Hanno frantumato le vetrine mirandole - a tutta velocità con un’auto - prima della mezzanotte di domenica. E tutto il disastro e i danni che hanno creato è stato utile per arraffare la cassa, con dentro unicamente gli spiccioli, in tutto 50 euro. Una miseria. E’ successo alla Panetteria Colombo di via Milazzo, dove erano davvero rimaste le briciole di una settimana di lavoro. Un colpo d’agosto che ha stupito tutti anche perché, oltre all’esiguità del bottino, all’interno della panetteria-pasticceria (facenti parte di una nota catena famigliare bustocca) è posizionata una telecamera di videosorveglianza che ha registrato ogni singolo passo compiuto dai malviventi e ora il filmato - al vaglio della polizia di Stato che indaga sull’accaduto - potrebbe davvero portare a individuare i ladri.
Giovanni Colombo, titolare del panificio preso d’assalto dai balordi nella notte fra domenica e lunedì, ancora scosso ci racconta al telefono: «Inizialmente ho pensato che potesse essere un dispetto ma poi mi sono detto: io non ce l’ho con nessuno e nessuno ha motivo per essere arrabbiato come me. Il mio dubbio è subito svanito sapendo che chi ha compiuto la spaccata ha portato via il registratore di cassa».
Quel che lascia stupito il titolare è il fatto che i ladri pensassero di trovare chissà quale bottino, forse un tesoretto. «C’erano 50 euro in moneta: i soldi che servono per dare il resto. Non un centesimo di più. Non so forse pensavano di rubare quattro michette rafferme». Colombo ha comunque ripreso il lavoro, così come i suoi dipendenti. «Un brutto episodio che la dice lunga sulla sicurezza a Busto, ma continuiamo a lavorare. Ieri abbiamo finito il pane molto presto e stanotte ne faremo ancora di più per i nostri clienti che non ci hanno abbandonati, anzi ci hanno dimostrato grande solidarietà».
E oggi non resta che andare a comprare il pane in via Milazzo: Colombo ha preparato 100 chili in più. Per dimenticare in fretta l’episodio.
Servizio completo su La prealpina di martedì 18 agosto