Immatricolazioni, l'Insubria detta legge. L’Università degli Studi dell’Insubria è il secondo Ateneo statale per crescita dei nuovi iscritti sul territorio italiano. A dirlo è una ricerca del quotidiano Il Sole 24 ore, che in un lungo articolo dedicato al mondo universitario fa un quadro delle immatricolazioni negli Atenei statali e analizza la situazione relativa al calo generalizzato delle borse di studio.
In particolare, esaminando i dati tratti dall’Anagrafe Nazionale del Ministero dell’Università e della Ricerca dal 2011 al 2015, risulta una perdita generale di matricole dell’Università italiana pari al 6,8 per cento. Pochi gli atenei in controtendenza, solo 18 sui 61 presi in considerazione e di questi la metà non supera il 10% di aumento delle immatricolazioni; l’Università degli Studi dell’Insubria registra invece un netto 34,7% in più ed è seconda soltanto all’Università per Stranieri di Siena.
«Sono dati estremamente positivi - sottolinea il Rettore Alberto Coen Porisini - a maggior ragione di fronte al crollo generalizzato delle immatricolazioni in tutta Italia. Questo risultato premia la qualità della nostra offerta didattica, un servizio di orientamento capillare e l’attenzione del nostro Ateneo al diritto allo studio. Infatti il 100 per cento dei nostri studenti aventi diritto ottiene la borsa di studio. Il risultato, d'altronde, sicuramente dipende anche dalle ottime prospettive di lavoro per i nostri laureati: l’Università degli Studi dell’Insubria, infatti, in Italia è seconda (dopo l’Università del Foro Italico di Roma) per numero dei laureati occupati. Ciò emerge infatti dai dati forniti da AlmaLaurea».