Quantcast
Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Marrazzo, gol e famiglia

$
0
0

Marrazzo, gol e famiglia

Il segreto dei gol? La famiglia.

Carmine Marrazzo, 33 anni, bomber del Varese e capocannoniere del campionato di Eccellenza (15 reti) ha girato l’Italia, ha vissuto il professionismo, ha attraversato le situazioni più disparate. Ma non si è mai perso grazie a una bussola preziosa: Jara, sua moglie, «la donna che mi ha dato stabilità».
Nella scelta di venire a Varese gli affetti sono stati determinanti: «Decidiamo tutto insieme» rivela l’attaccante nativo di Nocera Inferiore, padre di tre bambini (Anhony, 7 anni; Kevin e Michelle, due gemelli di 3 anni) che ha scelto di vivere nel Bresciano. «Ho avuto offerte da categorie superiori, anche dalla Lega Pro, soprattutto al Sud, ma non ci siamo mossi - racconta -. Era giusto rimanere vicini a casa, per i bambini: il più grande va a scuola qui a Brescia, ha già i suoi amichetti».

Il cannoniere biancorosso, insomma, è marito e padre con la testa ben piantata sulle spalle: «La famiglia è tutto. Prima di conoscere Jara non ero tranquillissimo - sorride -, con lei ho trovato la serenità».
Pagani, Rodengo Saiano, Brescello, Crema, Salò, Valenza, Chiavari, Tortona, Piacenza, Valdagno (Altovicentino): queste le tappe principali di una carriera lunghissima, che gli ha permesso di assaggiare diversi spicchi del Belpaese prima di sbarcare ai piedi del Sacro Monte. «Dove mi sono trovato meglio prima di arrivare qui? A Piacenza. Abbiamo vinto un campionato, la gente mi ha voluto bene, ho bellissimi ricordi». L’esperienza meno felice è invece «quella vissuta con l’Altovicentino, a Valdagno. è andata male ed è stata colpa mia. Non sono stato bravo a trovare gli stimoli giusti: arrivavo da una piazza importante (Piacenza n.d.r.) e non sono riuscito a calarmi in un’altra diversa, non adatta a me».

E adesso Varese: «Beh, è stata una splendida sorpresa. Da subito è scattato un feeling speciale, anche con la gente. Stanno nascendo amicizie significative. Non pensavo che questa città fosse così passionale. Qui ti fanno sentire professionista al cento per cento anche se giochi in Eccellenza».

Già, l’Eccellenza: «Gli altri dicono che abbiamo già vinto, in realtà non abbiamo fatto ancora niente. La partita pareggiata a Trezzano dimostra che le difficoltà esistono. Chi può darci fastidio? Arconatese e Legnano, anche se al momento sono in ritardo».

Scaviamo nelle pieghe del Marrazzo giocatore: pregi e difetti, tecnici e caratteriali?

«Devo migliorare di testa mentre penso di essere bravo nel farmi trovare pronto anche nelle partite importanti. In campo mi arrabbio spesso, in compenso so fare gruppo nello spogliatoio».

Un’istantanea sul tecnico, Giuliano Melosi: «Che sia bravo e preparato non lo scopro io. Aggiungo una dote che ho riscontrato in pochi tecnici: non ruba mai la vetrina ai giocatori, preferisce stare nell’ombra».

Marrazzo è un cannoniere di razza: già 15 i gol messi a segno. è l’istinto a fare la differenza?

«Un po’ sì, ma il gol è frutto soprattutto dei movimenti che faccio e che provo in settimana oltreché della complicità con i compagni. Ormai sanno dove voglio la palla» sorride. Obiettivo personale? «Superare il record di Pavoletti, che qui ha realizzato 24 reti in un’annata (serie B 2013/2014: 20 in regular season più 4 nei playout ndr). Poi, però, voglio andare oltre».


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Trending Articles