L’anno scorso ci hanno creduto in tanti alla vigilia. Speravano che finalmente tornasse il nome di un italiano nell’albo d’oro del Campaccio, a distanza di ventidue anni da quella vittoria targata Francesco Panetta del 1993. Invece non è stato così. Andrea Lalli e Daniele Meucci esaltarono il pubblico locale ma a tagliare per primo il traguardo fu lo statunitense Dathan Ritzenhein. Stavolta sarà ancora più dura. Per la 59esima edizione della corsa, la Sangiorgese ha ingaggiato un cast di prim’ordine ma è difficile che le star internazionali cedano il passo ai giovani italiani, capeggiati da quel Yemaneberhan Crippa, figlio degli altipiani etiopi, ma italiano a tutti gli effetti perché vive a Trento insieme ai suoi numerosi fratelli, arrivati qui in seguito a un’adozione eccezionale.
Yema ha fatto il bis agli Europei juniores di cross e si misura per la prima volta nella sua giovane ma già luminosa carriera con i più grandi, in una gara in cui cercherà di dare tutto se stesso per dimostrare che può difendersi bene dopo il dodicesimo posto alla Boclassic di San Silvestro, un minuto e mezzo dai campioni. Sarà dura ma cercherà, almeno nei primi giri, di tenere testa al fuoriclasse etiope Imane Merga, oppure al suo connazionale Asin Haji, argento ai mondiali juniores nel 2014 sui 5000 metri ma soprattutto al campionato mondiale di categoria di cross nel 2015, oppure l’ugandese Abdalhah Mande, iridato di corsa in montagna 2014 e quinto ai mondiali junior nei 10.000. Dal Kenya, invece. arriva Thomas Longosiwa, finalista olimpico e mondiale nei 5000 metri, mentre è sicuro il no del campione europeo di cross, il turco Alì Kaya. Che ha chiuso – per questo inizio d’anno – con le campestri.
Per ragioni diverse non ci saranno, invece, né Andrea Lalli, né Daniele Meucci, ormai più maratoneti che crossisti, ma dalle tribune dello stadio Angelo Alberti si potranno applaudire gli altri azzurri, Giuseppe Gerratana, migliore italiano agli Europei e Stefano La Rosa. Tra le donne in gara la keniana Alice Aprot, dal Bahrain Ruth Jebet eccezionale nei 3000 siepi e finalista olimpica, Linet Masai, keniana, quarta ai Giochi di Pechino nei 10.000 e bronzo sulla stessa distanza ai mondiali del 2011 a Daegu. Dagli Usa Nicole Bush e dal Regno Unito Lily Partridge, insieme all’etiope Sofia Assefa, completano il cast in cui sarà durissima per le italiane, a cominciare da Sara Dossena, per passare a Silvia La Barbera, Barbara Bressi, Valeria Roffino, Sara Brogiato e Sara Galimberti mentre è sicuro il forfait di Federica Del Buono per infortunio. La ventunenne è stata settima l’anno scorso al Campaccio (vinto dalla keniana Janet Kisa) ed è fresca medaglia di bronzo under 23 a squadre agli Europei di cross del 13 dicembre.
Peccato per questa perdita ma il Campaccio resta una manifestazione di altissimo livello, non a caso è inserita nel circuito Iaaf Cross Country Permit , seconda tappa dopo quella spagnola corsa ad Atapuerca il 15 novembre, di un gruppo di otto prove che rappresentano l’espressione più elevata della corsa campestre a livello mondiale. Organizzazione come sempre e da sempre a cura dell’Unione sportiva Sangiorgese presieduta da Claudio Pastori, con l’ausilio di Sergio Meravigliain qualità di coordinatore generale dell’evento dall’esperienza ormai trentennale e da Marcello Magnani per la direzione tecnica.
Non resta allora altro da fare che andare al campo Alberti il giorno della Befana per assistere a una vera e propria festa di sport. Al nastro di partenza fin dal mattino ci saranno gli Amatori e poi ragazze e ragazzi di tutte le età fino ai campioni che renderanno epica questa ennesima edizione della corsa sui prati. La dimostrazione che il vero sport abita qui.