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Papa Francesco chiede alle parrocchie di accogliere i profughi, e le parrocchie di Legnano chiedono ai legnanesi di mettere gratuitamente a disposizione “per almeno un anno” gli appartamenti sfitti o comunque inutilizzati, purché “in regola con la recente normativa”. La richiesta è stata avanzata domenica scorsa e non sta mancando di fare discutere. Anche perché dopo l’annuncio del Papa le parrocchie avevano subito messo le mani avanti, spiegando di non avere a disposizione spazi adeguati per accogliere i profughi in modo dignitoso. Anche se in città ci sono oratori quantomeno sottoutilizzati (vedi quello di San Magno, con le 42 tapparelle della facciata perennemente abbassate), le aule non possono certo essere trasformate in appartamenti... Poco male, perché dopo una serie di riunioni le parrocchie d’intesa con il Comune e le associazioni di volontariato hanno trovato la soluzione: le case ce le metteranno gratuitamente i legnanesi, e a gestire l’accoglienza saranno i Padri Somaschi che già stanno occupandosi dei 25 profughi ospiti al centro di via Quasimodo. «Si tratta della soluzione ideale -spiega il decano don Fabio Viscardi - C’è bisogno di spazi, chiediamo a tutti di fare la loro parte, compatibilmente con le possibilità di ciascuno. L’iniziativa è stata concordata con il Comune e le associazioni, anche se a fatica ma qualcosa sta cominciando a muoversi».
Visti i commenti sui social network, quasi tutti in stile Salvini, il Comune ora prende le distanze, affermando che «la partecipazione agli incontri è stata garantita nell’ambito della concertazione, ma l’iniziativa è tutta delle parrocchie». In verità, il progetto è assolutamente in linea con quanto sta accadendo da un anno nel “centro profughi” di via Quasimodo, dove i Padri Somaschi gestiscono le 25 presenze incassando il bonus di 30,9 euro al giorno per ciascun profugo, senza però avere l’onere di pagare l’affitto dello stabile (concesso appunto in comodato gratuito da Amga Spa). «Quei soldi servono per pagare le utenze e le spese vive - spiega don Viscardi -. Le esigenze di cui tenere conto sono molte».