Da un primo incontro casuale era nata quella che la vittima reputava essere un’amicizia sincera. E invece, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, il legame d’affetto era tutt’altro che disinteressato. Tanto che una ragazza di 22 anni, residente nel Comasco, è stata denunciata a piede libero per il reato di truffa, subito dopo aver versato l’acconto per l’auto nuova. Sì perché quei soldi sarebbero stati ottenuti con l’inganno, ai danni di una quarantenne con disabilità mentale residente a ridosso del capoluogo. La vicenda, che si è conclusa l’altro giorno, comincia qualche tempo fa. Ossia quando la presunta vittima del raggiro, in cura per problemi psichici, ha conosciuto la giovane. Tra le due si era creato subito un bel rapporto, con la ragazza che è subito riuscita a conquistare la fiducia dell’altra, assicurandole che le sarebbe stata vicino e si sarebbe presa cura di lei. Insomma, non si sa se almeno all’inizio il sentimento d’amicizia fosse sincero e ricambiato, sta di fatto che col passare del tempo la ventenne ha cominciato ad avere un comportamento quantomeno sospetto.
Sempre stando a quanto ricostruito dai militari della Compagnia di Varese, agli ordini del capitano Gerardina Corona, la giovane avrebbe infatti convinto la donna ad attivare tre carte prepagate Postepay, su cui l’altra versava periodicamente somme di denaro, pare con la promessa di spenderli insieme. Peccato che, alla fine, a dedicarsi allo shopping con quelle carte di credito fosse soltanto la ventenne.
L’intera situazione ha cominciato a insospettire i familiari della quarantenne, che hanno cominciato a tenere d’occhio quegli strani movimenti. Quando hanno intuito che ci fosse qualcosa di sospetto, hanno chiesto aiuto ai carabinieri della Stazione di Varese, guidata dal luogotenente Domenico Cirigliano, che hanno avviato gli accertamenti del caso. E in effetti i militari hanno notato che le somme di denaro versate a più riprese dalla presunta vittima del raggiro venivano spese dall’altra per acquisti di vario genere, ma comunque non riconducibili – secondo gli inquirenti – ad attività che potevano riguardare entrambe. Insomma, la ventenne spendeva i soldi per sé. L’ultima conferma di questo sospetto gli investigatori l’hanno avuta proprio mercoledì. La giovane ha infatti versato un anticipo di 500 euro per l’acquisto di un’automobile, utilizzando proprio una delle tre carte prepagate su cui la presunta vittima versava i quattrini. A questo punto i carabinieri hanno chiuso il cerchio: la 22enne comasca è stata denunciata in stato di libertà e, come detto, ora dovrà rispondere del reato di truffa.
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Truffa disabile per comprarsi l'auto
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