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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Botte al molestatore 'seriale'

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Botte al molestatore "seriale"

Qual è il confine tra l’avances, magari pesante, e la molestia? Le  donne che viaggiano in treno sono spesso vittime  di  complimenti che vanno ”oltre”.  E poiché l’apprezzamento cavalleresco è merce assai rara, come la speranza di trovare nell’ora di punta uno scompartimento con posti liberi, ecco che il passo verso l’abuso vero e proprio  è davvero breve. Ma poiché vi sono affronti alla donna altrui vecchi come il mondo, ecco che può scattare il desiderio di punire chi fa il “galletto” con la propria fidanzata, specie se il divario di età tra i contendenti è notevole, come appare dalla descrizione della zuffa  avvenuta  lungo la linea Varese-Milano l’altra notte.
La vicenda che raccontiamo è accaduta sui vagoni dell’ex linea delle ferrovie dello Stato. Un pendolare  sessantenne, immaginiamo con moglie e figli, prende il treno tutti i giorni per andare al lavoro. E  allunga gli occhi su una ragazzina, poco più che maggiorenne. Pare che la mangi con gli occhi. Di certo allunga gli sguardi, forse anche le mani. Di certo fa complimenti e forse pure  un po’ spinti. La ragazza non gradisce. Una volta, due,  tre. Immaginiamo che faccia anche amicizia, in una prima fase, con quest’uomo. Fatto sta che mentre è seduta sul sedile e ha di fronte l’uomo che dai complimenti è passato ad importunarla, gli scatta una foto. E la invia al fidanzato.
E qui siamo all’altra sera, ore 22. L’incontro, di certo casuale, avviene nella stazione di Gallarate.
Il fidanzato  intercetta l’uomo che dà fastidio alla sua donna, lo riconosce, lo aggredisce. Il parapiglia è davvero sostenuto e va avanti per quasi un’ora, con l’intervento del personale ferroviario che in una prima fase tenta di sedare gli animi e  con la curiosità   delle persone che si trovano in stazione e dei viaggiatori, la maggior parte  stanchi morti dopo una giornata di lavoro, di ritorno a casa. Il ragazzo, dai tratti europei ma pare, così dicono alcuni testimoni, con un accento straniero,  ha riconosciuto l’uomo e ha “chiesto chiarimenti”. A dire il vero pare se le siano date di santa ragione entrambi, il fidanzato che vuole difendere l’onore della ragazza  e  l’uomo che, pare, anche davanti ai tanti testimoni della violenta lite si sia difeso dicendo che non c’entra nulla, viaggia poco e non conosce nessuna ragazza giovane. Soprattutto, non ha mai importunato nessuno.  
Inizialmente divisi dal personale ferroviario, placare gli animi pare non sia stato facile. La querelle è stata poi dipanata dall’arrivo della Polizia ferroviaria.


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