«La ragazza strana rideva e ballava e guardava negli occhi chi la guardava: era bellissima di grazia e di stupore, ma erano strane le sue parole... Girotondo della vita e della morte, ma la vita ha vinto già, la finestra è illuminata nella notte e lo Sposo la vedrà...». Così, con la canzone che il cantautore Claudio Chieffo dedicò a Lidia Macchi, è finita domenica 17 gennaio nell’annuale messa in suffragio della studentessa varesina, uccisa da 29 coltellate nel gennaio di 29 anni fa. La celebrazione èa vvenuta al Molina, dov’è ricoverato Giorgio Macchi, padre della studentessa accoltellata 29 morte e abbandonata cadavere a Cittiglio nel gennaio del 1987.
Da venerdì 15 gennaio la morte straziante di Lidia ha un presunto colpevole, un quarantottenne di Brebbia che si chiama Stefano Binda e che negli anni Ottanta aveva studiato nello stesso liceo della “ragazza strana” ed era stato suo amico e compagno in Comunione e Liberazione, per diventare poi, sostiene la Procura Generale di Milano, il suo assassino. Chiesa gremita, dunque, anche se al lavoro degli inquirenti è stato dedicato solo un accenno, una preghiera dopo il Vangelo («che il loro lavoro porti alla verità», si è detto).
Intanto, da Arona, dove concluse gli studi liceali dopo essere stato bocciato al Cairoli di Varese, gli ex compagni di scuola ricordano il presunto killer come «un ragazzo intelligente e riservato che venne sconfitto alle elezioni per il Consiglio d’istituto del liceo nonostante la sua lista ciellina fosse appoggiata da un sacerdote».
Lunedì 18 gennaio, dalle ore 11, sarà invece Gianni Spartà, ex caporedattore della Prealpina, che del caso Macchi s’è occupato da cronista e da scrittore, a essere intervistato da Giancarlo Magalli nel corso della trasmissione I Fatti Vostri in onda su Raidue.
Ampi servizi sulla Prealpina del Lunedì del 18 gennaio.