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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Confagricoltura, finisce l’era Gervasini

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Confagricoltura, finisce l’era Gervasini

«Un gesto d’amore verso la mia associazione»: gli occhi azzurri cercano di resistere alla commozione ma è difficile quando bisogna annunciare la fine di un’avventura iniziata un quarto di secolo fa. Pasquale Gervasini, 64 anni, florovivaista e storico presidente di Confagricoltura, dopo 25 anni conclude il suo mandato e annuncia ufficialmente che non sarà fra i candidati per il nuovo corso (il 25 marzo l’elezione del nuovo Consiglio da cui ad aprile dovrà “sbocciare” il nome della prossima guida). Il tutto accade nell’assemblea elettiva celebrata, il 25 marzo, alle Ville Ponti in occasione del settantesimo anniversario di fondazione dell’associazione di categoria che oggi conta 600 iscritti e ha vissuto sulla propria pelle le rivoluzioni del settore primario. «La prima riunione nel 1947 contava migliaia di presenti e l’Italia era un Paese agricolo pre-industriale, oggi il mondo è cambiato ma il nostro settore deve pensare al futuro con grande ottimismo guardando a tecnologia e innovazione - commenta il presidente uscente, il terzo dell’intera storia dopo Angelo Campiotti (che fu anche numero uno della Camera di commercio) e Pietro Maestroni -. Avevo 39 anni quando sono stato scelto per la prima volta, nemmeno io avevo esperienza ma chi mi seguirà avrà modo di farsela sul campo. Lascio pensando ai giovani, ai tanti imprenditori che hanno molto da dire: non mi sono stancato, non è successo nulla, solo dopo un periodo così lungo da presidente è arrivato il momento per un giusto ricambio. Nel nuovo Consiglio, in parte rinnovato, c’è un grande capitale umano, persone di valore che sapranno proseguire l’attività stando accanto agli imprenditori. I colleghi possono ambire alla carica perché hanno la giusta visione».

Un timone ceduto sì con un’emozione palpabile, ma senza scossoni o fatti traumatici, con la certezza che il solco lasciato in questi due decenni porterà buoni frutti: «Sono contento del lavoro fatto e anche di quest’ultima scelta, ho sempre avuto un ottimo rapporto con i direttori e con tutta la squadra, abbiamo vissuto un’esperienza umana e professionale impagabile. Confagricoltura è unica nel suo genere, non si è mai piegata alla politica, è sempre stata critica con tutti - aggiunge Gervasini -. Ma non posso evitare di ringraziare due persone che hanno fatto molto per noi, Stefano Candiani e Giancarlo Giorgetti». Il ricordo, in particolare, va alla battaglia vinta per il mantenimento della contribuzione agevolata per le zone svantaggiate del Varesotto. «Perché fare agricoltura a Dumenza è diverso che farlo nella Pianura Padana - affonda con la proverbiale schiettezza -. Siamo riusciti a mantenere i parametri da Varese in su e i benefici ricadono a valle su tutta la società. Perché se scompaiono le attività agricole dalle nostre valli, se i pascoli vengono mangiati dai rovi, viene meno la cura del territorio». Un rimpianto in 25 anni? «La scarsa unità sindacale».

L’annuncio è avvenuto durante un’assemblea speciale, insolitamente di sabato sera anziché di domenica, legata anche ai 70 anni del gruppo, culminata con una cena di gala dello chef Venanzio Pedrinelli con i prodotti made in Varese: in prima fila anche il presidente nazionale Mario Guidi (anch’egli a fine mandato dopo sei anni, iniziati e finiti - guarda caso - proprio nella Città Giardino) e il presidente lombardo Matteo Lasagna, oltre ad assessori di ieri e di oggi che hanno costellato questo quarto di secolo.


Patti chiari sui sacchi neri

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Patti chiari sui sacchi neri

Raccogli male i rifiuti? Il vicesindaco e la Polizia locale ti suonano al campanello di casa e ti fanno la “ramanzina”.

Accade a Cunardo, dove qualcuno non è completamente educato alle regole della raccolta differenziata. Tanto che nei giorni scorsi, il Comune, un po’ a monito per tutti, ha rivelato che gli agenti hanno «individuato i responsabili dell’abbandono dei sacchi di rifiuti indifferenziati in piazza IV Novembre. Messaggio per chi non rispetta le regole: attenzione, i controlli ci sono e chi sporca paga». In realtà, stavolta si è chiuso un occhio sul lato economico, ma la tirata d’orecchi c’è stata. Eccome: «Come già avvenuto in altri casi - spiega il vicesindaco Pinuccia Mandelli - ci siamo recati a casa di questa famiglia portando loro il calendario, i sacchetti e tutto il kit per la raccolta e spiegando come si differenzia a Cunardo. Infine si è deciso di dare loro una seconda possibilità, senza multare. Finora sta funzionando, perché le persone non vogliono subire una seconda figuraccia».

Nel caso specifico, erano stati lasciati per strada dei sacchetti di indifferenziato, ma con dentro dei rifiuti che andavano lasciati nella piazzola, e la polizia locale è riuscita a risalire ai “colpevoli” grazie all’indirizzo scritto su una molletta.

Accanto al caso chiuso, però, ci sono altri problemi irrisolti: «Purtroppo - aggiunge Mandelli - nelle zone periferiche, come in via Leopardi o in via Raglio, avvengono episodi clamorosi di scarichi abusivi. Probabilmente non si tratta di persone del paese, ma di automobilisti di passaggio che abbandonano rifiuti che nei loro Comuni non si smaltiscono. Qualcuno ha segnalato addirittura delle auto svizzere ma, purtroppo, per punirli devi coglierli sul fatto e non è affatto semplice».

Nel frattempo la raccolta rifiuti riserverà presto altre novità: «Prossimamente - conclude il vicesindaco - completeremo la procedura per la nuova gara d’appalto riguardante i prossimi cinque anni. Verranno messe in atto delle forme di raccolta più innovative, utilizzando per esempio dei chip per la tracciabilità dei rifiuti. Sarà inoltre l’occasione per riprendere la campagna di sensibilizzazione delle famiglie sia da un punto di vista ambientale che economico: se infatti si riescono ad abbassare i costi dello smaltimento, il vantaggio in denaro è collettivo, sia per il municipio che per chi paga le tariffe».

Ojm-Capo d’Orlando, esame di maturità

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Ojm-Capo d’Orlando, esame di maturità

Una sfida intrigante tra due squadre in salute che inseguono la quinta vittoria consecutiva per proseguire nella rincorsa ai rispettivi obiettivi stagionali.

Il match di domenica 26 (PalA2a, ore 17.30) tra Varese e Capo d’Orlando è visto su entrambi i fronti come un esame di maturità: «L’asticella si alza ancora dopo la bella impresa di Brescia: sfideremo la quarta in classifica che non è certo lì per caso dopo 23 giornate, e dunque ci aspetta un compito ancora più difficile contro un’avversaria di qualità con una stella come Drake Diener, capace di elevare il livello dei compagni» spiega Attilio Caja, che insiste sul tema portante della concentrazione difensiva per fermare l’ottimo gioco corale della Betaland.

«Gli avversari hanno una rotazione profonda con tanti elementi di qualità in tutti i ruoli. Per avere la meglio servirà una partita di grande attenzione difensiva e fisicità in tutti i ruoli; hanno diverse opzioni offensive e dovremo essere concentrati sulle caratteristiche dei singoli, oltre a mantenere un buon ritmo offensivo e la necessaria prontezza mentale contro i loro eventuali cambi di difesa».

Di fronte all’OJM ci sarà una squadra in salute tecnica e mentale, che ha vinto le ultime tre trasferte consecutive a Torino, Cremona e Cantù, ed al PalA2A andrà in cerca della prova di maturità: «Sarà una gara delicata che per noi rappresenta un imbuto attraverso cui passare per diventare grandi: se vogliamo continuare a crescere dobbiamo andare a vincere a Varese, sia pure sul campo di una formazione altamente competitiva come l’attuale Openjobmetis» spiega Gennaro Di Carlo, il coach della Betaland che non nasconde il sogno di portare per la prima volta in Europa la società siciliana, capace di scovare talenti “ascosti e sopperire anche alla cessione della stella Fitipaldo: «Nel roster di Capo d’Orlando ci sono tanti elementi interessanti - conferma Caja - Da temere un lungo esperto e atipico come Archie e un play che ha qualità balistiche e propulsione come Ivanovic, sostituendo un elemento di valore come Fitipaldo senza far rimpiangere la partenza dell’uomo chiave del girone d’andata della Betaland. E mi fa molto piacere ritrovare Antonio Iannuzzi con un ruolo da protagonista: lo conosco bene da quando cinque anni fa lavorò con me in Nazionale Sperimentale, sono contento che si sia affermato in A perché già due anni fa, quando era al primo anno del biennale in A2 ad Omegna, lo avevo segnalato a Max Ferraiuolo convinto che potesse fare bene».

E il momento magico dell’avversaria di Varese è confermato anche dall’iniziativa dello sponsor Betaland, che ieri ha annunciato lo stanziamento di un premio extra in caso di vittoria dello scudetto da parte del team siciliano (il massimo risultato di sempre è il sesto posto del 2007-08 con Sacchetti in panchina e Pozzecco in campo): «I sogni non costano nulla, ma sono la cosa che vale di più: l’iniziativa del main sponsor ci regala ottimismo ed energia, ma rimaniamo consapevoli di dover soffrire ancora per conquistare i playoff» ha affermato il presidente dell’Orlandina Enzo Sindoni.

Openjobmetis Varese-Betaland Capo d'Orlando (ore 17.30)

VARESE. 0 Johnson, 1 Anosike, 3 Maynor, 4 Avramovic, 5 Pelle, 6 Bulleri, 9 Rossi, 10 Cavaliero, 14 Kangur, 20 Canavesi, 21 Ferrero, 31 Eyenga. All. Attilio Caja.
CAPO D’ORLANDO: 4 Tepic, 7 Iannuzzi, 8 Laquintana, 10 Nicevic, 13 Delas, 16 Diener, 17 Donda, 20 Ivanovic, 21 Archie, 23 Stojanovic, 100 Munafò. All. Gennaro Di Carlo.
Arbitri: Bettini, Quarta, Mazzoni.

La XXIV giornata

Domenica 26 marzo:
ore 12: Pasta Reggia Caserta-Umana Reyer Venezia;
ore 17: Vanoli Cremona-Banco di Sardegna Sassari;
ore 17.30: Openjobmetis Varese-Betaland Capo d'Orlando;
ore 18.15: The Flexx Pistoia-EA7 Milano; Fiat Torino-Mia Cantù; Dolomiti Trento-Consultinvest Pesaro.
ore 20.45: Enel Brindisi-Sidigas Avellino.
Lunedì 27 marzo:
ore 20.45: Grissin Bon Reggio Emilia-Germani Brescia.

La classifica

Milano 40 punti; Venezia e Avellino 30; Capo d'Orlando 28; Trento 26; Sassari e Reggio Emilia 24; Brindisi e Torino 22; Pistoia e Cantù 20; Varese e Caserta 18; Pesaro 14; Cremona 12.

Prossimo turno

Domenica 2 aprile:
ore 12: Consultinvest Pesaro-Vanoli Cremona;
ore 18.15: Betaland Capo d'Orlando-Grissin Bon Reggio Emilia; Fiat Torino-The Flexx Pistoia; EA7 Milano-Dolomiti Trento; Banco di Sardegna Sassari-Enel Brindisi; Germani Brescia-Pasta Reggia Caserta.
ore 20.45: Mia Cantù-Openjobmetis Varese.
Lunedì 3 aprile:
ore 20.45: Umana Reyer Venezia-Sidigas Avellino.

Altro servizio sulla Prealpina di domenica 26 marzo

Varese in alto, Pro al tappeto

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Varese in alto, Pro al tappeto

Varese, Inveruno e Caronnese a un passo dalla vetta, approfittando della sconfitta sorprendente del Cuneo a Gozzano. Nel girone B nuovo tonfo della Pro Patria, battuta a Dro e sempre più lontana dal secondo posto. La ventottesima giornata del campionato di serie D sorride alle squadre varesine.

In particolare sembra di poter essere alle prese con una nuova partenza del Varese che, affidato a Stefano Bettinelli e con il neo presidente Fabio Baraldi in tribuna, sbanca il difficile campo di Sesto San Giovanni nel big match di giornata. Finisce 0-2, con i biancorossi già avanti dopo 5 minuti (Becchio) e capaci di chiudere il conto prima della mezz'ora con Luoni. Il 4-4-2 disegnato dal "Betti" (con Giovio e Piraccini davanti) controlla agevolmente la gara ed entusiasma per sicurezza. Con i tre conquistati, scavalcano la Pro e volano a due punti dalla vetta grazie al successo del Gozzano (2-0) sulla capolista Cuneo. E non si può dimenticare che mercoledì 29 il Varese avrà un'altra ghiottissima opportunità grazie al recupero della gara interna rinviata "causa Viareggio" contro la Pro Settimo: in caso di successo sarebbe primato solitario.

Chi al primato continua a dichiarare di non mirare, ma giornata dopo giornata si avvicina sempre più alla vetta vincendo e convincendo, è un Inveruno sempre più certezza del girone: stavolta la squadra di Mazzoleni dà spettacolo sul campo della Varesina, dopo mezz'ora è già 3-0 (doppietta di Chessa e autogol del portiere Varesio), va sul 5-0 a inizio ripresa (Broggini e Repossi) per poi tirare un po' il fiato e consentire ai venegonesi di segnare il gol della bandiera (Frugoli). Almeno fino a mercoledì l'Inveruno è capolista in coabitazione con il Cuneo. E alzi la mano chi l'avrebbe scommesso anche solo un paio di mesi fa.

Si conferma squadra da trasferta la Caronnese che, dopo gli ultimi balbettii, va a prendersi la posta piena a Casale (0-2. doppietta di Giudici nel primo tempo) e si riporta sotto, a una lunghezza dalla coppia di testa.

Tra gli altri risultati lo 0-1 del Verbania contro la Folgore Caratese (gol al 72' di Cesana), mentre le buone prestazioni delle due "cenerentole" del girone non bastano per fare bottino pieno: il Legnano va in vantaggio sull'Oltrepovoghera con Bolis ma viene raggiunto a inizio ripresa, la Bustese sembra in grado di imporsi a Bra (0-2 alla mezz'ora con rigore di Pllumbaj e Panigada), ma viene raggiunta due volte, l'ultima (dopo il 2-3 ancora di Pllumbaj) a 10 minuti dalla fine. Le cose in coda alla classifica, a sei giornate dal termine della regular season, sono sempre più complicate per le due altomilanesi.

Nel girone B, giornata amara per la Pro Patria, che va sotto a Dro dopo 13 minuti e non riesce fino al termine (anche per le numerose assenze nel reparto d'attacco) a riequilibrare la gara. Ora i tigrotti sono quinti, a nove punti dal secondo posto, anche se fra tre giorni potranno provare ad accorciare il disavanzo nella gara interna contro la Grumellese rinviata la scorsa domenica. Ma per Bonazzi è necessario un lavoro delicato per ridare compattezza a una squadra che fino a un mese orsono sembrava poter diventare la principale "anti-Monza".

GIRONE A

 La ventottesima giornata

Sabato 25 marzo: Chieri-Borgosesia 0-2;
Domenica 26 marzo (ore 15): Casale-Caronnese 0-2; Gozzano-Cuneo 2-0; Legnano-Oltrepovoghera 1-1; Pro Sesto-Varese 0-2; Pro Settimo-Pinerolo 1-1; Varesina-Inveruno 1-5; Verbania-Folgore Caratese 0-1; Bra-Bustese 3-3.

Classifica

Cuneo e Inveruno 52 punti; Caronnese  51; Varese* 50; Chieri 49; Borgosesia e Pro Sesto 48; Gozzano 44; Folgore Caratese 39; Casale 38; Bra 37; Oltrepovoghera 33; Varesina 27; Verbania 26; Pinerolo 23; Pro Settimo* 22; Bustese 21; Legnano 15.
* - una partita in meno.

 Il prossimo turno

Domenica 2 aprile (ore 15): Borgosesia-Varesina; Bustese-Verbania; Caronnese-Pro Settimo; Cuneo-Chieri; Folgore Caratese-Gozzano; Inveruno-Pro Sesto; Oltrepovoghera-Casale; Pinerolo-Bra; Varese-Legnano.

GIRONE B

La ventottesima giornata

Sabato 25 marzo: Darfo Boario-Ciliverghe 2-3.
Domenica 26 marzo (ore 15): Dro-Pro Patria 1-0; Grumellese-Scanzorosciate 1-1; Monza-Caravaggio 1-1; Pergolettese-Seregno 0-0; Pontisola-Olginatese 2-1; Virtus Bolzano-Virtus Bergamo 0-1; Lecco-Ciserano 0-0; Cavenago Fanfulla-Levico Terme 0-0.

Classifica

Monza 71; Ciliverghe 60; Pergolettese 58; Virtus Bergamo 54; Pro Patria* 51; Pontisola* 44; Caravaggio e Darfo Boario 42; Seregno 40; Grumellese* 36; Ciserano 34; Dro 31; Scanzorosciate 27; Olginatese 25; Lecco 24; Virtus Bolzano 23; Levico Terme 20; Cavenago Fanfulla* 17.
* - una partita in meno.

Prossimo turno

Domenica 2 aprile (ore 15): Pro Patria-Cavenago Fanfulla; Caravaggio-Lecco; Ciliverghe-Pergolettese; Ciserano-Darfo Boario; Levico Terme-Grumellese; Olginatese-V. Bolzano; Scanzorosciate-Pontisola; Virtus Bergamo-Monza; Seregno-Dro.

Il trasloco finisce sulla ferrovia

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Il trasloco finisce sulla ferrovia

Getti lo sguardo dal ponte o dalle finestre dei palazzi intorno e vedi sotto, lungo la scarpata che degrada sui binari, sacchetti di plastica, carte, bottiglie e bibite. È quasi una costante per la ferrovia nel tratto all’ingresso di Varese, tra largo Flaiano e le vie Magenta e Bixio. La novità, sorprendente, è che oggi, 26 marzo, sono comparsi anche oggetti di arredamento. Una discarica, ben visibile da via Magenta, formata da tavolo, sedie , mensole, cuscini e rivestimenti di divani e poltrone. Qualcuno insomma ha pensato di liberarsi della vecchia sala gettandola lì, nel centro cittadino, nella scarpata che sovrasta i binari della ferrovia Milano- Varese. Nei mesi scorsi, la situazione di degrado era già stata contestata con un cartello, anonimo, affisso in via Bixio: «Qui dietro la discarica». Al “tradizionale” tappeto di rifiuti si aggiungono ora tavoli e sedie. E questo alla vigilia dei lavori - dovrebbero partire nelle prossime settimane - per la sistemazione e messa in sicurezza del ponte LIberty che collega via Magenta e via Bixio, sorvolando le scarpate del degrado.

Crugnola detta legge

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Bagno di folla e bagno di spumante ai Giardini Estensi per il trionfo di Andrea Crugnola e Fulvio Solari al Rally dei Laghi che si è concluso ieri, 26 marzo. Una edizione, questa, che ha riservato il meglio, sotto ogni aspetto: percorsi, condizioni meteo (sabato sole, domenica al mattino pioggia e asfalto umido, poi di nuovo il sereno) e qualità assoluta dei partecipanti. Ha prevalso la Ford Fiesta di Crugnola, partita in sordina nelle prove della prima giornata, ed uscita con prepotenza nelle altre. Crugnola e Solari dunque dominatori incontrastati. Al secondo posto Simone Miele col navigatore Roberto Mometti, su Citroen Ds3, al terzo Giuseppe Freguglia con Lella Bollito che hanno gareggiato su Ford Fiesta. «Dedico la vittoria a Fulvione (Fulvio Solari, il navigatore) che aspettava da tanti anni di poter coronare questo sogno» ha commentato Crugnola, 27 anni di Calcinate del Pesce, professionista dal 2010, durante la premiazione ai Giardini Estensi sulle note di “We are the champions”. «La festa? Sarà forse più impegnativa delle gare». E Solari ha confermato, scherzandoci su: «Anch’io la dedico a me: caspita è da vent’anni che mi sbatto per vincere questo rally. Ringrazio gli sponsor». Fulvione, noto a Varese anche per la sua paninoteca Golden Egg, ha dato appuntamento proprio al suo locale «per festeggiare a litri di birra». Andrea, pilota campione, si è concesso quindi una esultanza con braccia di colpo al cielo e poi chinandosi, e girandole dietro le spalle, sullo stile di Rovazzi, idolo musicale dei ragazzi. Alla premiazione, il sindaco di Varese, Davide Galimberti, e l’assessore Dino De Simone. Fantastica l’immagine della struttura, allestita tra i parterre dei Giardini Estensi, con la fontana zampillante sullo sfondo e, dal lato opposto, Palazzo Estense. E quindi la folla: tremila persone hanno assistito alla consegna di premi e coppe. Miele, giunto secondo, aveva impressionato nella prima giornata, conclusa in testa. Ma ha riconosciuto che «Crugnola oggi era imbattibile». Deve forse rammaricarsi, Miele, per un testacoda su un tornante. «Ma non sarei riuscito comunque a vincere». Anche da Freguglia, terzo, grande fair play: «Oggi c’era poco da fare contro la bravura di Andrea. La scelta di gomme troppo morbide può essere stata penalizzante ma anche con gomme più dure sarebbe stato molto molto difficile competere per la vittoria». Il Rally dei Laghi, di cui la Prealpina è media partner, ha davvero entusiasmato. In tutto.

Altri servizi sulla Prealpina di lunedì 27 marzo

«Più questuanti che passanti»

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«Più questuanti che passanti»

Il “salotto buono” deserto. Al mattino, nel primo pomeriggio, con la pioggia o senza nubi. Sui Social dilagano le foto, postate da cittadini e commercianti, di corso Matteotti con pochi passanti. Immagini corredate da commenti allarmati: il centro storico sta perdendo quota. E tra le foto, ne è stata aggiunta anche una che mostra la presenza contemporanea di più questuanti. «Sono più loro dei varesini». Con una critica, neanche troppo velata, al Comune che presterebbe poca attenzione all’allontanamento di chi chiede l’elemosina nel “salotto buono”. Oggi, 26 marzo, alle nove del mattino, complice il brutto tempo (anche se la pioggia era cessata), in effetti c’era solo un questuante a “presidiare” l’isola pedonale. I commercianti hanno già sollevato il problema della desertificazione del “cuore” di Varese; tra le cause ci sarebbe anche l’apertura del polo dello shopping di Arese che attrae clientela - tanta - dalle province di Varese e Como. Nel frattempo, la città si mobilita: è in programma mercoledì sera, 29 marzo, allo Spazio 23eventi di viale Aguggiari, un incontro promosso da “Diamoci una mano varesini” per discutere proposte che possano rilanciare il centro storico e l’intero capoluogo.

Gran Varese, anche Capo va ko

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Kangur e Cavaliero, rivitalizzati dalla cura Caja (Archivio)

Pokerissimo: e la salvezza è praticamente al sicuro. Nuova solida prestazione dell'Openjobmetis che, dopo l'inizio stentato, ha trovato nell'ultimo mese una compattezza che le era sconosciuta nella prima fase della stagione e piazza, contro un'avversaria di rango come Capo d'Orlando, che prima di questa giornata era quarta da sola e reduce a sua volta da un filotto di vittorie consecutive, il colpo del quinto successo di seguito. Successo che, visti i risultati delle (altre) pericolanti, è miele per il pubblico di Varese (ieri quasi 4.500 tifosi sugli spalti del PalA2A): sconfitte sia Cremona (battuta in volata da Sassari dopo essere stata a lungo in testa), sia Pesaro a Trento, sia Caserta (in casa in volata da Venezia), oggi Varese è undicesima a parimerito con Cantù e Brescia (che gioca lunedì 27), con otto punti di margine sulla Vanoli ultima e, sia pure con margini di speranza molto risicati, può ancora sognare un posto in extremis nelle prime otto che disputeranno la post-season che dista due vittorie.

Ma come può una squadra che ha avuto 2 punti (con 0/7 complessivo) da Maynor (ma 6 assist) e 15 (ma con 0/5 oltre l'arco) da Dom Johnson battere un'avversaria in palla come Capo d'Orlando? Domanda che si ripropone guardando le cifre complessive: Varese ha tirato molto peggio (40% da 2 e 22 da tre, contro 47 e 41), ha preso sei rimbalzi in più, ha avuto una valutazione più bassa degli avversari. Eppure... eppure, già, sono altre le cifre che possono rendere l'idea di "come" l'Openjobmetis abbia ottenuto questo importantissimo successo: del lieve predominio a rimbalzo si diceva (Kangur 10, Anosike 9), ma dove i biancorossi hanno davvero vinto la gara è stato sul piano della concentrazione e della solidità. Palle perse? 9 a 19 (la metà); palle recuperate? 11 a 2; assist? 12 a 8. Insomma Varese ha vinto proprio dove fino a poche settimane fa era carente, con la concentrazione, la difesa, la voglia di lottare su ogni palla e di essere squadra anche in giornate in cui i tiri non entrano come si vorrebbe (e come in altre circostanze è successo, vedi il trentello di Johnson a Brescia). Emblematica in questo senso la "doppia doppia" di un Kangur sempre più importante, 11 punti e 10 rimbalzi, ma importanti anche le prove di Ferrero (11 con 4/5 totale), i minuti di Bulleri (9 punti) e di un Cavaliero improduttivo in attacco ma utile per ragionare.

Varese è stata bravissima a non mollare mai la partita, a tenersi attaccata a Capo d'Orlando quando Diener e Archie sembravano inarrestabili, a chiudere in pareggio il primo quarto e poi prendere un vantaggio mai decisivo ma sempre indice di un controllo mentale. Nello sprint finale, poi, dopo aver costruito anche margini intorno alla doppia cifra, ha resistito alla reazione ospite ed ha chiuso in un tripudio delle tribune. L'abbiamo già detto, lo ripetiamo. Quanti mesi sprecati, anche se col senno di poi...

Openjobmetis Varese-Betaland Capo d'Orlando 74-72 (20-20; 43-36; 63-58)

VARESE: Johnson 15 (4-8, 0-5), Anosike 12 (5-8), Maynor 2 (0-5, 0-2), Avramovic ne, Pelle 4 (2-5), Bulleri 9 (2-5, 1-3), Rossi ne, Cavaliero (0-1, 0-1), Kangur 12 (4-10, 0-1), Canavesi ne, Ferrero 11 (2-2, 2-3), Eyenga 9 (3-11, 1-3). All. Caja.
CAPO D’ORLANDO: Galipò ne, Tepic 8 (1-4, 1-5), Iannuzzi 2 (0-1), Laquintana (0-1, 0-2), Delas 8 (3-9), Diener 16 (1-3, 3-5), Donda ne, Ivanovic 8 (0-1, 2-6), Archie 26 (7-9, 3-4), Stojanovic 4 (2-2). All. Di Carlo.
Arbitri: Bettini, Quarta, Mazzoni.
Note - Tiri liberi: Varese 18/22, Capo d’Orlando 17/21. Rimbalzi: Varese 41 (Kangur 10), Capo d’Orlando 35 (Archie 8). Totali al tiro: Varese 22/55 da 2, 4/18 da 3; Capo d’Orlando 14/30 da 2, 9/22 da 3. Valutazione: Varese 65, Capo d’Orlando 69.
Espulsi Cavaliero e Stojanovic 17’16” (35-31). Tecnici alla panchina Capo d’Orlando 17’16”(35-31) e Maynor 23’55” (49-44). Antisportivo ad Anosike 29’05” (62-53). Spettatori 4438, incasso 60.948 euro.

La XXIV giornata

Domenica 26 marzo:
ore 12: Pasta Reggia Caserta-Umana Reyer Venezia 58-61;
ore 17: Vanoli Cremona-Banco di Sardegna Sassari 77-78;
ore 17.30: Openjobmetis Varese-Betaland Capo d'Orlando 74-72;
ore 18.15: The Flexx Pistoia-EA7 Milano 85-74; Fiat Torino-Mia Cantù 87-76; Dolomiti Trento-Consultinvest Pesaro 97-91.
ore 20.45: Enel Brindisi-Sidigas Avellino 94-74.
Lunedì 27 marzo:
ore 20.45: Grissin Bon Reggio Emilia-Germani Brescia.

La classifica

Milano 40 punti; Venezia 32; Avellino 30; Capo d'Orlando e Trento 28; Sassari 26; Brindisi, Reggio Emilia* e Torino 24; Pistoia 22; Varese, Brescia* e Cantù 20; Caserta 18; Pesaro 14; Cremona 12.
* - una partita in meno.

Prossimo turno

Domenica 2 aprile:
ore 12: Consultinvest Pesaro-Vanoli Cremona;
ore 18.15: Betaland Capo d'Orlando-Grissin Bon Reggio Emilia; Fiat Torino-The Flexx Pistoia; EA7 Milano-Dolomiti Trento; Banco di Sardegna Sassari-Enel Brindisi; Germani Brescia-Pasta Reggia Caserta.
ore 20.45: Mia Cantù-Openjobmetis Varese.
Lunedì 3 aprile:
ore 20.45: Umana Reyer Venezia-Sidigas Avellino.


Resa dei conti tra spacciatori

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Resa dei conti tra spacciatori

Si chiamava Nasreddine Chajdali, aveva 23 anni ed ora originario del Marocco: i carabinieri della Compagnia di Desio, che conducono le indagini, hanno identificato il giovane che sabato mattina è stato trovato morto nel boschetto accanto alla pensilina del binario per Saronno della stazione “Ceriano Groane“, in via Milano di Ceriano Laghetto. Lì inizia il Parco Groane e lì sono soliti radunarsi ed attendere clienti gli spacciatori. Lo stesso Chajdali, in Italia senza fissa dimora, era già noto proprio per questioni connesse allo smercio di sostanze stupefacenti.

È stato un passante a notarlo riverso a terra e a dare l’allarme. Il medico legale ha stabilito che ad ucciderlo sono stati due colpi di pistola: uno lo ha raggiunto all’addome e l’altro, dagli effetti devastanti, lo ha centrato direttamente alla testa e non gli ha lasciato scampo.

L’identificazione della vittima di questo omicidio rafforza l’ipotesi della prima ora, ovvero che l’accaduto sia un regolamento di conti nel mondo dello spaccio; e rafforza anche la tesi che il delitto sia legato a quanto accaduto proprio la notte fra venerdì e sabato sempre nei pressi della stazione di “Ceriano Groane”, dove alle 23 erano dovuti accorrere carabinieri e mezzi di soccorso per una sparatoria. All’arrivo dei militari era stato trovato un 29enne, italiano di Paderno Dugnano, ferito da colpi d’arma da fuoco ad una gamba e ad un braccio. Trasferito d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano e sottoposto a intervento chirurgico, si salverà e gli inquirenti attendono l’autorizzazione dei sanitari per interrogarlo.

Servizio completo sulla Prealpina di lunedì 27 marzo

Golden Egg, è qui la festa

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«Siete voi, siete voi, i campioni del rally siete voi». Il coro, intonato da una ventina di persone, è rivolto all’equipaggio, formato dal pilota Andrea Crugnola e dal navigatore Fulvio Solari, che su Ford Fiesta ha trionfato ieri, 26 marzo, nel Rally dei Laghi. La festa è alla paninoteca Golden Egg, del navigatore Solari. Davanti, sul marciapiede, un tavolino con pasticceria salata. Crugnola è ancora in tuta da gara. Fulvione Solari si è cambiato. Gli amici sono in tripudio. E arriva anche la Polizia, avvertita di qualcosa di strano, di un po’ di rumore. Gli agenti accertano che non c’è niente di grave e raccomandano di non invadere la strada. È una vittoria tutta varesina. con Crugnola e Solari, quella ottenuta nel Rally che quest’anno ha riscosso grande successo di pubblico, sia al seguito delle prove, sia ai Giardini Estensi per la premiazione finale.

Trenini nella storia della Franco Tosi

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Trenini nella storia della Franco Tosi

Una città nella città. Se ne ha percezione solo girando per le vie, dove il profilo dei capannoni della Franco Tosi si stagliano ad ogni angolo: stazione, cimitero, monumento alla battaglia non a caso all’ingresso del gigantesco complesso industriale. Solo dentro, però, si può avere l’esatta dimensione di quello che è stata il cuore produttivo di Legnano per oltre un secolo. L’occasione è stata colta dai circa 850 partecipanti all’iniziativa promossa all’interno del cartellone “Me Car Legnan”, giunto alla quarta edizione. Con la partecipazione del sindaco Alberto Centinaio e dell’assessore Umberto Silvestri, per tutta la giornata di ieri, 26 marzo, si sono succedute quattordici corse, che per mezzo di due trenini turistici da una sessantina di posti ciascuno, hanno permesso di varcare i cancelli dalla parte del cimitero, dove una porticina mette in contatto diretto la fabbrica con la cappella dei Tosi, per inoltrarsi negli ampi spazi di quella che è ormai una testimonianza unica di archeologia industriale. Di grande impatto emotivo è stato il passaggio sotto le volte dei capannoni storici, dalle dimensioni ciclopiche, che diedero concretezza all’intuizione dell’ingegner Tosi di spingere la produzione verso il settore dell’elettromeccanica, allora in grande ascesa.

Raccolta differenziata, un gioco di squadra

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Raccolta differenziata, un gioco di squadra

Si è svolta ieri, 26 marzo, la prima giornata di “Spazzatura kilometrica”, gara a squadre per la raccolta differenziata dei rifiuti giunta alla sesta edizione, che è organizzata dall’associazione On. Questo attivo sodalizio ha tra i fondatori Max Laudadio, l’inviato di “Striscia la notizia” che vive in Valceresio.

La gara è stata condizionata da una giornata piovosa. Si è deciso di concentrare a Porto Ceresio le squadre formate da cinque persone, scese in campo per raccogliere e differenziare plastica, vetro e mozziconi di sigarette. I sommozzatori dell’associazione Go Diving sono stati impegnati a pulire i fondali del lago di Ghirla in Valganna ed effettueranno, in occasione delle giornate successive, interventi analoghi in quello di Lugano.

L’originale competizione ecologica, sponsorizzata da Amsa, Aspem ed Econord, proseguirà nelle prossime domeniche, 2 e 9 aprile. Si svolge sulle strade dei Comuni di Cuasso al Monte, Porto Ceresio, Brusimpiano e Valganna. Per partecipare alla gara si deve formare una squadra di cinque persone, scegliere il terreno di competizione in uno tra i quattro Comuni e il turno del mattino dalle 9.30 o del pomeriggio dalle 14. Si devono quindi registrare i dati dei concorrenti sul sito www.associazioneon.org.

Da quest’anno c’è anche una competizione riservata a compagini formate da scuole, gruppi sportivi, centri sociali, oratori ed altre associazioni.

È in palio per i vincitori una splendida vacanza in un resort della Sardegna e la premiazione avrà luogo venerdì 5 maggio, nel corso di uno show al Teatro Apollonio di Varese del quale saranno ospiti personaggi del mondo dello spettacolo.

In Valceresio ieri era in programma una giornata ecologica ad Induno Olona, promossa dall’assessorato all’Ambiente del Comune, per la pulizia di boschi e aree pubbliche. Il temporale della notte tra sabato e domenica ha indotto gli organizzatori a rinviarla a domenica prossima 2 aprile. Si svolgerà con le stesse modalità: ritrovo dei volontari alle 8 davanti alla sede della protezione civile in via Maciachini e alle 9 per gli alunni delle scuole.

E domenica mattina volontari saranno impegnati nella rimozione dei rifiuti anche ad Arcisate. L’iniziativa è dell’assessorato all’Ecologia del Comune. Ci si troverà alle 8 nel piazzale antistante il parco Lagozza dove saranno formate le squadre di lavoro.

Purtroppo, nonostante i Comuni garantiscano un efficiente servizio di raccolta differenziata e funzionino piattaforme ecologiche, c’è ancora nei nostri paesi chi abbandona rifiuti sul territorio. Un comportamento incivile, che non trova giustificazioni.

Tavolini: «Il baratto è un ricatto»

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Tavolini: «Il baratto è un ricatto»

Più che un baratto, un ricatto. Sembra essere questa la posizione dei commercianti varesini in merito alla proposta, avanzata dal sindaco Davide Galimberti e dall’assessore alla partita Ivana Perusin, e contenuta nel protocollo d’intesa che proprio oggi saranno chiamati a discutere e sottoscrivere in Comune.

Sul tavolo c’è il ventilato aumento della Cosap, meglio nota come “tassa sui tavolini”, in merito alla quale Palazzo Estense si dice disposto a fare dietrofront, a patto che gli esercenti si impegnino a collaborare per migliorare il decoro cittadino.

«A noi questo sembra più un ricatto che una proposta di collaborazione - commenta Gabriella Rizzello del bar Orchidea -, perché un conto è la tassa, il cui aumento si tradurrebbe in un appesantimento del già difficile lavoro, e un conto il controllo della movida o del decoro pubblico.

Noi non siamo educatori e vendere alcolici è il nostro lavoro. Ci possiamo impegnare, come già facciamo, a non venderli ai minori o a dispensarli in bicchieri di plastica, ma sull’inciviltà delle persone non possiamo vigilare, anzi talvolta farlo è pericoloso. Il mancato aumento è importante per piccole realtà come la nostra, ma non possiamo impedire l’abbandono indiscriminato di rifiuti, che spesso avviene negli orari di chiusura notturna, o intervenire senza l’appoggio delle forze dell’ordine in presenza di ubriachi o persone moleste».

Il problema infatti è tutto qui. Nelle otto pagine del protocollo, da un lato il Comune avanza la proposta di candidare Varese a capitale italiana dei giovani, dall’altro chiede ai commercianti la riduzione del volume della musica, la sensibilizzazione rispetto all’abuso di alcol e l’impegno sul fronte della raccolta dei rifiuti.

Una conciliazione difficile. Come spiega Fulvio Canevari del bar Biffi: «Innanzitutto serve una sburocratizzazione totale. Perché noi possiamo anche organizzare eventi, ma ci devono venire incontro con le tempistiche dei permessi». Quanto ai rifiuti, prosegue, «già la tassa è esorbitante, poi il sabato raccolgono il vetro alle otto, quando la gente è seduta ai tavoli, il resto dobbiamo tenercelo per una settimana, come pure la plastica. Questa cosa è impensabile, se si vuole parlare di collaborazione sul fronte del decoro».

Infine, quanto alla «gente ubriaca che si prende a bottigliate», Canevari conclude: «Non siamo noi a dover togliere le castagne dal fuoco. Il vero problema di Varese non sono le macchine parcheggiate sul marciapiede il sabato sera, ma la sicurezza. E se gli agenti sono impegnati a dare multe, non possono intervenire contro chi delinque».

Si saprà solo oggi se le parti riusciranno a trovare l’intesa che, conclude il titolare del Biffi, «non deve essere la vittoria di nessuna parte ma quella di una città che vuole vivere».

Nei boschi ossa e portafogli

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Nei boschi ossa e portafogli

«Nei boschi le bestie non sporcano, gli uomini sì! Si prega di comportarsi come le bestie». Con questo striscione, appeso su una ringhiera di un civico di via dei Platani, l’associazione Buon Vicinato di Arnate ha dato il benvenuto alle quaranta persone che hanno deciso di investire la domenica mattina, 26 marzo, per le Pulizia di Primavera. Impressionante la quantità di sporcizia raccolta in appena un paio d’ore. Carriole piene di bottiglie di vetro, caschi di motorini, presumibilmente rubati, sedie, ma anche lavandini, giocattoli per bambini e portafogli, con tanto di documenti all’interno. «Ormai da tre anni capita di trovare nel bosco portafogli completi di documenti», racconta uno dei volontari. «A volte riusciamo anche a riconsegnare il materiale ai proprietari». Anche in questo caso la raccolta ha avuto un lieto fine. All’interno di un portafoglio da donna, infatti, è stata ritrovata la sua carta di identità, insieme alla patente e al documento di un bambino. Attraverso i social si è riusciti a risalire alla proprietaria che ha raccontato di aver subito un furto a novembre, fuori dalla sua palestra. Alla denuncia è seguito il cambio di documenti, ma sapere di poterli riavere ha sicuramente fatto molto piacere. Tra i ritrovamenti “particolari”, però, non mancano nemmeno resti animali, carcasse di agnelli, più o meno decomposti e il tanto temuto eternit. L’intervento degli addetti Ala è stato immediato, permettendo così di vedere in tempo reale lo smaltimento di tutto ciò che, fino a ieri mattina, era parte del sottobosco di uno dei polmoni verdi più importanti del territorio. Tra i volontari che hanno partecipato anche i soci di Legambiente, gli addetti della Protezione Civile, Parco del Ticino, e alcuni membri della comunità islamica, che hanno accolto immediatamente la possibilità di dare una mano.

Ghirla, pesca super trota

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Ghirla, pesca super trota

Una trota che pesa più o meno tre chili ed è lunga 62 centimetri. L’ha pescata nel pomeriggio di venerdì Mario Quaranta, che abita a Marchirolo e ha compiuto la sua impresa con la lenza nel corso d’acqua conosciuto come i Mulini di Ghirla. A fotografare papà e pesce è il figlio di Quaranta, Giovanni, che sottolinea la rarità di questa trota fario per il rapporto tra le sue dimensioni e quelle del corso d’acqua in cui vive (profondo appena 60 centimetri). Giovanni spiega inoltre che un anno fa, 500 metri più avanti, era stata presa all’amo un’altra trota fario, meno pesante ma lunga 72 centimetri.


Consiglieri regionali nella “Quiete” sotto sfratto

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Consiglieri regionali nella “Quiete” sotto sfratto

Quiete, a due giorni dall’asta decisiva per il destino della casa di cura, lunedì 27 alcuni componenti della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta da Fabio Rolfi (Lega Nord) hanno visitato la struttura sanitaria, i cui dipendenti sono in assemblea permanente dall’inizio di gennaio e sono riusciti fin qui a evitare lo sfratto.

«Si tratta di un segnale importante», spiega il consigliere regionale della Lega Nord Emanuele Monti, il quale sottolinea che nella «vicenda legata alle difficoltà della struttura e ai suoi lavoratori», la Regione «si è interessata da subito alle criticità emerse, garantendo la continuità della convenzione con il sistema sanitario».

«L’audizione convocata per questo lunedì non è certamente una passerella ma nasce dalla volontà di volerci mettere la faccia ancora una volta - conclude Monti - per affrontare i problemi di una casa di cura attiva dal 1919 e che deve continuare a svolgere il suo fondamentale compito per la collettività». Monti, Rolfi, Alessandro Alfieri (Pd), Chiara Cremonesi (Sel) e Paola Macchi (5 Stelle) hanno ascoltato i lavoratori e i rappresentanti sindacali, garantendo la propria solidarietà e l’impegno in favore della lotta della Quiete.

Com’è noto, il giorno fissato dal Tribunale per la vendita all’asta degli immobili della clinica, finora mai andata in porto, è mercoledì 29 marzo. Mentre la procedura di sfratto della struttura sanitaria è entrata in una fase esecutiva all’inizio del 2017, anche se fino ad ora, come detto, non ha portato la società Gruppo Sant’Alessandro, proprietaria della Quiete Casa di Cura e della Quiete Centro Diagnostico, le sue attrezzature e i suoi dipendenti fuori dagli edifici che sono di proprietà del fallimento Ansafin (al quale non è stato praticamente mai pagato l’affitto).

Dal Sacro Monte a Villa Panza, piccoli ciceroni crescono

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Dal Sacro Monte a Villa Panza, piccoli ciceroni crescono

Due mezze giornate di sole primaverile intervallate da mezza giornata di pioggia autunnale. Come dire luci e ombre sulle Giornate Fai di Primavera, con un saliscendi di visitatori condizionato dalla spiccata variabilità meteorologica.

In città è stata al centro dell’attenzione la Chiesa dell’Immacolata Concezione alla Prima Cappella. Quattro secoli abbondanti di storia, di arte e di fede raccontati dagli apprendisti ciceroni del liceo classico Cairoli per quella che, pur essendo la “porta d’ingresso” alla Via Sacra, il più delle volte viene trascurata da pellegrini e turisti anche perché la trovano aperta solo per le messe domenicali. Un peccato, perché l’impianto scenografico è di notevole impatto grazie alle statue di Francesco Silva e di Marco Antonio Prestinari e agli affreschi dei fratelli Lampugnani. E anche perché l’edificio, progettato dal Bernascone su invito del cardinale Federico Borromeo, con funzione sia ecclesiastica, sia di riunione prima di avviare il cammino processionale, presenta un ottimo stato di conservazione. Insomma un piccolo gioiello poco noto anche per la sua dislocazione al di fuori della Via Sacra vera e propria. Merito del Fondo per l’ambiente italiano averlo valorizzato anche solo per un fine settimana e fatto conoscere prima di tutto ai varesini.

Grande affollamento, come detto, sabato e domenica pomeriggio, anche per la concomitante visita guidata alla Prima Cappella da parte di Archeologistics; senza scordare che in molti si sono fermati, quasi sempre tornando verso la città, alla pensilina del vecchio tram (inaugurata nel settembre 1895) che la delegazione Fai di Varese e il Centro Culturale di Velate hanno strappato al degrado.

Infine, per restare nel territorio comunale, apertura straordinaria e grande affluenza anche alla Torre di Velate e ancor più a Villa e Collezione Panza sul Colle di Biumo.

Successo scontato, vista l’attesa che ogni anno ricopre l’iniziativa del Fai e il suo notevole impatto pubblicitario. Gli istituti scolastici superiori hanno offerto un contributo sostanziale che fa bene alla crescita educativa dei loro volontari ciceroni, ma anche all’organizzazione, altrimenti impossibilitata a tenere aperti tutti i siti. La sola provincia di Varese ne ha contati per questa edizione una trentina, dei quali dieci sotto l’egida della Delegazione che fa riferimento al capoluogo: dalla Chiesa di Santa Maria Annunciata in Brunello alla Collegiata Canonica di San Vittore a Brezzo di Bedero, da Villa Della Porta Bozzolo in Casalzuigno al Monastero di Torba in Gornate Olona, gli ultimi due proprietà dello stesso Fai. Record di visitatori a Villa San Martino di Barasso, costruita su disegno dell’architetto Tommaso Buzzi tra fine anni Trenta ed inizio Quaranta come residenza estiva della famiglia milanese Necchi Campiglio: la famiglia Soldati, attuale proprietaria, ha deciso per l’occasione di riallestire con i mobili e le suppellettili originali i locali di rappresentanza e il bordo piscina nel parco. Ma un vero assalto ha fatto registrare anche il Birrificio Poretti di Induno Olona; qui è toccato al Gruppo Giovani del Fai condurre i visitatori, oltre metà dei quali provenienti da fuori provincia, in un percorso davvero unico tra archeologia industriale e arte liberty.

Nuove strisce in largo Flaiano

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Nuove strisce in largo Flaiano

Gli anni di usura, il passaggio di decine di migliaia di veicoli ogni giorno e l’azione delle intemperie avevano fatto il loro lavoro. Da tempo in largo Flaiano, principale crocevia d’ingresso alla città da sud (autostrada, viale Borri) e di uscita dal centro, la segnaletica orizzontale era praticamente scomparsa. E la pericolosità dell’incrocio aveva fatto sì che numerose proteste si sollevassero dai cittadini, subito raccolte da Prealpina con un ampio servizio sui disagi provocati dalla situazione. Lunedì 27, all’alba, si è corsi ai ripari: gli operai sono intervenuti e, nel giro di poche ore, le strisce sull’intero perimetro della piazza (sia quelle indicanti le corsie per le auto, sia gli attraversamenti pedonali) sono state ripristinate completamente. Non sarà la soluzione a tutti i mali di un incrocio tra i punti più critici della viabilità cittadina, ma sicuramente è un passo avanti.

Altro servizio sulla Prealpina di martedì 28 marzo

Varese capitale del vino

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Varese capitale del vino

La location è cambiata, ma il successo no. Anzi, l’affluenza alla quarta edizione di Wine Tasting Varese è stata ancora superiore rispetto al passato. Complice, oltre a un’offerta di decine di etichette tra vini e distillati offerti in degustazione, anche lo spazio delle Ville Ponti, sul colle di Biumo. I tre piani della storica dimora si sono infatti trasformati domenica 26 marzo nella “casa” degli appassionati di vino e degli esperti del settore.

«Siamo assolutamente soddisfatti -ha commentato l’organizzatore Luca Savastano-, il cambio di location si è confermato decisivo per aumentare ulteriormente l’affluenza di pubblico».

In passato infatti l’appuntamento era allestito negli spazi del Palace Hotel, elegante ma meno capiente in termini di spazi e posti auto a disposizione, per un evento in crescita esponenziale.

Quest’anno la manifestazione dedicata agli amanti del vino ha visto anche aree dedicate allo champagne, al Franciacorta e al territorio locale, oltre a un’apposita sezione per i distillati. «L’obiettivo -conclude Savastano- è rendere questo evento sempre più un punto di riferimento nel panorama europeo». La giornata ha visto appuntamenti particolari, come lo showcooking del pomeriggio con l’intrattenimento del comico Bruce Ketta e gli abbinamenti di vino proposti dal sommelier Massimiliano Pigna.

Strada chiusa fino al weekend

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Strada chiusa fino al weekend

Hanno lavorato alla riduzione del masso pericolante fino alle 19 di domenica 26, approfittando della luce in più assicurata dall’ora legale, i rocciatori impegnati nella bonifica del versante franato sabato 18 sulla statale 34 del lago Maggiore al confine tra Cannobio e Cannero, uno smottamento in cui ha perso la vita un motociclista svizzero. Sabato scorso i rocciatori avevano iniziato a tracciare sulla parete i punti dove andranno fissate le catene alle quali agganciare la rete protettiva che, se tutto va come previsto, dovrebbero iniziare a posare mercoledì 29. Solo dopo, a rete assicurata alla parete, i tecnici potranno valutare se sia possibile riaprire la statale a senso unico alternato. Non potrà essere, secondo le previsioni più aggiornate, prima di sabato 1, più probabilmente domenica 2 aprile.

L’Anas, intanto, ha accolto la richiesta del sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella, di non rimandare il collaudo dei ponti collocati tra la Gardanina e Carmine. Verranno effettuati, come programmato, da domani a venerdì 31.

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