Quantcast
Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Lui è lei, lei è lui: sposi

$
0
0

Lui è lei, lei è lui: sposi

«Gallarate?». La domanda ripetuta per pensarci su rimane in sospeso un attimo. Quindi, con serena consapevolezza  arriva la risposta: «Non la rinnego, ma non mi manca». Anche perché lì, a Orbetello,  il gallaratese Davide all’anagrafe Valentina Martino ha trovato l’amore e la sua dimensione tanto inseguita che corrispondono al nome della toscana Alessia all’anagrafe Alessio Cozzi. Con Facebook galeotto nel farli conoscere, mettere in contatto, ritrovarsi vicini in due esperienze così diverse e così uguali, spingerli a incontrarsi nella cittadina di mare  in provincia di Grosseto dopo due telefonate utili a rompere il ghiacco. Amore a prima vista che sfocerà in matrimonio il 6 febbraio prossimo.
«Sono venuto il 13 luglio scorso per trascorre una settimana e sono ancora qui», dice al telefono  Davide che ha 19 anni. «Un colpo di fulmine? Per me, sicuramente sì». E per Alessia che di anni ne ha 24? La cornetta viene abbassata, c’è la richiesta in presa diretta, si sente in sottofondo l’ovvia conferma: «Sì, anche per lei». Non a caso il gallaratese a Orbetello ha trovato anche lavoro e sta costruendo il suo futuro assieme alla compagna: vogliono regolarizzare la loro unione presentandosi in municipio ognuno con la propria attuale posizione anagrafica, ma a ruoli rovesciati; vogliono andare a Kiev per diventare genitori attraverso un’inseminazione eterologa quando ancora la natura glielo consente; dopodiché vogliono proseguire il loro percorso di cambio di genere e quindi definizione all’Anagrafe orbettellana (è l’ultimo passo di una faticosa - la parte chirurgica altrettanto pesante - della  presa d’atto per entrambi)  e rimanere a tutti gli effetti una coppia eterosessuale con prole.
Insomma, una famiglia tradizionale. Seppure in una forma e in un contesto del tutto nuovi che sono quotidiano argomento di dibattito a ogni livello. Per questo la loro storia è diventata un ampio  servizio di Giuseppe Fumagalli pubblicato sul nuovo  numero in edicola di Oggi e di conseguenza è subito rimbalzata in città.
Gallarate, appunto. «Ci sono nato», spiega Davide. «Poi i miei genitori si sono separati e io sono andato a vivere con mia mamma a Cassano Magnago dove ho fatto le scuole dell’obbligo. Dopodiché mi sono trasferito a Gallarate da mio papà quando mi sono iscritto all’Itis». E qui ha vissuto la sua adolescenza. Le superiori lasciate alla fine del primo anno, il lavoro da idraulico con il padre, gli amici, la presa di coscienza trovando informazioni su internet che esiste un percorso per cambiare il corpo nel quale ci si trova e che non si sente proprio. «Io ero consapevole di me stesso sin da quando avevo dodici anni: in seconda media ho iniziato a farmi chiamare  Davide, anche a scuola, anziché Valentina», ripercorre. «Tutti lo sapevano. Mai avuto problemi». Mai? «Beh, sì, a parte con quattro o cinque compagne femmine». Cioè? «Racconto un anedotto: alle medie il professore di religione, con il quale parlavo e sapeva, facendo l’appello mi ha chiamato Davide e loro hanno chiesto ad alta voce perché mi chiamava così dato che il mio nome era Valentina?». Una domanda maliziosa e feroce in quel momento. «Comunque ho ancora amici a Gallarate. Pochi, ma buoni».
Saranno dunque presenti anche loro il 6 febbraio 2016 in municipio a Orbetello per assistere al matrimonio. Come pure i genitori di entrambi. Perché adesso è tutto a posto. Fino a qualche tempo fa, sempre a situazione rovesciata, il papà del gallaratese aveva accettato e la mamma no e la madre dell’orbetellana aveva compreso e il padre no. «Hanno capito anche mia  mamma e suo papà». Un sospiro di sollievo ed ecco la soddisfazione di aver superato un altro ostacolo, uno dei più importanti: «Ora è tutto a posto».


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Trending Articles