Il più grande ha 17 anni, il più piccolo 15. Tutti hanno già avuto diversi guai con la giustizia, uno ha già collezionato denunce per furto ed estorsione. Stavolta non si sono risparmiati, visto che i tre aggrediti, tutti più grandi di loro, hanno avuto rispettivamente 3, 5 e 25 giorni di prognosi.
L’aggressione è avvenuta l’altra mattina, ai giardinetti Falcone e Borsellino dell’area Cantoni. I tre si trovavano al parchetto gioco dei bimbi, che a quell’ora era deserto. A un certo punto sono passati tre ragazzi, due 17enni e uno che proprio quel giorno compiva 18 anni. I tre li hanno apostrofati, in un primo momento quelli hanno fatto finta di non sentire. «Ehi mongoloidi, diciamo a voi!». «A chi? Che volete?». Da quel momento, la situazione è velocemente degenerata: i bulli hanno chiesto se gli altri avevano un accendino, uno dei tre lo aveva e glielo ha passato. Dopo essersi acceso la sigaretta, il ragazzino si è messo in tasca l’accendino, e quando l’altro gli ha chiesto di restituirlo è scoppiata la violenza. I tre non sono stati colpiti solo con calci e pugni, ma anche a ombrellate, finché l'«arma» non si è spezzata. A quel punto i tre hanno dichiarato la resa. «Allora dovete inginocchiarvi davanti a noi», la risposta dei tre bulli. Per sfortuna della banda, pochi istanti dopo davanti ai giardinetti è passata una Volante. Gli agenti, notati i tre ragazzini malconci, hanno subito fermato i responsabili, li hanno portati in commissariato e denunciati a piede libero per lesioni.
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