Primati poco invidiabili. A leggere una recentissima elaborazione di dati Istat (aggiornati al luglio scorso) da parte della Federazione italiana pubblici esercizi della Confcommercio, Varese risulta essere il capoluogo di provincia italiano dove si paga più cara la pizza. Premesso che lo studio ha preso in esame il prezzo medio del classico abbinamento pizza più bibita, le pizzerie varesine la fanno pagare non meno di 11 euro e 18 centesimi. Sbaragliando la concorrenza di Venezia (seconda con 11,01 euro) e Milano (terza con 10,46). Ok, lo stesso menù a Napoli si paga solo 6,83 euro, ma senza andare troppo lontano nella vicina Como non si va oltre i 7,75 euro. A ben vedere, anche per quel che concerne il panino, mangiato fuori casa sia per accelerare i tempi del pranzo sia per risparmiare, Varese si dimostra non propriamente a buon mercato. Il prezzo medio è di 3 euro e 72 centesimi. Nella hit parade dei prezzi, il panino varesino è il sesto più caro del Belpaese. E l’espresso? Facendo i conti delle consumazioni, si scopre che i bar di Varese praticano anche in questo caso una sorta di “caro caffè”: 1 euro tondo tondo a tazzina. Lo stesso che a Venezia e due centesimi in più di Milano, per intenderci. È vero che altrove lo si paga anche sette centesimi in più, come nel caso di Bologna e Bolzano, leader incontrastate di questa speciale classifica, ma è altrettanto vero che nel profondo Sud - leggi a Reggio Calabria e a Catanzaro - per sorseggiare il caffè sono sufficienti appena 77 centesimi di euro. Per la cronaca, quello varesino è il secondo caffè più caro della Lombardia. Peggio di Varese solo Lodi, con 1,01.
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Pizza, ma quanto mi costi!
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