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Cani senza museruola lungo la pista ciclopedonale: polemiche e richiesta di sicurezza da parte degli utenti, soprattutto quando si trovano di fronte a cani di grossa taglia. «Il problema esiste ed è concreto, solo che al momento non c’è soluzione», spiega Claudio Caccin, presidente dell’associazione Calimali che con i volontari si occupa della manutenzione dell’approdo Calipolis e di un tratto di pista ciclpodedonale e del Parco dell’Acqua di Gorla Maggiore. «Li vediamo ogni giorno, i cani non hanno colpe ma i padroni li lasciano correre senza guinzaglio e senza museruola. Oltre ai litigi fra gli stessi animali, qualche volte succede che i padroni debbano intervenire di corsa, c’è rischio anche per chi corre sia a piedi che in bicicletta». Fino a questo momento non risultano esserci stati problemi concreti, ovvero attacchi da parte dei cani, comunque non ci sono state persone ferite o azzannate.
«In molti si lamentano, hanno paura. Spesso quando i padroni vengono apostrofati, rispondono in malo modo ma in realtà hanno torto. C’è un problema oggettivo che andrebbe risolto». E chi ogni giorno va sul fondovalle a camminare o correre, spesso si imbatte in cani grandi e grossi – molti con gli occhi teneri – ma che restano pur sempre a spasso liberi seguiti dai padroni che tengono in tasca il guinzaglio. Chi si lamenta sostiene che non sia un’area attrezzata per i cani e lo sgambo, sono pur tollerati ma almeno che i padroni garantiscano la sicurezza di tutti avendo rispetto anche di chi può avere paura. Caccin conferma: «Ci vorrebbe un regolamento unico sulla pista ciclopedonale ma poi anche qualcuno che controlli che venga rispettato, altrimenti resterebbe lettera morta. Sia chiaro che non è una guerra contro gli animali, non abbiamo nulla contro i cani».
In alcuni paesi della Valle, come a Marnate, c’è anche un’area dedicata ai cani. Un altro tema che sta a cuore ai runner e a chi passeggia sono gli escrementi dei cani: i padroni dovrebbero avere l’educazione di raccoglierli nel sacchettino altrimenti il percorso diventa impraticabile. Nelle ultime settimane, anche a causa del caldo, oltre alla sporcizia si è unito il disagio del cattivo odore. Sempre questione di educazione.