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Legnano-Varese, sapore d'altri tempi

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Legnano-Varese, sapore d

Siamo soltanto alla quarta giornata d’andata, okay. Ma Legnano-Varese qualcosa potrà già dire. La sfida più suggestiva del campionato, quella che mette di fronte due società la cui storia stride platealmente con l’attuale categoria, incuriosisce al di là di ogni riferimento ai successi colorati di biancorosso e di lilla appartenenti ad un passato più o meno vicino nel tempo. Già, perché quello del “Mari” è innanzitutto un passaggio indicativo per cominciare a capire se la corazzata di Melosi rischi di impantanarsi nella giungla dell’Eccellenza dove gli avversari sono abilissimi nel fare guerriglia per limare il gap di forza (vedi l’1-0 interno sofferto con il Fenegrò), o se invece proprio in virtù dei valori superiori saprà fornire una risposta perentoria infarcendo di carattere le qualità tecniche di cui è provvista. Rientra Marrazzo, e per i varesini non è notizia di poco conto. Tuttavia ciò che si aspetta il tecnico è una prestazione importante a tutto tondo, condita da quella cattiveria agonistica che lo stesso Melosi distribuiva in quantità industriali quando giocava e che adesso, nei panni del mister, sta cercando di trasmettere al gruppo che allena. Un esercizio, il suo, dettato dalla convinzione (corretta) che in Eccellenza essere più forti non basta se non sei determinato e disposto alla battaglia almeno quanto gli avversari. Il Varese, sia chiaro, fino ad ora ha fatto appieno il proprio dovere. Leggi la classifica e lo trovi in vetta a punteggio pieno: 3 partite, 9 punti, 9 gol realizzati, nessuno subito. Nulla da dire in merito ai numeri. Ma le fatiche dell’ultima gara hanno fatto arricciare qualche naso. E comunque una dimostrazione di forza in una gara oggettivamente non semplice come quella di Legnano sarebbe molto importante per svariati motivi.
Nella città del Carroccio, però, esiste la legittima voglia di piazzare il colpo anche per irrobustire convinzione e autostima nell’ottica di un’annata da disputare (secondo gli auspici) ai piani alti della graduatoria. I lilla non hanno il potenziale del Varese, è vero, ma quella a disposizione di Di Gioia resta una rosa di prim’ordine. I tentennamenti iniziali (1 punto nelle prime 2 gare) sono stati spazzati via dal convincente acuto sul campo della Pro Vigevano: prima vittoria in campionato e iniezione di fiducia resa ancor più efficace dal passaggio del turno in settimana ottenuto grazie alla vittoria esterna sul Mariano Comense. I milanesi, insomma, si presentano all’atteso appuntamento in condizioni psicologiche buone. Il pubblico? Beh, la cornice sarà da altri palcoscenici: sono previsti almeno 2.000 spettatori. Sarà un duello di colori, canti e incitamenti, appassionante tanto quanto la partita se è vero che da Varese sarà esodo e che Legnano può contare su di una tifoseria corposa. Tatticamente dovrebbe essere 4-3-3 (Legnano) contro 4-3-1-2 (Varese). Ma attenzione alle sorprese. Anche perché il mister biancorosso all’occorrenza non disdegna cambiamenti in corsa, ad esempio passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3 come avvenuto durante il match con il Fenegrò. I giocatori che possono lasciare un segno decisivo sulla sfida odierna del “Mari” si sprecano. Il Varese, d’accordo, non ha disponibile Inacio Pià, ma il già citato Marrazzo, Giovio e il giovane Lercara, solo per rimanere nel reparto offensivo, sono tutti elementi in grado di fare la differenza. E neppure l’attacco del Legnano è male, a partire da Asiedu e Lillo. Senza scordare il grappolo di firme importanti che popolano difesa e centrocampo di entrambe. Le premesse sono stuzzicanti, insomma. Ora tocca al campo.

Le probabili formazioni - ore 15.30 stadio Giovanni Mari
LEGNANO (4-3-3): Hoeuhou; Ortolani, Sorrentino, Salvigni, Castroflorio; Provasio, Rovrena, Comani; Benloukilia, Asiedu, Lillo. A disposizione: Vavassori, Oppici, Hazah, Virilli, Paroni, Busi, Valtulina. Allenatore Stefano Di Gioia.
VARESE (4-3-1-2): Bordin; Luoni, Gheller, Viscomi, Azzolin; Zazzi, Capelloni, Cavalcante; Lercara; Marrazzo, Giovio. Allenatore Giuliano Melosi.


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