Tra gli argomenti all’ordine del giorno continua ad esserci la Pedemontana, autostrada attesa da decenni e ora, benché realizzata solo nei primi due tratti (una ventina di chilometri sui settanta previsti), fonte di infinite polemiche. Tutte condivisibili? Massimo Sarmi, presidente della società che sovrintende ai lavori di costruzione e alla gestione, prova a rispondere ad alcuni dei quesiti tutt’ora aperti. Perplessità che riguardano anche le tangenziali di Varese e Como, ricomprese nello stesso progetto.
Presidente Sarmi, gli automobilisti che si iscrivono al conto targa continuano a lamentare procedure complesse. Possibile?
«Ci sono norme che non possiamo eludere, norme che sono a tutela degli stessi clienti, come la necessità di sottoscrivere la documentazione bancaria in originale. Comprendiamo i disagi, ma ad essi corrisponde un lungo periodo di percorrenza gratuita e, successivamente, altri mesi con lo sconto».
D’accordo, ma fra tariffe onerose e complicazioni burocratiche, gli automobilisti vanno altrove.
«Invece le cose stanno esattamente all’opposto. Confermo il fatto che nei primi giorni di novembre, da quando è entrato in azione il sistema di riscossione Free Flow, le adesioni al conto targa hanno rallentato. Per riprendere poi con un costante aumento. A oggi sono già 21mila le adesioni per un numero complessivo di 40mila targhe. Ben 9000 clienti sono del Varesotto. L’incremento è costante, quasi mille al giorno complessivamente. L’impasse è stata solo momentanea».
Quante sono le auto che transitano quotidianamente?
«Sulle tratte A e B1 (ovvero Cassano Magnago-Lomazzo-Lentate sul Seveso, ndr) ci stiamo pian piano riavvicinando al traffico che è stato registrato nei primi sei mesi».
In concreto?
«Tra i 19mila e i 20mila passaggi alla settimana. D’altra parte ci aspettavamo il calo, anche se non così consistente. Ora il trend è in crescita, soprattutto nei giorni lavorativi».
Per dirla in un altro modo, nemmeno 3000 auto al giorno. Non è poco?
«Dal conteggio restano però escluse le tangenziali di Varese e Como. Ma abbiamo allo studio alcune novità che saranno introdotte a breve, novità tutte a favore degli automobilisti».
Ingegner Sarmi, può illustrarle?
«Intendiamo dare continuità alle promozioni che abbiamo ora in corso per i clienti che frequentano più assiduamente Pedemontana. Pensiamo a una tessera pre-pagata e all’utilizzo di un’applicazione sullo smartphone, così che il pagamento sia svincolato dal numero di targa dell’auto. Il tutto grazie all’innovativo Free Flow, che permette di viaggiare senza i rallentamenti ai caselli e con un sistema di rilevazione che potrebbe fare scuola in Italia e persino all’estero. E non è finita».
Cioè?
«Grazie ai tanti sensori posti lungo l’autostrada saremo in grado di fornire informazioni in tempo reale agli automobilisti».
Legambiente contesta in toto il progetto. Lo ritiene addirittura inutile. I sindaci chiedono compensazioni ambientali. L’avvio è all’insegna delle polemiche.
«Ognuno è giustamente portatore dei propri interessi e delle proprie motivazioni. Comprendo tutti, a parte chi polemizza in modo strumentale. Il punto è trovare l’equilibrio tra le diverse componenti in campo. L’ambiente riceve le sue giuste attenzioni e allo stesso tempo è necessario arrivare a un punto di sintesi, per formulare soluzioni che siano praticabili anche sotto il profilo finanziario».
Tra pochi giorni, le banche dovranno darvi una risposta per il famoso prestito ponte di 200 milioni.
«In questo senso sono fiducioso. Ho rilevato un interessamento concreto
per l’infrastruttura nel suo insieme. Capisco le difficoltà in essere, ma propendo per uno sbocco positivo».
Roberto Maroni, presidente della Lombardia, contesta al governo un diffuso disinteresse per i progetti di Pedemontana ancora da approvare. Le che ne dice?
«Il presidente Maroni fa bene a dare stimoli per far sì che le procedure siano le più brevi possibili. Attorno a Pedemontana, alle sue caratteristiche, all’irrinunciabile necessità di realizzarla in toto a beneficio della mobilità, mi pare ci sia peraltro una reale curiosità. Avverto un’attenzione particolare per le innovazioni tecnologiche che ne completano il disegno. Poi è chiaro che la ricerca del finanziamento e le tempistiche necessarie sono complicate.
Sarebbe comunque impensabile frenare un’infrastruttura della quale si parla da mezzo secolo e forse di più. Adesso che, almeno in parte, è avviata non ritengo possa essere fermata».
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Pedemontana torna a viaggiare
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