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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Ehi Busto, cà ci sta a’ musica»

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La madrina Catrinel Marlon, Giorgio Verdelli, Tullio De Piscopo e Alessandro Munari

«Cà ci sta a’ musica. Ascoltate la poesia di questo film e, se vi sentite di applaudire, lasciatevi pure andare».

Tullio De Piscopo invita i bustesi ad amare Il tempo resterà, film che Giorgio Verdelli dedica a Pino Daniele e alla superband formata con lui, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, James Senese e Tony Esposito.

«Torniamo sul pullman, un po’ tristi e silenziosi, cercando qualcosa che non troviamo più. C’è una persona che manca, siamo solo cinque. Ce ne rendiamo conto quando arriviamo in piazza Plebiscito», ricorda il grande batterista nell’atrio del cinema Lux, prima della proiezione. Il film, infatti, fa memoria del concerto del 19 settembre 1981: 220mila persone nel cuore di Napoli, il giorno di San Gennaro, per l’ultima tappa del tour Vai mò.

«Fu il più grande concerto gratuito mai fatto in Italia - rivela il regista - La Rai voleva riprenderlo ma la calca della folla spezzò i cavi. La città era paralizzata. Io stavo lì tra il pubblico».

«Di Pino mi manca il dialogo, o’ parlà - racconta De Piscopo - Tra me e lui c’era magia. Quando suonavamo insieme potevamo continuare per ore. Non ci interessava fare soldi, l’importante era suonare. Lui non era scontroso ma simpaticissimo. Negli ultimi anni sembrava volesse ritrovare le sue origini, parlava molto in dialetto. La sua forza era che diventava il chitarrista della band e dava spazio a tutti, questo è il jazz».

Verdelli trasmette lo stupore di vedere una band con sei solisti: «I pezzi erano di 3-4 minuti, li facevano durare anche 14, improvvisando. Tutti amavano Gilda Mignonette, la cantante partenopea che viveva in America e che morì sul bastimento che la riportava a Napoli».

Sul palco del Lux con Alessandro Munari, presidente del Baff, le battute continuano salutando tra il pubblico il regista Paolo Beldì («con Tullio agli esordi di Telealtomilanese») e Salvatore Di Pasquale. Dopo gli abbracci con Gigi Marrese e il sindaco Emanuele Antonelli. «In 270 sale per soli tre giorni, il film è arrivato secondo come incassi, dietro la Disney - informa Verdelli - Il 29 e 30 maggio saremo a Bruxelles al Parlamento Europeo e all’Istituto italiano di cultura, con la Regione Campania: la musica non ha confini. Nel film, nato con i figli di Pino che hanno aperto il suo archivio straordinario, c’è cuore, un pezzo della loro vita. Il Baff è il primo festival che ci ospita: è curioso che accada qui, Pino si divertirebbe moltissimo». «A Busto si fanno maglie straordinarie ed è la città del jazz - tuona De Piscopo - Pino era intelligentissimo, lasciava spazio a tutti, era l’unico che sapesse valorizzarci, forse anche più di quello che valevamo. Studiava tecniche diverse, fino ai madrigali di Gesualdo da Venosa, per cogliere polifonia e armonizzazione delle voci. Sperimentava. Quando uscì il cd coi madrigali, si pensò che fosse uscito pazzo, tutti oggi li cercano. Astor Piazzolla ma chi lo conosceva se non moriva? Quindi accattatevi i cd mò che sono vivo». Vai mò, Busto! Cà ci sta a’ musica.

 


Pendolari ancora alla carica

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Pendolari ancora alla carica

«Regione Lombardia mi ha assicurato la sua forte volontà di aumentare le fermate dei treni nelle ore di punta e di maggior afflusso di pendolari al mattino ed alla sera alla stazione di Lonate Pozzolo e Ferno, sulla falsariga della petizione popolare firmata dai pendolari». Lo ha detto giovedì sera in comune il sindaco Danilo Rivolta – presente con l’assessore Antonio Patera (lavori pubblici) – al gruppo spontaneo di pendolari rappresentato da Angelo Piccolo e da Gabriella Catania, ricevuti in comune dopo le 253 firme raccolte in una settimana per chiedere il potenziamento e l’incremento delle fermate dei treni verso Milano e Malpensa nelle ore di punta.

D’altronde il 14 marzo, quando il gruppo di pendolari ha incontrato su questa tematica in comune il primo cittadino di Ferno Mauro Cerutti, il suo collega Danilo Rivolta era proprio in Regione a pressare l’assessore regionale Alessandro Sorte (infrastrutture) sull’incremento dei collegamenti. Ha ribadito il portavoce Angelo Piccolo: «Noi continuiamo a non chiedere la luna. ma soltanto tre treni in più‘ – uno ogni mezz’ora e non più uno ogni ora – dalle 7 alle 9 in direzione Milano e tre treni in più - uno ogni mezz’ora e non più uno ogni ora - dalle 16.55 alle 18.55 in direzione di Malpensa». Dunque il pressing concentrico a cui stanno lavorando le amministrazioni – sul tema è stato coinvolto anche il sindaco di Samarate Leonardo Tarantino, che ha assicurato il massimo sostegno alla battaglia dei pendolari - pare dare i buoni frutti e l’auspicio è un cambio di passo verso l’estate.
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 25 marzo

Tassa sui tavolini, brindisi di pace

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Tassa sui tavolini, brindisi di pace

La firma sotto l’accordo ancora non c’è. I rappresentanti dei commercianti si sono presi quarantott’ore per riflettere, per leggere e “studiare” il protocollo d’intesa proposto dal sindaco Davide Galimberti. Un colpo di teatro, il suo: nel giorno in cui tutti profilavano un braccio di ferro e una discussione sugli incrementi della tassa sui tavolini, il primo cittadino e l’assessore Ivana perusin hanno spiazzato tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria. E hanno proposto di cancellare l’aumento della tassa sui tavoli. A patto che negozianti, gestori di locali pubblici e ambulanti si impegnino a rendere più bella, pulita e ordinata la città. E pure a vigilare sui giovani della movida, per ridurre il consumo di alcol e sensibilizzarli al rispetto delle regole. Punto per punto, l’articolata proposta è contenuta nel “protocollo d’intesa per la valorizzazione del commercio e degli esercizi pubblici, il decoro urbano e la vivibilità”, strumento di riflessione del fine settimana per chi rischia di pagare parecchio di più con il cospicuo ritocco in alto del Cosap, il Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche. Otto pagine che saranno studiate parola per parola e riporteranno a Palazzo Estense i commercianti lunedì pomeriggio. La firma sembra “inevitabile” a sentire i primi commenti positivi. Antonella Zambelli, fiduciaria Fipe-Ascom: «La proposta rapprenneta un cambiamento davvero storico nei rapporti con il Comune». E Rosita De Fino, direttore territoriale Confesercenti regionale: «Una sorpresa, si aprono nuovi margini di lavoro insieme all’amministrazione». Lo strumento scelto da Palazzo Estense si chiama baratto amministrativo, «una condivisione delle resposnabilità tra amministrazione, commercianti, ambulanti e cittadini per valorizzare il centro e le zone dove sono presenti attività commerciali», dice Galimberti- «Una proposta che non può non essere condivisa». A lunedì la risposta definitiva.

Sporcizia e guai sfilano in 336

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Sporcizia e guai sfilano in 336

Gli appelli, fino a questo momento, sono serviti a nulla. La realtà, percorrendo la superstrada 336 dall’aeroporto fino a Busto Arsizio (laddove si collega all’autostrada), resta quella di una manutenzione e di una pulizia dell’arteria che sono un mezzo disastro. E se su quell’asfalto ogni giorno passano migliaia di persone, moltissime provenienti da ogni parte del mondo, costoro sono costrette a verificare fin dall’impatto il modo in cui spesso vanno le cose in Italia.

Fatto sta che sono molti coloro che segnalano un degrado che si fa sempre più forte. Ogni tratto, ogni spiazzo, ogni svincolo è diventato un punto propizio per favorire gli scarichi abusivi da parte degli incivili. Infatti il percorso è una sfilata di sacchetti della pattumiera, bottiglie di alcolici, ingombranti. Ci sono in alcuni tratti dei materassi, un frigorifero, un paio di passeggini, più un’altra serie di materiali i cui proprietari hanno deciso che sia quello il luogo in cui posizionarli. E se nessuno li leva dalla visuale, è consueto che tanti altri - con grandi o piccole violazioni - contribuiscano a costituire uno scenario poco nobile.

A dire il vero un annetto fa era stato il prefetto Giorgio Zanzi a far sentire la propria voce, verificando lui stesso il problema che la 336 stava vivendo. E qualche giorno dopo venne data una sostanziale ripulita, che essendo però sporadica e senza grosso seguito, durò pochissimo.

Tant’è che oggi basta fare un viaggio per accompagnare o recuperare un amico all’aeroporto per ritrovare i guai del passato, anzi ancor più evidenti di prima. La speranza, a questo punto, è che arrivi un’altra strigliata che stavolta riesca a dare una risposta continuativa e quindi efficace agli appelli che a ripetizione si stanno levando dal territorio.

Fatto sta che in superstrada non è questa l’unica criticità. In mezzo alla spazzatura, infatti, sbucano cartelli stradali (magari per lavori provvisori svolti in passato) che sono crollati sotto i colpi del vento e nessuno ha più recuperato. Oppure che dovrebbero ancora avere una funzione ma sono diventati invisibili. Allo stesso modo non mancano problematiche sui guard rail, lasciati andare alla malora.

Altra nota dolente riguarda l’illuminazione dell’arteria stradale che conduce allo scalo. Spesso si verificano guasti, anche concentrati in un’unica area, che lasciano al buio chi percorre la 336. È accaduto più volte, di recente, all’altezza di Cardano al Campo, dove c’è il curvone e dove quindi la visibilità dovrebbe essere maggiore, nonché all’altezza degli imbocchi che da sempre evidenziano tutta la loro pericolosità a causa dell’assenza delle corsie di immissione.

Oltretutto, si sa, non è che questa percorrenza sia immune dagli incidenti. Ne è successo uno anche ieri, con cinque macchine coinvolte e due feriti per fortuna lievi. Quindici giorni fa si è verificato un incidente mortale, certo causato da un malore, ma con i resti del mezzo schiantato che ancora fanno in parte capolino in quel tragico punto. Insomma, anche se la colpa di una collisione non è sempre della superstrada, è però vero che si dovrebbero mettere i fruitori nelle condizioni più sicure possibili. Oltre che decorose.

Mercato nel segno del made in Italy

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Mercato nel segno del made in Italy

Quando si presentò per la prima volta al mercato di piazzale Kennedy, riparava la sua merce con un ombrellone da spiaggia. Qualche collega l’ha accolta prendendola simpaticamente in giro: «Uè, mica sei più sul lungomare di Senigallia». Carmina Borza viene da Loreto ma cambia poco: la crisi nelle Marche ha picchiato come in nessun altro posto e così, senza più un lavoro, si è deciso il trasferimento a Legnano, col sogno di aprire una sartoria, «ma le banche non mi facevano credito e allora sono diventata ambulante e ho utilizzato il mio banco come se fosse una banca». Giorno dopo giorno Carmina ha venduto i propri prodotti e ha risparmiato come una formichina. E oggi, mentre alcune banche che le hanno chiuso la porta in faccia sono sull’orlo del fallimento, lei aprirà la sospirata sartoria coi soldi guadagnati nei mercati del Varesotto.

Quella di Carmina è solo una delle tante storie che si trovano su piazzale Kennedy dove, spesso, il sacrificio vuol dire successo: «Per venire a Varese da Varallo Pombia – racconta Marilena Furlanetto - parto alle 5.30 del mattino e torno a casa dopo le 19.30. Eppure sono contenta: il mio desiderio è sempre stato quello di aprire un negozio ma, visti i costi e gli adempimenti da compiere, ho preferito dedicarmi ai mercati. Vendo la maglieria prodotta dall’azienda di famiglia e devo dire che i clienti, piuttosto che i prodotti poco costosi ma di bassa qualità, stanno ricominciando a preferire il made in Italy e le cose belle».

A proposito di made in Italy, dopo che fra i banchi gli italiani stavano sparendo come gli indiani dopo l’arrivo dell’uomo bianco in America, ora c’è un timido ritorno. Lunedì scorso, per esempio, si è vissuto un evento più unico che raro: la prima volta di una “spuntista” italiana. «Ero direttrice di una scuola – dice Francesca Baldissara, 29 anni da Castellanza – ma il mio sogno è sempre stato questo. E così mi sono licenziata, ed eccomi qua. In molti credono che sia impazzita, ma io sono felice, all’aria aperta, a contatto con la gente e vendendo i miei bellissimi prodotti. Io ci credo molto e credo nella qualità di quello che propongo». Se gli italiani stanno tornando, a sparire sono i cinesi. Perché? Uno dei pochi rimasti sintetizza il motivo così: «Ormai alcuni sono gialli fuori, ma bianchi dentro». Tradotto: molti di loro non vogliono più fare la vita dura dell’ambulante. Vero? Falso? Di certo l’Estremo Oriente è un po’ sparito dalla geografia di piazzale Kennedy. Tuttavia la loro tendenza ad abbassare i prezzi ha lasciato qualche strascico: «Il lavoro è poco – commenta il marocchino Younes Hamdaoui – e anche quando si vende, il margine è molto basso. Purtroppo, rispetto a qualche anno fa, abbiamo dovuto ritoccare i prezzi al ribasso, la qualità è scesa ed è un problema un po’ per tutti». C’è infatti chi ha deciso di chiudere quest’esperienza di lavoro e di vita: «Dopo vent’anni – dichiarano Nicoletta e Franco Minniti da Gallarate – ci siamo stufati. Ormai talvolta si vende alla pari e non conviene più. Inoltre non sopportiamo più il sistema delle spunte con cui, qualcuno che non ha pagato il plateatico ed è stato espulso dal mercato, vi rientra dalla finestra, con un’altra licenza. A chi non paga non dovrebbe essere più permesso di operare, per lo meno nel mercato in cui è risultato abusivo per anni».

Uomo scomparso, ricerche a tappeto

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Uomo scomparso, ricerche a tappeto

I vigili del fuoco sono alla ricerca, oggi, 25 marzo, di una persona scomparsa da Somma Lombardo, in piazza Carlo Ermes. Si tratta di un uomo che risulta irreperibile da alcuni giorni; sul posto stanno operando gli specialisti del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale), la squadra di terra del locale distaccamento dei vigili del fuoco, gli operatori Tas (Topografia applicata al soccorso), il reparto volo di Malpensa con l’elicottero “Deago 72” e i sommozzatori di Milano. Grande mobilitazione dunque coordinata dal’Unità di crisi locale. Le ricerche si stanno concentrando nei boschi circostanti e sui corsi d’acqua nelle vicinanze. L’intervento, a terra, vede coinvolti quindici vigili del fuoco con sei automezzi.

Appartamento in fiamme. L’allarme dai vicini

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Appartamento in fiamme. L’allarme dai vicini

I vigili del fuoco del distaccamento di Busto e Gallarate sono intervenuti oggi, 25 marzo, a Golasecca, in via Matte, per domare un incendio in appartamento. Le fiamme sono state domate in un paio d’ore. Sulle cause sono ancora in corso accertamenti; l’incendio ha coinvolto un alloggio al piano primo di uno stabile. Al momento del rogo non c’erano persone all’interno dell’appartamento. L’allarme è stato lanciato dai vicini. I vigili del fuoco sono intervenuti con un’autopompa e un’autobotte.

Lavori in via Gasparotto, traffico a mezzo servizio

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Lavori in via Gasparotto, traffico a mezzo servizio

Prenderanno il via martedì 28 marzo i lavori in via Gasparotto per il consolidamento del muro dell’autostrada. Il cantiere è coordinato da Anas. E si annunciano disagi al traffico: la circolazione avverrà infatti a senso unico alternato. Il Comune di Varese consiglia quindi a chi percorre abitualmente quell’arteria di scegliere percorsi alternativi, in particolare nelle ore di maggior traffico (dalle 7 alle 10 del mattino e dalle 17 alle 20 di sera). Palazzo Estense sta informando la cittadinanza anche attraverso messaggi sui pannelli. Il cantiere sarà posizionato in via Gasparotto nel tratto compreso fra il raccordo dell’autostrada e la rotonda di Gazzada. Il territorio comunale interessato è dunque di Gazzada ma l’intervento potrebbe avere ripercussioni anche sul traffico in entrata e in uscita da Varese. Anas ha comunicato che i lavori dovrebbero durare circa 30 giorni. Agli automobilisti che entrano a Varese percorrendo via Gasparotto viene suggerito, in alternativa, di scendere verso Capolago e risalire dalla Schiranna, o attraversare la zona industriale di Gazzada. Per chi invece esce da Varese, il consiglia è di imboccare l’autostrada da largo Flaiano o da Buguggiate.


Fiori contro la follia dell’Isis

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Fiori contro la follia dell’Isis

Camion e auto lanciati tra la folla, a falciarla e ucciderla in nome dell’Isis o della semplice follia dei singoli. Paura e morte. Ancora una volta è stata colpita l’Europa e il cuore della democrazia, quella Londra con il parlamento più antico. Ancora una volta l’eco degli attentati semina paura e preoccupazione anche alle nostre latitudini. Chi deve garantire la sicurezza si consulta, fa riunioni, dà disposizioni. E così il prefetto di Varese ricorda alcune indicazioni già date in occasione degli attentati di Berlino. Strategie rivolte agli amministratori locali, a architetti, ingegneri e urbanisti. Consigli su come ridisegnare le città forniti mesi fa e ribaditi in occasione delle riunioni sulla sicurezza ai sindaci del Varesotto. Disposizioni che hanno l’obiettivo di rendere più sicure le città anche con il decoro urbano. «Si tratta di consigli rivolti in particolare ai comuni maggiori e laddove vi sono grandi aree di assembramento di persone all’aperto - spiega il prefetto -. Vogliamo ridurre la possibilità di facilitare attentati, contraendo la possibilità di passaggio di mezzi incontrollati in mezzo alla folla». Tradotto, significa rimpicciolire gli accessi a strade pedonali o a piazze e giardini o ad aree, per esempio, dove si possono svolgere concerti all’aperto piuttosto che mercati di vaste dimensioni. Per farlo, è necessario mettere elementi di arredo urbano che evitino la formazione di “piazze d’armi”, che creino giochi di costruzioni, fioriere e manufatti, ovviamente di una certa dimensione e consistenza, che impediscano l‘incontrollabile corsa di qualche auto impazzita in mezzo alla folla. Scenario terribile solo a pensarlo. Eppure altrove è accaduto (leggi Nizza, come esordio). E allora, che si ponga attenzione anche nelle nostre città. «Attraverso l’arredo urbano e a opere di edilizia di riqualificazione, abbiamo chiesto di porre attenzione anche all’elemento di prevenzione che questi interventi possono svolgere sul fronte degli attacchi terroristici», spiega il prefetto.

All’inizio della settimana verrà fatto il punto sul dopo-Londra in una riunione tecnica che si svolgerà a Villa Recalcati tra tutte le forze di polizia. «Da Berlino sono state date indicazioni precise e sono stati attuati controlli ancora più capillari - dice Zanzi -. Un piano articolato del quale faremo il punto nel prossimo coordinamento». Riflessione e confronto su quanto attuato e su come precedere «alla luce dei nuovi tragici episodi». «Laddove c’è folla e laddove si paventa una minaccia - prosegue il prefetto - bisogna sbarrare il passaggio». Con auto delle forze di polizia, con elementi di arredo urbano. Con ostacoli, come grandi fioriere, che possano impedire o limitare l’azione di chi vorrebbe lanciarsi tra la folla a tutta velocità. Un fiore non contro i carri armati ma contro la follia del terrorismo.

Sgomberata la casa dei rom

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Sgomberata la casa dei rom

Otto persone in tutto, sei uomini e due ragazzi non ancora maggiorenni. Tutti volti noti, perché tempo fa erano già stati censiti tra le baracche che in qualche modo erano state tirate in piedi nei boschi tra Villa Cortese e il quartiere San Paolo di Legnano. Quando le temperature avevano cominciato a farsi più miti e la polizia locale aveva ricominciato a farsi insistente moltiplicando le “azioni dissuasive”, una parte della comunità rom aveva deciso di attraversare la Provinciale e di mettersi un po’ più comoda in un vecchio cortile a ridosso della ferrovia.

In via Nazario Sauro gli stranieri erano arrivati qualche giorno fa: il vecchio cortile è abbandonato da quattro anni, quando i proprietari si sono accorti di quello che stava succedendo si sono subito rivolti alla polizia locale. Che nel giro di poche ore giovedì sera aveva eseguito una prima ispezione e programmato lo sgombero che poi è stato condotto venerdì 24. Non all’alba, nessuna intenzione di vessare i rom. Ma comunque abbastanza presto da permettere poi alle squadre dei muratori di intervenire subito per chiudere porte e finestre e scoraggiare così una nuova occupazione. In verità in via Sauro non abitavano solo in otto. Il giorno prima, quando gli agenti del comando di San Giorgio su Legnano si erano presentati per annunciare lo sgombero, di persone ce n’erano almeno una dozzina, tra le quali tre minori e una donna incinta. In serata poi era stato tutto un via vai di auto, e quando ieri gli agenti si sono presentati in forze con i funzionari dei Servizi sociali erano rimasti solo gli uomini. E i ragazzi che avendo già superato i 14 anni sono comunque decisamente in grado di badare a loro stessi. Per eseguire lo sgombero sono intervenuti agenti dai comandi di San Giorgio, Legnano, Canegrate e San Vittore Olona.

Segregata e picchiata dall’ex fidanzato

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Segregata e picchiata dall’ex fidanzato

Un cittadino di origini sudamericane, M.R., di 27 anni, è stato arrestato dalla Squadra mobile della questura di Varese con le accuse di sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, lesioni e ricettazione. Il fatto risale alla mattinata del 23 marzo; il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese ha convalidato oggi, 25 marzo, l’arresto. Ecco la ricostruzione della vicenda: intorno alle ore nove è giunta alla Polizia la telefonata di una ragazza in forte stato di agitazione che chiedeva aiuto, dichiarando di essere stata sequestrata in un appartamento da un ragazzo non meglio specificato che la stava anche aggredendo. La giovane, data la tensione, non riusciva ad indicare l’esatta ubicazione del luogo in cui era rinchiusa ma una pattuglia della Sezione antidroga della Squadra mobile, in servizio di pattugliamento della città, nonostante le scarse indicazioni, è riuscita ad individuare il palazzo perché già lo conosceva per precedenti attività di indagine. Gli agenti, dopo aver suonato al citofono corrispondente all’appartamento in cui si ipotizzava che si trovasse la ragazza, indicato anche dai vicini come luogo di provenienza di urla, hanno quindi notato un giovane che, affacciatosi al balcone, mostrava un atteggiamento pacato e sorpreso, comportamento che è stato interpretato dagli agenti come un tentativo di evitare accertamenti.

I poliziotti hanno dunque scavalcato il cancello esterno e, raggiunta la porta d’ingresso, sono riusciti a farsi aprire. E si sono così trovati davanti ad una scena che ha confermato i sospetti: sul pavimento e sulle pareti della casa c’erano infatti numerosi schizzi di sangue. E c’era anche la ragazza, H.M., di 19 anni 19, che presentava vistose escoriazioni alle braccia ed al viso. La giovane, in lacrime, ha chiesto aiuto, dicendo di essere stata rinchiusa e picchiata. Il cittadino sudamericano a quel punto ha reagito dando in escandescenza e cercando di raggiungere il lavandino dell’angolo cottura dove era custodito un grosso coltello da cucina. Il giovane è stato immobilizzato e portato in Questura. La ragazza, nel frattempo, ha ricostruito la vicenda, raccontando di essersi recata quella mattina a casa del giovane, conosciuto circa due mesi prima, col quale aveva una relazione che tuttavia stava cercando di interrompere perché aveva scoperto dell’esistenza di un’altra donna nella vita del giovane.

L’intenzione era quindi quella di chiudere il rapporto.

Il giovane però, stando alla versione della ragazza, aveva chiuso la porta di casa, nascosto le chiavi e passato all’aggressione, minacciando la vittima con un coltello e colpendola con violenza al volto. La perquisizione nell’appartamento ha permesso di scovare una sostanza in polvere bianca, per la quale sono in corso accertamenti al fine di verificare se si tratti di sostanza stupefacente; è stata inoltre rinvenuta una carta d’identità che risultata rubata.

La giovane è stata trasportata in ospedale per essere sottoposta ad intervento chirurgico (frattura al setto nasale). Il 27enne si trova ora agli arresti domiciliari. La Polizia raccomanda a tutte le donne di non sottovalutare anche i segnali più deboli di violenza nei loro confronti, e di rivolgersi immediatamente agli uffici della Questura.

Il sabato (dolce) di Miele

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La prima delle due giornate del Rally dei Laghi ha riscosso grande successo di pubblico: oltre ottomila spettatori al via della prova show a Caravate, la prima speciale disputata nel primo pomeriggio di sabato 25. E bagno di folla anche ai Giardini Estensi dove i bolidi sono rientrati nel tardo pomeriggio, in ordine di piazzamento. In testa alla classifica provvisoria l’equipaggio composto da Simone Miele, primo pilota, e Roberto Mometti, su Citroen DS3. «Siamo partiti bene - commenta Miele durante le verifiche al termine delle due prove -. Non mi aspettavo di essere in testa. Ma i conti si fanno alla fine, domani cercheremo di confermare il primato. C’è anche l’incognita del meteo, danno pioggia in mattinata». Secondi, con un distacco minimo, Andrea Crugnola e il navigatore Fulvio “Fulvione” Solari su Ford Fiesta. «Siamo fiduciosi per domani» spiega Crugnola. Solari: «È la nostra prima volta insieme, siamo andati bene e domani andremo subito all’attacco». Terzi il pilota Giuseppe Freguglia e il navigatore Lisa Bollito su Ford Fiesta: «I primi due sono molto forti, ci giochiamo tutto domani». Tiene banco anche la questione gomme. «Siamo partiti - aggiunge Freguglia - con quelle da asciutto ma domani vedremo, dipenderà dal meteo». Lisa Bollito ci crede: «Proveremo a vincere, vogliamo vincere. Giuseppe ha già trionfato diverse volte e non a caso è ribattezzato il re del Rally dei Laghi. E non ha alcuna intenzione di abdicare». I bolidi hanno sfilato tra i parterre dei Giardini Estensi. Su Citroen Ds3, un equipaggio della Valtellina composto da un giovane delle corse, Attilio Martinelli, al suo secondo anno nei rally, e dal navigatore Tiziana Desole, più esperta (è nel “settore” dal 2006). «Siamo soddisfatti, qui ci sono grandi protagonisti e per noi è importante imparare e migliorare di continuo». Grande pubblico anche ai Giardini Estensi. E una fila di auto, Abarth, in esposizione. L’iniziativa è del Club Abarth Varese, nell’occasione insieme al gemellato gruppo Abarth della Svizzera, in trasferta per seguire appunto il Rally dei Laghi, giudicato «molto spettacolare e prestigioso». «L’evento per auto più importante sul nostro territorio» sottolinea il presidente del club di Varese, Simone Donati. Domenica 26 le prove decisive per il verdetto.

 Classifica assoluta al termine della prima tappa. I concorrenti transiterranno oggi in questa successione.

1.Miele-Mometti (Citroen Ds3 Wrc n.2) in 11'41"9; 2.Crugnola-Solari (Ford Fiesta Wrc n.3) a 1"8; 3.Freguglia-Bollito (Fiesta Wrc n.4) a 7"8; 4.Di Palma-"Cobra" (Fiesta R5 n.7) a 16"2; 5.Porro-Orian (Fiesta Wrc n.1) a 20"2; 6.Pensotti-Falzone (Skoda Fabia R5 n.6) a 26"7; 7.Pinzano-Passone (Fabia R5 n.9) a 33"7; 8.Puricelli-Pozzi (Ds 3 Wrc n.5) a 34"3; 9.Roncoroni-Brusadelli (Fiesta R5 n.8) a 46"2; 10.Messori-Ungaro (Peugeot 207 Super 2000 n.12) a 1'02"9; 11.Maran-Maran (Fiat Punto Abarth Super 1600 n.19) a 1'06"9; 12.Marchetti-Turatti (Renault Clio R3 n.25) a 1'09"0; 13.Bosetti-Buzzi (Clio R3 n.24) a 1'10"8; 14.Meli-Zumella (Clio Super1600 n.21) a 1'13"0; 15.Daldini-Rocca (Clio R3T n.32) a 1'24"2; 16.Pederzani M-Battaglia (Clio R3 n.27) a 1'27"9; 17. Bizzozero-Marchetti (Clio Super 1600 n.18) a 1'28"3; 18.Guzzi-Buffon (Clio R3 n.26) a 1'33"6; 19.Potente-Sassi (Fiesta R5 n.10) a 1'37"8; 20.Furci-Rizzo (Clio S1600 n.23) a 1'38"3. 21.Uslenghi-Lupo (Clio R3 n.29) a 1'40"1; 22.Contini-Boscarini (Clio R3 n.30) a 1'41"6; 23.Calabrini-Sega (Fiat 124 Abarth n.14) a 1'43"2; 24.Rodili-Civelli (Clio A7 n.50) a 1'43"5; 25.Tondina-Cecchetto (Clio N3 n.56) a 1'49"0; 26.Muzio-Rinaldi (Mitsubishi Lancer EvoX n.15) a 1'51"7; 27.Mariani-Caruso (Clio N3 n.70) a 1'53"1; 28.Straffi-Cavaciocchi (Peugeot 208 R2 n.41) a 1'54"5; 29.Martinelli-Desole (Ds3 R3T n.111) a 1'54"8; 30.Pirelli-Lovisa (Clio R3 n.28) a 1'54"9; 31.Mancin-Barison (Saxo K10 n.75) a 1'56"1; 32.Servidio-Olivo (Clio N3 n.71) a 1'57"5; 33.Saredi-Gentile (Clio N3 n.55) a 2'00"5; 34.Zanini-"Leon"(C2 R2 n.43) a 2'04"3; 35.Longhi-Mascioni (Clio S1600 n.22) a 2'10"0. seguono altri 45 concorrenti.

Altri servizi sulla Prealpina di domenica 26 marzo

La faccia giusta di Busto, Novara ko

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UYBA, bella prova d'orgoglio contro Novara: le farfalle vincono 3-1 a, nonostante il succeso, non evitano il turno preliminare dei playoff. Pur senza Valentina Diouf, ferma precauzionalmente per un fastidio al ginocchio, la Unet Yamamay si regala una bella vittoria contro la Igor Gorgonzola Novara nell'ultimo incontro di regular season. 3-1 il risultato della partita, che porta le farfalle al settimo posto in classifica: in virtù degli altri risultati la squadra di Mencarelli incontrerà nel preliminare di play-off la Saugella Monza, decima. Andata giovedì 30 in terra brianzola, ritorno lunedì 3 aprile al Palayamamay. Buona davvero la prova delle bustocche che, con Vasilantonaki in campo dal primo minuto, hanno approcciato bene il match e hanno vinto senza affanni il primo set. Per il resto la partita è stata equilibrata, con Fenoglio che ha provato diverse alternative al sestetto iniziale (dentro Cambi, Pietersen), riuscendo a pareggiare i conti. Nel terzo e quarto set la vittoria della UYBA è stata fortemente voluta dalle  biancorosse, capaci di un muro difesa solido che ha spesso portato a vincere scambi lunghi ed emozionanti. Martinez (22 punti con il 48%) è stata premiata come MVP, ma ottime sono state anche le prove di Fiorin (14) e Berti, abilissima a muro (6 vincenti per la numero 15). 

 "Siamo una squadra folle, ma questa vittoria ci serve per l'umore - ha detto Federica Stufi - . Ci siamo complicate la vita in questa stagione, non ci piace la strada in discesa evidentemente. Questa sera è stata una gara tosta, abbiamo espresso un gioco di squadra e questa per me è la cosa fondamentale". "Buonissima partita, con voglia di riscattare i risultati dei precedenti stagionali con Novara e la partita di domenica scorsa a Monza. Abbiamo giocato con ordine, per cui sono soddisfatto", le ha fatto eco Marco Mencarelli.

Unet Yamamay Busto Arsizio - Igor Gorgonzola Novara 3-1 (25-17, 19-25, 25-20, 25-21)

UYBA: Stufi 7, Signorile 2, Cialfi ne, Spirito (L), Fiorin 13, Witkowska ne, Martinez 22, Vasilantonaki 10, Diouf ne, Moneta, Berti 13, Negretti, Pisani ne. All. Mencarelli, 2° Musso. Battuta: errori 8, punti 4. Muri 7 (Berti 5).

IGOR: Alberti 8, Cambi 3, Plak 15, Donà 1, Pietersen 3, Bonifacio 12, Chirichella, Sansonna (L), Piccinini 5, Dijkema, Zannoni 1, Barcellini ne, Barun 12. Battuta: errori 7, punti 2. Muri 5. All. Fenoglio, 2° Micoli.

Arbitri: Saltalippi - Bellini

Spettatori: 3881

Incasso: 20829 euro.

Altri servizi sulla Prealpina di domenica 26 marzo

Guerra dello spaccio: un morto

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Guerra dello spaccio: un morto

Un morto e un ferito: è questo il bilancio della notte di guerra nel mondo dello spaccio lungo la linea ferroviaria Saronno-Seregno. Il morto, un nordafricano di 23 anni, era volto già conosciuto alle forze dell’ordine. Il ferito con un colpo di pistola alla spalla e uno alla gamba è un italiano di 29 residente a Paderno Dugnano.

Tutto è iniziato alle 22.45, di venerdì , quando chi abita nella zona della stazione Ceriano Groane ha sentito esplodere alcuni colpi di arma da fuoco. Forze dell’ordine e soccorritori sono arrivati sul posto e hanno trovato l’italiano ferito, subito trasportato al Niguarda di Milano dove è stato immediatamente operato: non è in pericolo di vita. Questa mattina poi, intorno alle 9, i passeggeri di un treno diretto a Seregno hanno visto sul limitare del bosco un corpo steso a terra: era quello senza vita del nordafricano. Il suo volto era ricoperto di sangue: il medico legale ha riscontrato due ferite da proiettile, una alla testa e l’altra all’addome. Indagano i carabinieri di Desio.

Altro servizio sulla Prealpina di domenica 26 marzo

Luna park, taglio del nastro. Sotto il sole

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Luna park, taglio del nastro. Sotto il sole

Debutto col sole oggi, 25 marzo, per il luna park della Schiranna. E subito grande affluenza. L’inaugurazione nel pomeriggio con l’assessore comunale alle Attività produttive, Ivana Perusin, che - novità di quest’anno - ha eseguito il taglio del nastro insieme ai giostrai. «Il luna park è una delle grandi tradizioni di questa città» ha commentato l’assessore. La fiera di primavera è prevista fino all’inizio di maggio. Tra le attrazioni, l’esordio di Explorer, con navicelle che ruotano a 360 gradi. Buona la prima. Per il mese di divertimenti è decisivo il meteo. Anche per smentire il luogo comune che vorrebbe l’arrivo delle grandi piogge in concomitanza con il luna park.


Rally bagnato...

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Rally bagnato...

La primavera è iniziata e, come tale, non poteva risparmiarci i classici alti e bassi. Dopo giornate di sole e temperature decisamente sopra la media, il weekend 24-26 marzo è stato bagnato, anche se non freddo. La giornata di domenica, però, potrebbe riservare sorprese positive, con lo stop alle precipitazioni e situazione in miglioramento (vedi il sito ufficiale del Centro geofisico prealpino). Domenica, indipendentemente dal meteo, contrassegnata da numerosi eventi da non perdere, a cominciare dalla grande kermesse del Rally dei Laghi, che vivrà il suo clou proprio oggi e che richiamerà migliaia di appassionati. Ecco il programma dettagliato degli appuntamenti.

VARESE

ADAM EVALD Scrive musica pop con un tocco di classica idiosincratica. Le sue melodie sono cristalline così come i suoi testi e in concerto è accompagnato da una fedele maga delle corde, una tagliente violinista che coinvolge il pubblico con la sua sola presenza. Alle ore 21.30 al Twiggy, ingresso libero.

ALLA I CAPPELLA Visita guidata alla Prima Cappella del Sacro Monte, quella dell’Annunciazione. Ritrovo alle 11, 14.30 e 17 al Centro espositivo monsignor Macchi in via Conventino, biglietti 5 euro. Prenotazione obbligatoria a info@sacromontedivarese.it.

Una passeggiata culturale organizzata alla Cripta del Sacro Monte di Varese, ai musei Pogliaghi e Baroffio con gli Amici del Campo dei Fiori che aprono la stagione delle escursioni in un modo insolito rispetto alle camminate all’aria aperta nei percorsi del territorio. Il primo appuntamento è appunto domenica 26 marzo (ritrovo alle 14.45 al parcheggio del Sacro Monte) alla scoperta dei segreti svelati da Santa Maria del Monte sopra Varese. «Abbiamo voluto organizzare un gita perché la novità della Cripta merita: è la prima volta che scegliamo i musei per le escursioni - spiega il tesoriere dell’associazione, Carlo Raile -. La scoperta di una serie di affreschi d’epoca sforzesca che richiamano la scuola di Masolino da Panicale oltre a quelli del ‘400 d’ignoti artisti varesini tornati alla luce in quella che è stata subito ribattezzata la sala delle tre Madonne. Abbiamo organizzato l’uscita in compagnia di una guida, in modo da spiegare nel dettaglio le scoperte, oltre al percorso fra i musei».

CRIPTA Ora che gli scavi sono conclusi (fine 2015), si può dire che la costruzione del santuario Santa Maria al Monte abbia avuto quattro fondamentali fasi: la prima chiesa del quinto secolo, di cui si sono ora trovati i resti, fu abbattuta in età carolingia-ottoniana (nono o decimo secolo) per edificare una nuova cappella, il cui presbiterio absidato è giunto a noi come cripta. Sopra questa, fu eretta la chiesa d’età romanica, databile tra la fine dell’undicesimo e gli inizi del dodicesimo secolo, ampliata a ovest. Su questa l’architetto ducale Bartolomeo da Cremona detto Gadio e Benedetto Ferrini di Firenze fecero il radicale intervento del 1472-1476 per volontà di Ludovico Maria Sforza, ampliando l’edificio romanico da una a tre navate e riedificando il presbiterio. Mentre per chi vorrebbe conoscere meglio il territorio di Varese, con una bella passeggiata non impegnativa, l’associazione ha già organizzato l’escursione «Sentiero monte - lago» in programma il 9 aprile con ritrovo a Luvinate (alle 15 via al Poggio, escursione gratuita, info 338.3687658): l’architetto Bruno Bosetti conduce la camminata di un paio d’ore fra terrazzamenti e balconi naturali sul lago di Varese. «Un percorso semplice, adatto a tutti, e suggestivo di circa 7 chilometri in discesa, che permette di vedere la zona fiorita. Visita alla Cripta del Sacro Monte di Varese, ai musei Baroffio e Pogliaghi - Ore 14.45, 10 euro compreso di biglietti di ingresso ai musei e guida. Info Amici del Campo dei Fiori al 3383687658. Per seguire tutte le iniziative dell’associazione www.amicidelcampodeifiori.org.

DISEGNO AL CARBONCINO Laboratorio e workshop al Castello di Masnago per praticare l’arte con gli artisti. In via Cola di Rienzo 42, ore 9.30-12.30 e 14.30-17.30, 70 euro, 0332.255473.

IL PIEMONTE IN PIAZZA Oggi, dalle 9 alle 19.30 in via Marconi, secondo e ultimo giorno del mercatino regionale piemontese con prodotti tipici e vetrina delle manifestazioni della regione.

LA BELLA E LA BESTIA Alle 14 laboratori e alle 16 il musical «Bella l’amore e la bestia», tutto a sostegno del Ponte del Sorriso. Al teatro Openjobmetis in piazza Repubblica. Prenotazione allo 0332.286946.

NAEUERDORF Arriva dall’Australia il chitarrista e cantante, tra i più impegnati della scena acustica internazionale. Dalla sua un’incredibile abilità chitarristica, uno stile vocale potente e ricco, brani incisivi e testi profondi. Alle ore 20.30 alla Vecchia Varese, via Ravasi 37, ingresso libero.

PEDALARCULTURA Riparte la stagione di «Pedalarcultura» le escursioni in bicicletta organizzate dalla LibEreria e Bottega del Romeo di Ispra. Rispolverate le due ruote dunque per l’appuntamento di oggi, con partenza alle 14.30 dal borgo di Mustonate, oasi verde a due passi dal centro di Varese. Dopo aver pedalato in compagnia lungo la ciclabile costeggiando lo specchio d’acqua del lago di Varese, si arriva a Voltorre. Tra le mura antiche del Chiostro ad attendere i partecipanti ci sarà una maestro liutaio pronto a svelare la sua storia e i segreti del mestiere. Sulla via del ritorno a Mustonate si percorrerà un itinerario immerso nella natura tra campagna e centri storici e ci sarà anche la possibilità di scoprire qualche traccia di Alessandro Manzoni e degustare prodotti tipici. Lunghezza totale del percorso 12 chilometri. Costo 12 euro inclusa degustazione. Info e prenotazione obbligatoria al 348.8516760.

RALLY DEI LAGHI Ci sono tanti modi per vivere un rally. Da pilota o navigatore, da meccanico e da spettatore: dedichiamo a quest’ultimo alcuni consigli per visitare dimore storiche nell’alto Varesotto in occasione del ventiseiesimo rally dei. Oggi, tra il primo e il secondo giro di prove speciali, c’è tempo per una puntata alla Badia di Ganna luogo di culto dedicato alla memoria del martire San Gemolo, sepolto nell’altare maggiore della chiesa; a 2 chilometri da Sant’Antonio - Cuvignone, imperdibile la visita agli affreschi di Arcumeggia, località nota perché, nel 1956, l’Ente provinciale per il turismo decise di promuoverla chiamando a dipingere grandi maestri d’arte contemporanea, realtà valcuviana che strizza l’occhio ad un altro borgo di vocazione artistica, Boarezzo, lungo la prova di Alpe Tedesco. A breve distanza dalla partenza della stessa prova - a Bisuschio - irrinunciabile la visita a Villa Cicogna Mozzoni, complesso monumentale eretto tra il XV secolo e il XVI secolo, definito una delle più celebri «dimore di delizie» del Varesotto e dell’alta Lombardia. Per quanto riguarda la gara invece ecco ora per ora, il filo d’Arianna da seguire per non perdere le prove speciali: oggi, ore 8.50, scatta la prova Cavagnano - Alpe Tedesco - Ganna - bivio Marzio - Ghirla(13,7 km) seguita da Fabiasco - Sette Termini - Montegrino(9,75 km) dalle ore 9.24. Il primo giro si chiude con il Cuvignone che termina a Cittiglio alta (km.15) dalle ore 10.08. Pausa riordino, assistenza tecnica mezzi alla Colacem di Caravate. Secondo giro identico al primo: «Alpe Tedesco» ore 13.37, «Sette Termini» ore 14.11 e «Cuvignone» ore 14.55: premiazioni ai Giardini Estensi dalle ore 16.

WINE TASTING - Il centro congressi Ville Ponti ospita eventi e degustazioni sul vino. In piazza Litta, ore 10-18, 25 euro standard, 45 gold. Info www.winetastingvarese.it.

GIORNATE FAI

Le Giornate Fai di primavera compiono 25 anni e festeggiano con l’apertura straordinaria, oggi è il secondo giorno, di 1000 siti in 400 località tra cui 260 palazzi e ville, 51 borghi, 79 castelli e torri, 90 piccoli musei, 40 parchi e aree naturalistiche, 20 aree archeologiche, 7 zone militari e 20 accademie, scuole istituti, 16 tra industrie musei aziendali, 14 teatri e anfiteatri, 8 cimiteri, 2 ex ospedali psichiatrici. Tutti beni aperti grazie al grande lavoro di 7.500 volontari instancabili e 35mila studenti apprendisti Ciceroni. Tra le aperture che riguardano Varese c’è la Torre e la pensilina del tram, restaurata recentemente, entrambe a Velate, Villa e Collezione Panza sul colle di Biumo e la chiesa dell’Immacolata Concezione sulla via Prima Cappella a Santa Maria del Monte. In provincia invece oltre alle dimore visitabili tutto l’anno come il Monastero di Torba a Gornate Olona e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, da segnalare l’apertura di Villa San Martino a Barasso, la Collegiata e la canonica di San Vittore a Brezzo di Bedero , la chiesa di Santa Maria Annunciata a Brunello e a Induno Olona la Birreria Poretti, gioiello Liberty. Molte e diversificate le proposte di visita a Tradate: si va dal museo Frera che conserva vecchie motociclette al museo Fisogni, considerato il più completo al mondo nel settore delle stazioni di servizio e delle pompe di benzina, Villa Castiglioni dove nacque Cesare che diventò uno dei Mille, la chiesa della Madonna delle Vigne e il Santuario del Crocifisso con gli affreschi di Pierfrancesco Mazzucchelli detto il Morazzone, l’osservatorio astronomico Messier 13 e il Sentiero Natura, e Palazzo Pusterla Melzi. Info aperture, costi e orari su www.giornatefai.it oppure al lo 02.467615366.

BUSTO ARSIZIO

AFI Nuovo giro di inaugurazioni per il Festival fotografico europeo, organizzato dall’Archivio fotografico italiano in dieci città tra Varese e Milano. Eccone una scelta, rimandando a www.europhotofestival.it per il calendario completo. Oggi si torna a Busto, alle ore 11 alla Fondazione Bandera per l’Arte, in via Costa 29, per l’inaugurazione di: «L’altra faccia della luce» degli studenti dell’Istituto italiano di fotografia di Milano e «Allo specchio»,degli studenti del Liceo artistico cittadino. Sempre domenica, ma a Villa Pomini di Castellanza: alle ore 14 c’è la lettura portfolio Premio Afi 2017, mentre alle 18 le inaugurazioni delle esposizioni di Mario Cresci e Giuseppe Maino, Alessandro Iovino, Pierre-Emmanuel Daumas. Infine segnaliamo la lectio magistralis «Fotografare la verità. Social network, post verità, informazione immediata» di Marco Longari dell’Associated France Press.

ECOMINCIAMO Prosegue la rassegna che affronta diverse tematiche ambientali al centro giovanile Stoà: oggi alle 18 si parla di «Futuro presente, i giovani protagonisti del cambiamento».

IL MERCANTE DI SOLE Ultimo appuntamento della rassegna per bambini al San Giovanni Bosco, con i Viandanti in «Il mercante di sole». Via Bergamo 12, ore 15 e 17, 4 euro, 347.6437041.

LIFE La compagnia Amnesia di Busto Arsizio torna in scena con una nuova commedia, «Life», su testi e coreografie di Vanda Preiti e Lucy Grillo, con la regia di Romina Cristallo e Monica Tosello. La prima dello spettacolo sarà l’occasione per una serata benefica a favore degli atleti diversamente abili della Ckoss Polihany e sarà organizzata in collaborazione con Skorpion Karate Asd di Castellanza. Amnesia non è nuova a eventi di raccolta fondi, come già successo con il precedente «In viaggio». Al Fratello Sole di via D’Azeglio 1, ore 16.15, ingresso a offerta libera.

CASTELLANZA

MAGIA DI PRIMAVERA S’intitola «Primavera, che magia!» il prossimo e ultimo appuntamento con la rassegna per bambini di Teatro della Corte. Via Ticino 10, ore 16.30, 8/5 euro, tesseramento obbligatorio, 342.9887660.

CHIASSO

ACCORSI-BALIANI-ARIOSTO Stefano Accorsi e Marco Baliani sono al Cinema Teatro con «Giocando con Orlando», liberamente tratto dall’«Orlando furioso» di Ariosto. Un viaggio nella fantasia del poeta che visse a cavallo fra ‘400 e ‘500, e nelle emozioni senza tempo che animano i suoi cavalieri. Via Alighieri 3b, ore 20.30, 40/30 euro, 0041.91.6950916.

CUASSO AL MONTE            

GNOCCATA A teatro alle ore 12.30 la Pro loco organizza una gnoccata, 16 euro.

GALLARATE

ACQUESTORIE Lo spettacolo «Acquestorie» di Teatro Laboratorio chiude la rassegna per bambini al Popolo. Con Alessandra Domenighini, Daniela D’Agostino, regia Sergio Mascherpa. Via Palestro 5, ore 16, 0331.701397.

CATS Il famosissimo musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, nato da un racconto di Eliot, ritorna in scena nell’inedita versione «steampunk» di Operà Populaire, con la direzione e la regia di Stefano Mapelli. Lo «steampunk» è uno stile che associa elementi anacronistici all’interno di una narrazione fantastica fantascientifica: la scenografia di Giovanni Puleo punta su una stazione ferroviaria dove Old Deuteronomy, il capo della tribù dei gatti Jellicle, in occasione della festa annuale sceglie chi, fra i presenti, potrà accedere al Paradiso dei gatti. Le canzoni sono tradotte in italiano da Michele Renzulli e Franco Travaglio, coreografie Valentina Sala. Al teatro Condominio di via del Teatro 5, 28/16 euro, 392.8980187, VivaTickets.

GAVIRATE

BIANCANEVE BURATTINA Penultimo appuntamento per la rassegna «Teatro delle famiglie». Sul palco sale Arteatro di Cazzago Brabbia, la stessa compagnia che cura l’iniziativa, con «Biancaneve» in versione burattina. Al Parco Campo dei Fiori, ore 16.30, 1 euro, 393.3315016, 337.297890.

GERENZANO   

GLI ABITANTI DEL SUOLO Laboratorio con stereomicroscopi dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni. Al Parco degli aironi in via Inglesina. Info al 333.7057162.

INARZO         

ORIENTEERING IN PALUDE Famiglie e amici si sfidano in una gara di orienteering tra cartine, bussole ed enigmi. Alle 14.30 all’Oasi Lipu Palude Brabbia in via Patrioti 22, 5 euro. Prenotazione obbligatoria allo 0332.964028.

PASSEGGIATA IN OASI Alle 15 si passeggia per qualche ora nell’Oasi accompagnati da una guida. Ritrovo alle 15 all’Oasi Lipu Palude Brabbia in via Patrioti 22, 5 euro. Nessuna prenotazione. Info allo 0332.964028.

JERAGO CON ORAGO

VANILLA ROAD I musicisti della band sono veterani del genere rock blues degli anni 60, 70 e 80. Alle ore 21 all’Opera Rock, ingresso libero, info 347.3128604.

LEGNANO                

IN TRENINO NELLA TOSI - Visite guidate all’interno della Franco Tosi a bordo di un trenino. Partenze dal dopolavoro in via Cairoli dalle ore 10.10 alle 12.15 e 14.15-18.15.

ME CAR LEGNAN Visite guidate al Castello Visconteo, ore 15-17.30 e al museo Sutermeister. Info allo 0331.545726.

SESTO CALENDE

FOTOCINEVIDEOCLUB VERBANOSESTO Il club propone sino al 26 marzo un percorso foto-video alla scoperta di testimonianze dai vari quartieri cittadini nella sede dell’associazione Pro Sesto Calende, in viale Italia 3. Orari di apertura: oggi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, al termine finissage.

VALGANNA

SPAZZATURA KILOMETRICA Per tre domeniche, 26 marzo, 2 e 9 aprile, ci si torna a sfidare pulendo le strade dei comuni di Valganna, Cuasso, Porto Ceresio e Brusimpiano. Torna infatti «Spazzatura Kilometrica» la gara a squadre giunta alla sua sesta edizione organizzata dall’associazione On. Quest’anno a raccogliere con entusiasmo l’invito di Max Laudadio, ideatore dell’iniziativa e inviato di «Striscia la Notizia», sono stati Cristiano Militello, Annalisa Minetti, Luca Jurman, Scintilla e Omar Fantini, noti personaggi dello spettacolo, che saranno ospiti dello show finale della manifestazione. Ogni squadra partecipante ha il compito di raccogliere più spazzatura possibile differenziando al meglio plastica, vetro e mozziconi di sigaretta, I migliori vinceranno una splendida vacanza in un resort Delphina in Sardegna. Partecipare è semplice, basta formare una squadra di 5 persone, andare sul sito www.associazioneon.org, scegliere in quale comune partecipare e il giorno (turno delle 9.30 e delle 14). A sfidarsi in una «gara nella gara» possono anche essere scuole, gruppi sportivi, centri sociali, settori aziendali. A sponsorizzare l’evento Amsa, Aspem e Econord che assisteranno i sommozzatori di GODiving (www.godiving.it). Ai sub il compito di scendere a una dozzina di metri di profondità per ripulire i fondali del lago di Ghirla (domenica 26 marzo) e di quello Ceresio (il 2 a Brusimpiano e il 9 aprile a Porto Ceresio).

VEDANO OLONA

APRAMADA Si ferma all’Arlecchino il progetto jazz di Giuseppe Santangelo, sassofonista e flautista nato a Sciacca nel 1981. Ore 21, ingresso 10 euro con consumazione, info 0332.400125.

Addio corsie del trambus

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Addio corsie del trambus

Nuovo sopralluogo dei tecnici del Comune e degli agenti della Polizia locale in largo Flaiano. Dopo le denunce di residenti e automobilisti sul caos della zona, intersezione tra otto strade e ingresso dell’Autolaghi in città, sono stati decisi alcuni provvedimenti per rendere più ordinato e chiaro il flusso del traffico. Nuova segnaletica orizzontale, prima di tutto. E cioè corsie, stop e frecce delineate e disegnate a terra. Primo passo per evitare incidenti, strombazzamenti a tutte le ore, svolte in direzioni non consentite, nonostante i cartelli indichino il divieto. La novità rispetto al sopralluogo precedente che era stato compiuto anche dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati, riguarda la declinazione tecnica e pratica dell’intervento di tinteggiatura delle “strisce”. Viene infatti eliminata la corsia del bus che in realtà è la corsia del trambus, ideata a fine anni Novanta: il sistema di trasporto non è mai decollato ma le indicazioni sull’asfalto vi sono ancora. Ufficialmente sono utilizzate dal bus, nella realtà non è così. Perché quelle strisce giallo-arancioni, soprattutto in mezzo a largo Flaiano, non sono altro che in elemento di confusione nel bel mezzo dello spazio interrotto da una cordolo che separa i due sensi di marcia. I pullman, infatti, passano nella parte di carreggiata “di tutti”, più vicino al marciapiede, anche perché subito dopo vi è la curva a gomito verso via Magenta, con notevole restringimento delle corsie. Via dunque quella scritta “bus” e via l’intera corsia riservata che corre lungo viale Borri dall’incrocio con con via Gasparotto fino a Largo Flaiano, in direzione del centro. Qui la corsia è utilizzata di più dal pullman, anche perché costellata dalle fermate utilizzate anche adesso dalla linea E, ma la striscia di asfalto riservata è pressoché inutile. Ci transitano in molti e la utilizzano per svoltare verso destra, in via Tamagno, o per proseguire dritto nelle altre direzioni. Da qui l’idea di eliminarla completamente e di guadagnare spazio con l’istituzione “legale” di una corsia in più. Il risultato sarà il seguente: accorciare le code in viale Borri di tutte le tante auto dirette verso il centro città. L’imbuto del semaforo tra viale Borri e via Tamagno ne trarrà di certo giovamento, meno, forse l’eliminazione su largo Flaiano della corsia del bus, visto che tanto le auto passano tranquillamente “sopra”. La regolamentazione dei flussi viabilistici però ne guadagnerebbe. Lunedì, 27 marzo, condizioni meteo permettendo, cominceranno dunque i lavori che cancelleranno l’anacronistica corsia del trambus e renderà più ordinato uno dei comparti viabilistici più caotici della città.

Veronica premio simpatia, Andenna ultimo mohicano

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Daniela Bramati con il presidente del Baff Alessandro Munari  (Blitz)

L’ospite più atteso arriva per ultimo e riceve il premio Stracult da Marco Giusti: Massimo Boldi regala il suo “Viva Busto Arsizio” e qualche risata.

La serata finale del BA Film Festival lascia spazio a nuove creazioni e non solo alla tradizionale raffica di premiazioni. Oltre al documentario di Marco Maccaferri e dei ragazzi dell’Icma sulla storia di Telealtomilanese e Antenna 3, ci sono i video girati con alcuni attori che interpretano storie scritte dai bambini delle scuole elementari. A loro sono stati proposti da Paolo Castelli e Roberto Gagnor titoli di film famosi: non conoscendoli, i piccoli autori hanno scritto storie davvero ricche di fantasia. La serata parte con un omaggio alla bellissima madrina, Catrinel Marlon, e a tutti gli ospiti della settimana. L’assessore Paola Magugliani ritira il premio da consegnare a Roan Johnson per Piuma: i ragazzi delle superiori lo hanno scelto come miglior film per Made in Italy scuole. E il regista ringrazia in un video, ricordando la sua presenza al Baff quattro anni fa con I primi della lista. Ed eccoci ai documentari. Paola Poli consegna il premio speciale a “Quello che non si vede”, che ottiene un contratto per avere visibilità su Rai Cinema Channel grazie all’originalità del soggetto. Dario Samuele Leone lo ritira con emozione. Il concorso Baff Shorts Cuts viene vinto da Ossa, di Dario Imbrogno. Veronica Pivetti, presidente della giuria, lo consegna con i giurati di Icma, applaudendone la tecnica perfetta di animazione e l’ermetismo interpretativo che invita a rintracciare simboli e chiavi di lettura su arte, vita e morte. Menzione speciale va al corto Alfredo di Flavio Dolcetta, per l’audacia espressiva. La stessa Pivetti riceve un premio, lo consegnano il direttore di Prealpina Maurizio Lucchi e l’editore Daniela Bramati. «Se lo sapevo – commenta l’attrice – mi vestivo elegante». E ricorda le interviste rilasciate al nostro giornale in questi giorni. È il momento di presentare una novità, il documentario appena realizzato da Maccaferri e studenti, cosa che permette di rendere omaggio a tre personaggi appena scomparsi: Cino Tortorella, Tomàs Milian e il regista Giorgio Capitani. Sul palco arriva Ettore Andenna, «ultimo dei mohicani, visto che in quell’avventura ci chiamavamo i magnifici sette e purtroppo sono l’ultimo rimasto». «Quella di Telealtomilanese e Antenna 3 è stata un’esperienza fantastica, ha cambiato il modo di fare tv in Italia. Massimo Boldi faceva Cipollino. Momenti unici, fa piacere che ce li facciate rivivere con la verve dei ragazzi». Il film comprende interviste storiche, testimonianze, scene interpretate da attori dell’Icma. Si ricordano il Pomofiore, i primi seni scoperti, il giudizio del pubblico. Gli inizi con la compagnia teatrale di Renzo Villa a Varese, l’incontro importante con Enzo Tortora. I ricordi di Angelo Costanza e di Renzo Villa parlano di un’era da fuorilegge, fino alla sentenza del tribunale di Busto Arsizio, degli sponsor, delle risposte del pubblico da casa, di Annamaria Rizzoli sul divano di “Aria di mezzanotte”. Idee innovative come le interviste di “Contropelo” o le prime rassegne stampa. Poi Antenna 3 e i ricordi di Cino Tortorella («in Rai c’era una Tv imbalsamata, tutto era registrato»; «Villa incontrò Berlusconi in un dancing e lui gli chiese un autografo») e Lucio Flauto. I video mostrano Teo Teocoli, Gerry Bruno, Walter Chiari. «All’epoca – commenta sul palco del Teatro Sociale Andenna - ci si preoccupava di quello che voleva la gente, facevamo lo spettacolo per la gente. E la gente rispondeva». Si volta pagina. Per il MiBart interviene Antonella Mantovani, onorata di questo numero zero «che ha toccato quasi tutte le proposte nell’ambito dell’arte digitale e multimediale». Premia Maria Elisabetta Marelli per il lavoro su Turing, «non solo avanguardia ma nuovi orizzonti espressivi». E la giovane autrice ne apprezza la curiosità che «guarda ai giovani coi mezzi dei giovani». Per la maestria e l’estro tecnico della stop motion, Paolo Castelli premia Virgilio Villoresi. È la volta dell’Apulia Film Commission, rappresentata da Maurizio Sciara, guida di una squadra che in Puglia ha realizzato 41 opere in un anno e ha un fondo da 5 milioni di euro. Emilia Carnaghi, vicepresidente Baff, premia Mauro Gervasini come eroe della carta stampata. Carlotta Garavaglia premia Lele Marchitelli per le colonne sonore. Valeria Bilello, nei cinema con Beata ignoranza, è la migliore attrice comica. Max Giusti che lancia il suo nuovo film La verità vi spiego sull’amoreincorona Roberto Andò per la migliore sceneggiatura. E Andò premia il Baff: «Fa piacere vedere luoghi di resistenza, di pensiero sul cinema. E vederli così vivaci». Irene Dionisio è applaudita come esordiente. Claudia Potenza, già madrina oggi è miglior attrice per Monte: «Questa realtà cinefila dà molta speranza. Questo è il primo premio per un film costato tanta fatica e amore. Lo dedico a chi combatte il suo monte ogni giorno». Angela e Marianna Fontana, le Indivisibili, ritirano il premio per il loro talento e per il miglior film, da consegnare a Edoardo De Angelis. Ed ecco Marco Giusti e Massimo Boldi, che richiede una cadrega per il mal di schiena. «Di premi ne ho vinti zero, pochissimi, ho avuto la soddisfazione di avere tanto pubblico e questo per me è un premio». Steve Della Casa, anima della serata e direttore artistico, ricorda il libro Le mie tre vite. Boldi spazia tra i ricordi del Derby, la zia Verdiana che gli diceva «Fa no il cretino, va in televisiun a fa il scemo», gli esordi con Cochi e Renato ed Enzo Jannacci. «Un quarto di secolo con Christian De Sica poi una nuova compagnia cinematografica– rivela - Ho bisogno di avere attori bravi che sorreggano se io sono un attimo antico». In vista ancora un film con Neri Parenti alla regia, nostalgia per il film drammaticissimo su Walter Chiari «applaudito a Venezia poi zero lire». Fra battute sui critici e il sentirsi Matusalemme perché generazioni di persone lo riconoscono, l’elogio del personaggio che non muore mai: «Io sono Max Cipollino, evviva Cipollino. Dedico il premio a mio fratello Fabio che mi produce. L’è dura, abbiamo impegnato la casa, ma l’abbiamo riscattata. Meno male». Ultimi saluti con Alessandro Munari, sindaco e assessore. Il Baff guarda con speranza al 2018.

 

Scoppia la caldaia, anziano muore

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Scoppia la caldaia, anziano muore

È morto dopo essere stato estratto dalle fiamme, il disperato tentativo di salvarlo dei vigili del fuoco non è riuscito.

Erano le ore 20 del 25 marzo quando un uomo di 91 anni è sceso nel locale caldaia della villetta di via Rimembranze dove viveva con la moglie, probabilmente per aggiungere legna e riscaldare la casa in una serata umida da passare sul divano davanti alla tv, senza magari avere bisogno della coperta già usata per tutto l’inverno Ma, con ogni probabilità durante l’operazione di caricamento qualcosa non è andato per il verso giusto: le fiamme si sono sprigionate libere, hanno incendiato la caldaia e subito dopo l’intero locale. L’anziano non ha avuto il tempo né di correre fuori né di cercare riparo, ed è stato investito dal fuoco. Il riverbero delle fiamme ha attirato l’attenzione di chi viveva lì attorno, e praticamente immediata è partita la chiamata per i vigili del fuoco. Quelli di Somma erano già impegnati in un altro servizio e sarebbero arrivati troppo tardi, così sono stati avvertiti i colleghi di Busto Arsizio che si sono precipitati sul posto. Con grande coraggio, arrivati lì e saputo che l’anziano era ancora imprigionato tra le fiamme, non hanno esitato a lanciarsi in suo soccorso. Lo hanno estratto dal locale caldaia e, portatolo lontano dall’incendio, hanno provato a rianimarlo. Un tentativo subito abortito: per il padrone di casa non c’era più nulla da fare.

Fallito l’obiettivo principale, i pompieri non hanno avuto comunque tempo di prendere fiato: hanno dovuto fronteggiare le fiamme e impedire che si estendessero al resto della casa. L’operazione di spegnimento è durata alcune decine di minuti, al termine dei quali la situazione è tornata a essere completamente sotto controllo.

Varese, doppio esordio

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Bettinelli, Taddeo, Baraldi e Basile: il nuovo Varese cerca conferme anche dal campo (Blitz)

Il "nuovo" Varese alla delicata sfida della Pro Sesto, l'Inveruno da quartieri alti ospite della Varesina e l'ultima spiaggia Legnano. Sono questi alcuni dei motivi d'interesse di questa ventottesima giornata (calcio d'inizio alle 15). Con, in più, nel girone B, la Pro Patria in cerca di nuove certezze sul campo del Dro. Intanto, nell'anticipo, il Borgosesia ha fatto il colpaccio vincendo 2-0 a Chieri e portandosi ad una sola lunghezza (48 contro 49) dai torinesi e dall'Inveruno seconde. La capolista Cuneo (a +3 dalle inseguitrici) è ospite del Gozzano in una sfida sulla carta insidiosa.

GIRONE A

Pro Sesto - Varese
Impatto strong. Stefano Bettinelli debutta sulla panchina del Varese in un match spartiacque: i biancorossi si presentano oggi a Sesto San Giovanni consapevoli che un successo li rilancerebbe alla grande nella corsa alla Lega Pro e che una sconfitta, al contrario, rischierebbe di tagliarli fuori in anticipo. In tribuna, a spingere Ferri e compagni, ci sarà anche il nuovo presidente Fabio Baraldi, all’esordio “ufficiale” al pari del mister. «Abbiamo chiesto a Bettinelli di vincere la serie D - le sue prime parole da numero 1 -. Se non dovesse accadere ci riproveremo nel prossimo campionato».
L’allenatore ha lavorato sodo in questi primi dieci giorni della sua nuova avventura. Ha operato «senza stravolgere tutto ma entrando in punta di piedi». Ha visto la squadra «crescere giorno dopo giorno soprattutto nella convinzione». Si è soffermato non solo sugli aspetti tecnici ma anche su quelli psicologici, mettendo «enfasi nei contenuti motivazionali perché l’esperienza personale mi insegna che l’aspetto mentale è importante e che le qualità morali fanno la differenza».
Il Varese di Bettinelli giocherà col 4-4-2. Ballottaggi? Bonanni-Granzotto per la piastrella difensiva di sinistra, Bottone-Gazo per la mediana, con i primi favoriti. In attacco spazio a Giovio; per il ruolo di prima punta Piraccini è in leggero vantaggio su Gucci, Scapini e Moretti. Per il resto fiducia agli under Pissardo in porta e Talarico sul lato destro della difesa; alla coppia Luoni-Ferri al centro della retroguardia (il sacrificato è Viscomi); a Vingiano (96) a centrocampo; a Becchio ed Innocenti nel ruolo di esterni alti (Lercara partirà dalla panchina). Indisponibili Rolando, Benucci né Grillo. Sull’altro fronte ecco l’ex di lusso: Daniele Corti, un passato da capitano ai piedi del Sacro Monte dove è rimasto per sei stagioni (una in C, 5 in B) dal 2009 al 2015 accumulando 181 presenze in campionato.

Legnano - Oltrepovoghera
Il primo di tre scontri diretti per continuare a sperare. Al “Mari” il Legnano affronta l’Oltrepovoghera, probabilmente l’ultimo treno per  i playout. Dopo l’1-4 a  Borgosesia, i ragazzi di Paolo Tomasoni proveranno di dare un colpo di coda: «Mi aspetto una reazione aggressiva – spiega il tecnico – e un prosieguo dei passi in avanti compiuti finora. L’atteggiamento durante la settimana è stato buono, abbiamo qualche acciaccato, ma restiamo positivi». Non al meglio  il centrocampista argentino Cantarella e l’attaccante Ianni, che comunque dovrebbero essere della partita. Assente Rovrena, squalificato, il suo posto verrà preso da Mele al centro con Testini a destra, con la fascia da capitano a Provasio. La formazione è presto fatta: Di Graci tra i pali; Paroni e Balconi sulle fasce; Mele affiancato da Testini e Tomei; Cantarella in mediana, con Provasio e Bolis; Hazah in avanti a supporto di Ianni.

Varesina-Inveruno
All’andata l’ha risolta Nicolò Oldrini, che spera di ripetersi ed essere l’arma in più della Varesina che sfida l’Inveruno al “Comunale” di Venegono. Un match che mette in palio tre punti pesanti sia in ottica promozione sia in chiave salvezza. Con lo 0-0 strappato a Carate Brianza la squadra di Marco Spilli ha tamponato l’emorragia dei gol subiti (ben 13 nelle 5 gare precedenti): «Abbiamo incassato troppe reti, ma è anche il modulo offensivo che adottiamo a esporci agli attacchi avversari – spiega il centrocampista -. Contro l’Inveruno dovremo stare molto attenti, visto che affrontiamo l’attacco più prolifico del girone. Nello stesso tempo però non dobbiamo rinunciare alla nostre caratteristiche. In settimana abbiamo studiato delle soluzioni tattiche che speriamo possano creare dei grattacapi ai nostri avversari». Inveruno che, da parte sua, vive un momento magico che l'ha portata addirittura al secondo posto. E che, in caso di risultato positivo a Venegono, potrebbe continuare a cullare il sogno.

Casale-Caronnese
Al “Natal Palli” di Casale (arbitro Pascarella di Nocera Inferiore) la Caronnese si presenta  al  completo per mantenere l’imbattibilità esterna. Rossoblù con un paio di dubbi: in difesa Andrea Giudici favorito su Redaelli; in attacco tre per una maglia con gli under Martino e Parravicini in ballottaggio con  Corno, che inizialmente potrebbe andare in panchina. In mediana Mandelli potrebbe trovare un minutaggio maggiore nella ripresa. Nei nero-stellati assenti i difensori centrali Cintoi e Marianini infortunati.

Verbania-Folgore Caratese
Al “Pedroli” arriva la Folgore Caratese. Biancocerchiati con alcuni elementi in condizioni non ottimali per problemi fisici: il difensore Paris e gli attaccanti Spadafora e Draghetti. Solo prima del fischio d’inizio dell’arbitro Rinaldi di Messima Giampiero Erbetta scioglierà gli ultimi dubbi.

Bra-Bustese
Bustese a Bra senza l’attaccante Grandi che ha salutato  ed è volato in Australia. Al “Madonna dei Fiori” (arbitra Vingo di Pisa) rientra dalla squalifica  Nodari. In attacco Pllumbaj, Crea e Panigada per due posti. Tra i pali se non dovesse farcela Ghirlandi (problemi ad un polpaccio) è pronto il giovanissimo Frigione, con il portiere della Juniores Ugazio dodicesimo.

 La ventottesima giornata

Sabato 25 marzo: Chieri-Borgosesia 0-2;
Domenica 26 marzo (ore 15): Casale-Caronnese; Gozzano-Cuneo; Legnano-Oltrepovoghera; Pro Sesto-Varese; Pro Settimo-Pinerolo; Varesina-Inveruno; Verbania-Folgore Caratese; Bra-Bustese.

Classifica

Cuneo 52 punti; Chieri e Inveruno 49; Borgosesia, Caronnese e Pro Sesto 48; Varese 47; Gozzano 41; Casale 38; Bra e Folgore Caratese 36; Oltrepovoghera 32; Varesina 27; Verbania 26; Pinerolo 22; Pro Settimo 21; Bustese 20; Legnano 14.

 Il prossimo turno

Domenica 2 aprile (ore 15): Borgosesia-Varesina; Bustese-Verbania; Caronnese-Pro Settimo; Cuneo-Chieri; Folgore Caratese-Gozzano; Inveruno-Pro Sesto; Oltrepovoghera-Casale; Pinerolo-Bra; Varese-Legnano.

GIRONE B

Dro-Pro Patria
La Pro Patria riparte da Dro, in cima al Lago di Garda, contro un avversario che, in casa sua, è assai insidioso. «Abbiamo lavorato intensamente per tre settimane per arrivare alla ripresa non certo come avremmo voluto», le parole del tecnico Roberto Bonazzi, costretto a rimaneggiare, per l’ennesima volta, la sua squadra. Non ci saranno alcuni pezzi grossi quali Colombo e Santana e mancherà pure Bortoluz, reduce dal Torneo di Viareggio ma che sarà tenuto a riposo precauzionale. Anche perché fra tre giorni si torna in campo per il recupero contro la Grumellese e occorre centellinare le forze.
Ragione per la quale ci saranno anche alcune staffette come in porta dove Gionta torna titolare («tutti devono avere l’opportunità di mettersi in mostra», spiega Bonazzi) mentre il terzo di difesa, insieme con Ferraro e Zaro, sarà Scuderi. A centrocampo Arrigoni sembra destinato a un turno di riposo mentre Santic, almeno dagli indizi emersi dalla rifinitura di sabato  mattina, sarà fra i titolari. In attacco le scelte sono quasi scontate: dovendo rinunciare a Santana e Bortoluz, la coppia offensiva dovrebbe essere costituita da Cappai e Gherardi anche se, all’ultimo momento, insieme con il panzer sardo potrebbe essere schierato Mauri.

La ventottesima giornata

Sabato 25 marzo: Darfo Boario-Ciliverghe 2-3.
Domenica 26 marzo (ore 15): Dro-Pro Patria; Grumellese-Scanzorosciate; Monza-Caravaggio; Pergolettese-Seregno; Pontisola-Olginatese; Virtus Bolzano-Virtus Bergamo; Lecco-Ciserano; Cavenago Fanfulla-Levico Terme.

Classifica

Monza 70; Ciliverghe 60; Pergolettese 57; Virtus Bergamo e Pro Patria 51; Darfo Boario 42; Pontisola e Caravaggio 41; Seregno 39; Grumellese 35; Ciserano 33; Dro 28; Scanzorosciate 26; Olginatese 25; Virtus Bolzano e Lecco 23; Levico Terme 19; Cavenago Fanfulla 16.

Prossimo turno

Domenica 2 aprile (ore 15): Pro Patria-Cavenago Fanfulla; Caravaggio-Lecco; Ciliverghe-Pergolettese; Ciserano-Darfo Boario; Levico Terme-Grumellese; Olginatese-V. Bolzano; Scanzorosciate-Pontisola; Virtus Bergamo-Monza; Seregno-Dro.

Ampi servizi sulla Prealpina di domenica 26 marzo

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