Non aveva l’abbigliamento adatto per la festa di Halloween e per procurarselo ha scelto il modo più sbagliato: rubarlo. Forse senza neppure rendersi conto della gravità del suo gesto. Ora una ragazzina di appena 14 anni, studentessa di nazionalità italiana, dovrà rispondere del reato di furto aggravato.
Il fatto è avvenuto sabato 31 ottobre ai grandi magazzini Ovs di piazza Monte Grappa: la giovanissima è entrata come una normale cliente e ha cominciato a gironzolare tra gli scaffali, arraffando alcuni indumenti e spostandosi nei camerini dove ha provveduto a staccare con perizia le placchette antitaccheggio. Ma le sue manovre hanno attirato l’attenzione degli addetti alla vigilanza, che hanno quindi chiesto l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile.
La minorenne è stata fermata all’uscita, prima che potesse dileguarsi, e addosso le è stata trovata merce per un valore di circa 150 euro: indumenti, un cappello, cosmetici e trucchi, tutti di rigorosamente di colore nero perché, come ha affermato lei stessa tentando di giustificarsi, voleva procurarsi un costume per la sera di Halloween. Purtroppo per lei, niente vestiti ma una denuncia penale.
Una segnalazione alla Prefettore quale assuntore di droga è toccata invece a un quattordicenne studente di un istituto superiore cittadino, trovato con addosso un grammo di hashish: in questo caso l’accertamento è scattato su segnalazione degli insegnanti. Sempre nell’ambito del contrasto allo “sballo”, i militari della Stazione di Porto Ceresio hanno denunciato per spaccio due giovani nullafacenti: un sedicenne di Cantello e un dciassettenne di Bisuschio, sorpresi a cedere quattro grammi di hashish ad altri due ragazzi, i quali sono poi stati segnalati amministrativamente come assuntori.
Sempre i carabinieri hanno denunciato per il reato di minacce aggravate una ragazza di 18 anni perché, durante una lite col fidanzato di quattro anni più grande, ha estratto un coltello da cucina lungo 33 centimetri e lo ha brandito - senza comunque ferire - per rendere ancora più esplicite le sue motivazioni.
Intanto, soprattutto nei fine settimana, minorenni continuano a finire al pronto soccorso in stato di ubriachezza e questo è un problema che riguarda tutta la provincia, da Nord a Sud.
«Ormai iniziano a bere e a farsi la prima canna a undici anni. Sempre prima, sempre peggio». Alla comunità Marco Riva di Busto Arsizio confermano quanto l’allarme lanciato giorni fa dall’assessore Claudio Fantinati, preoccupato da un intensificarsi del consumo di alcol tra i giovanissimi, sia da prendere in seria considerazione.
“I festini si fanno già a 11-12 anni e girano alcolici e droga - dicono gli operatori della comunità - . A Inveruno ci hanno chiesto di partire coi nostri corsi sulla prevenzione dalla seconda media e non dalla terza e questo la dice lunga. L’alcol è più subdolo delle sostanze, sono possibili danni cerebrali e in fase adolescenziale il fegato non è ancora in grado di reggerne l’impatto. Serve una informazione massiccia sui danni collaterali ma soprattutto occorre che i genitori prendano coscienza dei problemi dei loro figli, anziché negare indispettati quando glieli si fanno presente".
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