Valeria era una di noi. Il «biglietto da visita dell’Italia» e di un’Europa che i terroristi hanno volutamente colpito al cuore nel suo futuro, quello che avrebbero potuto costruire le giovani vite raccolte nei bar, nei bistrot, nello stadio e nel teatro di Parigi. Una strage rispetto alla quale «non possiamo restare inerti». A parlare è stato il consigliere regionale e vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, Luca Marsico, nel corso di una conferenza stampa convocata per esprimere in maniera chiara e forte la posizione del partito, rispetto a «questa strategia del terrore che potrebbe colpire anche località vicine a noi, che impone cordoglio e vicinanza alle vittime ma anche la risposta di una politica non politicante e ideologica, bensì unita e compatta nei confronti di quello che ormai innegabilmente è uno stato d’allerta anche per il nostro Paese».
Di fianco a lui sedevano il vicecoordinatore provinciale Giuseppe Taldone, il rappresentante provinciale enti locali, Marcello Pedroni, il coordinatore di Busto, Alessandro Chiesa, il capogruppo di Saronno, Agostino De Marco, il responsabile degli enti locali di Gallarate, Alberto Bilardo, e ancora rappresentanze di Somma Lombardo e Cardano, oltre ai volti noti di Roberto Puricelli, ex coordinatore cittadino che affianca il nuovo, Roberto Leonardi, e poi Nino Caianiello, Ciro Calemme e l’assessore Simone Longhin. Manca solo la coordinatrice regionale, Lara Comi, richiamata urgentemente quale europarlamentare a Bruxelles, ma che non manca di intervenire telefonicamente: «Oggi Holland dovrà prendere misure forti - dice - perché facendo riferimento all’articolo 5 del Patto Atlantico tutti i membri dell’Unione Europea potrebbero essere chiamati all’intervento militare. Pertanto non è il momento delle divisioni politiche o della propaganda elettorale, serve grande responsabilità affinchè l’interesse della nazione sia messo al primo posto».
Da qui la decisione degli azzurri di presentare, in tutti i Comuni della provincia, una mozione perché, negli stessi, una via o una piazza siano intitolati alla veneziana Valeria Solesin, la dottoranda della Sorbona che, a soli 28 anni, ha perso la vita a Parigi, sotto il fuoco dei terroristi islamici.
«Un atto doveroso nei confronti di questa connazionale che rappresentava la parte buona e migliore dell’Italia - dice Leonardi - un segno di solidarietà sociale perché questa giovane, che era anche tanto impegnata come volontaria nell’aiuto dei clochard, resti un esempio alle generazioni future».
E da Marsico ancora due considerazioni. La prima è che «si è fatto un gran parlare di legittima difesa e oggi, più che mai, dobbiamo applicare la stessa logica per la difesa del nostro territorio».
La seconda, più che una considerazione, è un auspicio. Quello che si possa attuare «una rivisitazione dei tagli fatti dal Governo alle forze dell’ordine, perché l’aumento di otto euro che si sono visti riconoscere in busta paga è a dir poco ridicolo».