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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Balotelli da accusato a accusatore

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Balotelli da accusato a accusatore

Lamborghini bianca, sneakers rosse, cresta e felpa con cappuccio: Mario Balotelli è arrivato in Procura il pomeriggio di mercoledì 5 novembre, accompagnato dagli avvocati. Indagato per la presunta divulgazione delle foto hot di una ex, era atteso dal pubblico ministero Luigi Furno per l’interrogatorio e se ne è andato indossando una nuova veste, quella dell’accusatore.
Perché dopo essersi difeso e aver fornito ampie spiegazioni in ordine agli addebiti mossi dalla quarantenne, ha deciso di sporgere denuncia per sostituzione di persona. In pratica sarebbero due le persone danneggiate dalla diffusione dei selfie bollenti: il soggetto di quelle immagini, ossia la ex, e Balotelli stesso.

È infatti emerso che qualcuno avrebbe utilizzato una sua vecchia utenza telefonica - o comunque un’utenza che non risulta in uso all’attaccante del Milan -  per scambiarsi messaggi bollenti con l’ignara quarantenne e sarebbe  quindi attraverso quel canale che le fotografie sarebbero poi circolate fino a comparire su Facebook. La trappola, che a questo punto avrebbe danneggiato entrambi, sarebbe scattata con un semplice messaggio: «Sono io, ho cambiato numero di telefono». E poi via così.
Le spiegazioni fornite agli inquirenti dal calciatore rossonero sembrano essere state molto circostanziate e convincenti, sicché ora partirà un nuovo filone di indagine.

Come è noto, a metà agosto la quarantenne residente in zona e difesa dall’avvocato Giovanni Tonelli denunciò il giocatore venticinquenne convinta che avesse fatto circolare le foto più intime che la donna gli aveva mandato, girandole probabilmente a colleghi della serie A e ad amici del jet set milanese fino ad arrivare nelle mani sbagliate. Quelle di qualcuno che le avrebbe poi pubblicate  sul social network. Per lei fu uno shock scoprire che l’uomo che amava - e con il quale avrebbe avuto una relazione di un paio d’ anni - aveva violato la sua privacy e la loro sfera più intima.
Oltretutto pure sua figlia, appena tredicenne, venne a conoscenza di quelle immagini e della loro diffusione sul Facebook, con immaginabili contraccolpi sulla fragile emotività di un’adolescente. Super Mario però si è sempre difeso da queste accuse ha chiarito la sua posizione con grande serenità e pacatezza anche davanti agli inquirenti.


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