La Pro Patria, dopo le tre sconfitte nei turni inaugurali, vuole a tutti i costi abbandonare la scomodissimo zero in classifica. Archiviata anche la - immeritata e amarissima, 2-1 con dubbio rigore decisivo per i padroni di casa al 92' - caduta di Bergamo contro l'Albinoleffe, i tigrotti cercano il riscatto contro il Pordenone, altra squadra che in primavera retrocesse ai playout ma poi ripescata in seguito ai "terremoti" che hanno sconvolto il campionato. Per mister Alessandro Oliva qualche assenza importante (Margaglio e l'unico marcatore di questo inizio di stagione Filomeno, squalificati) ma anche due giocatori in più da aggiungere nell'organico, Coppola e Carcuro (entrambi in lizza per una maglia) mentre il portiere Cacchioli lo sarà per la prossima gara.
I padroni di casa partono bene, con un 4-4-2 ben disposto in campo e il pubblico sugli spalti che li sostiene con cori e applausi. Ma le buone iniziative dei padroni di casa sembrano infrangersi puntualmente sulla difesa dei friulani e, intorno al 20', si capisce che non sarà facile neppure stavolta. Inoltre l'uscita dal campo per un infortunio muscolare di Pisani (al suo posto Marchiori) toglie sicurezza alla difesa. E subito dopo gli ospiti annichiliscono lo "Speroni" con un uno-due micidiale. Nella ripresa, poi, prima l'illusione (gol di Taino a impreziosire un quarto d'ora di buone iniziative) poi il crollo finale, che non viene arginato neppure dalla tripla sostituzione ordinata da Oliva.
Squadra ancora fragile, questa Pro Patria, nonostante i deboli segnali di ripresa mostrati anche in questa circostanza. Il gran lavoro del tecnico al momento non sembra dare i frutti sperati, e la sensazione è che ci vorrebbero settimane per poter vedere una maggiore "consistenza", mentre tempo e serenità iniziano a scarseggiare in quel di Busto. Si segnalano tensioni evidentissime in tribuna, con il presidente Nitti e il vice Fulvio Collovati che hanno lasciato anzitempo lo studio e con bene informati che parlano di tensioni tra questi ultimi e la componente bustocca in seno alla società. Senza dimenticare che sul capo della Pro Patria pende la "mannaia" della penalizzazione che nel corso del campionato arriverà a rendere ancora più difficile la situazione.
Primo tempo
25' - Finocchio lancia in area per Cattaneo che batte, sulla respinta d'istinto di Demalija il pallone gli torna tra i piedi e l'attaccante insacca.
33' - Calcio d'angolo sul quale De Agostini è bravissimo a svettare e a insaccare in porta.
Secondo tempo
7' - Taino accorcia le distanze, bravo ad approfittare di un errore della difesa ospite.
16' - L'Aurora Pro Patria prende coraggio e avanza, ma probabilmente si scopre e già all'11' Cattaneo fa tremare il palo alle spalle di Demalija, poi c'è il primo corner dell'incontro per i padroni di casa e subito dopo il gol che rimette in chiaro le cose: bravissimo Cattaneo che scende sulla destra, rientra e crossa al centro dove Pasa, dopo un rimpallo, di piatto destro infila dal limite dell'area un pallone alla sinistra del portiere.
19' - Il poker è servito con De Cenco che chiude di fatto la partita con un preciso colpo di testa.
Pro Patria-Pordenone 1-4 (0-2)
PRO PATRIA (4-4-2): Demalija; Regno, Taino, Salifu, Zaro; Pisani (16' Marchiori), Degeri (15' st Costa), Sampietro, Vernocchi (27' st Marra); Coppola, Montini. A disp.: La Gorga, Bastone, De Vincenzi, Petdji, Possenti, Carcuro. All. Alessandro Oliva.
PORDENONE (4-3-3): Tornei; Cosner, Stefani, Marchi, De Agostini; Cattaneo (43' st Baruzzini), Pederzoli, Pasa; Mandorlini, De Cenco (34' st Strizzolo), Finocchio (29' st Valente). A disp.: D’Arsiè, Boniotti, Talin, Buratto, Castelletto, Filippini, Gulin, Savio, Berardi. All. Bruno Tedino.
Arbitro: Sprezzola di Mestre (Argento e Guddo di Arezzo).
Marcatori: Cattaneo 25', De Agostini 33' pt; Taino 7' pt, Pasa 16', De Cenco 19'.
Ammoniti: Taino.