Il nome giusto tenuto in caldo dal Partito Democratico in attesa della volata finale è proprio il suo. Ed è una gran sorpresa. Perché, se nei prossimi giorni i tasselli s’incardineranno al posto giusto, il candidato sindaco dello schieramento di centrosinistra sarà il suo: Adet Toni Novik, 67 anni, giudice di Cassazione, originario della Puglia ma bustocco d’adozione dal 1977, dove ha sviluppato la carriera da magistrato per trentasette intensi anni sino all’inizio del 2014, quando è arrivata la chiamata da Roma.
Ora però il suo cammino potrebbe imboccare il sentiero dell’impegno politico diretto, proiettandone esperienza e autorevolezza in una prospettiva da primo cittadino che garantirebbe ai dem di individuare una figura in grado di richiamare consensi ma anche di risolvere parecchi problemi nell’individuazione della figura giusta da mettere a capo dell’alleanza.
Il contatto fra la segreteria del partito e il magistrato sarebbe avvenuto qualche tempo fa, lasciando lui a riflettere e i vertici della sezione a sviluppare gli accordi. A questo punto Novik sarebbe anche disponibile a prendere seriamente in considerazione la proposta, ma solo a patto di non dover partecipare a un confronto interno (cioè alle primarie) e che sulla sua persona ci sia condivisione. Ed è proprio questo il compito che il portavoce della sezione bustese Salvatore Vita si sarebbe posto per lunedì 9, quando si riunirà la direzione del Pd e andranno prese delle scelte.
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Elezioni, il Pd tenta Novik
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