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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Caccianiga: 'Ho sbagliato'

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"Ho sbagliato"

Approfitto di codesta giornata uggiosa - tuoni, fulmini e saette persino in mare - per colloquiare con il sig. Andrea (La Prealpina del 10 agosto) ed approfondire il mio pensiero. La nuova dirigenza, nelle persone di Ciavarella, Armocida, Donnini, Galparoli, Basile eccetera, è assolutamente degna e meritevole di ogni plauso per lo sforzo compiuto. Ciò nondimeno, resto convinto che negli ultimi 5 mesi si sia scatenata contro A.S. Varese 1910 una campagna, fortemente voluta da una parte del tifo e della stampa cittadina, per condurla al fallimento - ribadisco - sparando ad alzo zero contro chiunque. Improvvisamente, i fallimenti della prima squadra hanno coinvolto settore giovanile e Scuola calcio, si evocavano scenari da Apocalisse, pagine nere, minando la serenità dell’ambiente, invocando salvatori della patria, instillando dubbi nei genitori dei ragazzi. Il risultato fu visibile a tutti con la devastazione del Franco Ossola. Ma io lo vivo come una sconfitta personale. Io ho perso. Ho tifato sino all'ultimo per la sopravvivenza di A.S. Varese 1910, persino con arrivi imbarazzanti, finanche con personaggi equivoci.

È andata male. E dunque, mio malgrado, ho accettato la parola d'ordine VIA TUTTI ululata a gran voce dalla piazza biancorossa. Andrea, mi creda, io ho sempre messo la faccia, da 11 anni a questa parte, in ogni azione compiuta per l'attività giovanile in capo ad A.S. Varese 1910. Lei contesta i criteri di reclutamento degli allenatori, ponendo quesiti sulle qualità umane e professionali. Non ho risposte da darle.

Le garantisco, per contro, l’apprezzamento della gran parte dei genitori. È vero, abbiamo strutture fatiscenti e, proprio per codesto motivo, spesso siamo intervenuti a porre rimedio in prima persona. E le confermo che i Mister migliori sono rimasti. Non parlo di coloro che lei cita, monumenti di tecnica e professionalità, indiscusso merito di Verdelli-Scapini che li hanno forgiati. Mi riferisco ad esempi di educazione e sapienza motoria, vero cuore della Scuola calcio.

Parlo di Cosimo Bufano, Paola Florio, Federico Fumagalli, titolari inamovibili nella Nazionale dell’attività motoria. Leggo di leggende metropolitane, dicerie varie. Onestamente non so a cosa possa riferirsi. La gente spesso parla, commenta, esprime giudizi senza conoscere i fatti. Pazienza. D’altronde esistono persone convinte che le linee di Nazca in Perù siano piste di atterraggio per extraterrestri.

La verità è una. Io ho fallito. Ho creduto possibile che si potesse proporre un modo alternativo di pensare football collaborando a fondare A.S. Varese 1910. Ed invece, dopo 11 anni, complice una stagione sbagliata, si creano guelfi e ghibellini, si esasperano gli animi, tutto è polvere, tifosi contro, cattiveria in ogni anfratto. Resto convinto che se, con tutte le legittime critiche, si fosse accettato il verdetto del campo, un ambiente sereno avrebbe avvicinato molto prima coloro i quali ora, con grande merito, si stanno sobbarcando l’onere del nuovo Varese. Certo, le sembrerò infantile, un bambinone che vive in un altro mondo. Come le dicevo, ho sempre messo la faccia, soprattutto per i miei collaboratori, davvero poco apprezzati per il lavoro svolto. E quindi è doveroso, per mia massima colpa, che io abbandoni. Nasco con il mio Varese, muoio con il mio Varese. Mi conceda almeno le attenuanti generiche dell’onestà intellettuale. Ho sempre dato tutto, passione, impegno, emozione. Con piacere passerò a trovarla allo stadio per continuare, de visu, la nostra conversazione, tanti sono gli argomenti proposti. La ringrazio per l’attenzione e, cordialmente, ricambio i saluti.


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