Un anno fa cacciato di casa dai genitori, si era insediato nell’abitazione di un malcapitato disabile di Saronno, che aveva conosciuto e del quale aveva carpito la buona fede. E per il cinquantaduenne, invalido civile, era iniziato un lungo incubo: “l’amico” si era rivelato in realtà un aguzzino, lo chiudeva dentro, utilizzava il piccolo alloggio di edilizia popolare, situato in periferia, come se fosse di sua proprietà e quando il padrone di casa osava lamentarsi erano minacce o botte. Lo scorso 21 ottobre l’aveva fatta particolarmente grossa: durante una lite aveva aggredito e a sprangate aveva rotto una gamba al disabile, che era finito all’ospedale in gravi condizioni. Lo aveva poi minacciato e per coprire il fattaccio gli aveva imposto di raccontare d’essere stato investito da un pirata della strada ma grazie alle indagini dei carabinieri la verità è venuta a galla e adesso sono scattate le manette nei confronti del violento. L’indagato è un trentanovenne, disoccupato, originario di Palermo ma residente a Gerenzano. Con problemi di droga e con la legge, quando nel 2014 i famigliari gli avevano chiesto di andarsene si era trasferito dal disabile, che viveva solo in una casetta dell’Aler. Partendo dall’episodio più grave, quello appunto del 21 ottobre, ne sono emersi molti altri antecedenti: in diverse occasioni lo aveva chiuso in casa, altre volte lo aveva preso a schiaffi e pugni, una volta lo aveva colpito con un forte calcio al petto. Il 20 ottobre lo aveva ferito alle braccia con un coltello, la sera dopo c’era stata l’aggressione con la spranga, il 28 ottobre mentre erano in corso le indagini lo aveva minacciato telefonicamente perché non raccontasse la verità.
Servizio completo sulla Prealpina di venerdì 4 dicembre.