità ad aprire un tavolo tecnico senza entrare nel merito delle richieste avanzate prima della data dello sciopero, come richiesto dalla Rsu, è sembrata insufficiente e tardiva".