Sono tornati. I mendicanti "presidiano" l’ospedale, elemosinando spiccioli. Che provengano dal racket dei mendicanti, come motli sospettano, o siano emarginati “sciolti” da organizzazioni, poco importa. Spesso sono accomunati, nella povertà e miseria della loro situazione, da una ripetitività e una insistenza che in alcuni casi infastidisce. Capita quando non si declina in nenie ripetute all’infinito da donne con il fazzoletto in testa, accovacciate sulle piastrelle rosse dell’ingresso nuovo di via Guicciardini. Capita quando non c’è solo la mano tesa dell’uomo davanti alla macchinetta per pagare il ticket nel parcheggio. Capita quando «i mendicanti si avvicinano in modo insistente alle persone che hanno appena concluso una visita o sono andati a trovare un parente malato - dice il consigliere comunale di Movimento Libero Alessio Nicoletti - Negli ultimi giorni sono state ripetute le segnalazioni che ho ricevuto da parte di cittadini, utenti dell’ospedale, che si sono trovati in una situazione di difficoltà perché avvicinati in modo insistente da alcuni questuanti».
Da qui la richiesta di interventi per evitare che «il disagio dei cittadini cresca». «Vorrei sollecitare un intervento per migliorare la situazione e le problematiche connesse alla presenza dei mendicanti in tutto il sedime dell’ospedale di Circolo - prosegue Nicoletti - Da qui due ipotesi, una che è una richiesta all’azienda ospedaliera affinché attraverso il servizio di vigilanza al quale si appoggia, si possa garantire un maggiore controllo di tutta l’area, soprattutto all’interno dell’ospedale». L’altra richiesta è legata «a un potenziamento dei controlli da parte della Polizia locale».
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Tornano i mendicanti al Circolo
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