«Quello di Saronno è diventato un mercato dove ci sono solo i bianchi»: gli ambulanti senegalesi che sino al mese scorso popolavano il mercatino dell’ultima domenica del mese in centro sono sul piede di guerra e ce l’hanno con norme che alcuni di loro addirittura paragonano all’apartheid.
Domenica scorsa, primo appuntamento dopo l’approvazione del consiglio comunale del nuovo regolamento, i loro banchi non hanno più potuto trovare posto. La scelta del Comune ora a guida leghista è stata infatti quella di ridurre il numero delle bancarelle e di cercare una maggiore tipicità. E così chi vendeva artigianato africano o prodotti etnici è rimasto fuori.
Gli esclusi - fra gli extracomunitari - sono stati una decina, ma domenica sono venuti ugualmente a Saronno per vedere le novità: «Siamo stati presenti per oltre dieci anni - dice uno di loro - e c’eravamo ormai fatti una buona clientela. Abbiamo sempre rispettato quello che nel corso del tempo ci ha chiesto il Comune, tutti i regolamenti e le normative. Ci sentiamo vittime di un’ingiustizia».
Agli interessati la comunicazione della mancata autorizzazione a esporre le loro merci era giunta già nei giorni scorsi dagli uffici comunali, ma loro non se ne danno pace. Anche se in realtà gli “espulsi” non sono stati soltanto gli stranieri, considerando che in base al nuovo regolamento è stata definita una riduzione dei banchetti da novanta a cinquanta al massimo. Niente più artigianato africano, dunque; ma pure niente più casoncelli bergamaschi, che per forza di cose non sarebbero a “chilometro zero”.
«In realtà noi del Senegal avevamo una proposta molto variegata - rileva Lo Babachar, uno degli ambulanti - Qualcuno portava borse, altri prodotti artigianali, altri ancora le cinture. Contribuivamo a dare vivacità e varietà. Quel che abbiamo visto domenica, invece, è il mercato dei bianchi, non c’era neppure un venditore di colore».
Come ricorda un altro degli esclusi, Samba Molissa, «C’è chi a Saronno è venuto sin dalla prima edizione del mercatino, qualcuno ancora prima frequentando il mercato del mercoledì mattina, anche da 15 anni. Siamo presenti, tutti in regola, ai mercatini di tutta la provincia e non abbiamo mai avuto i problemi che ora si registrano a Saronno». Non è escluso che adesso qualcuno di loro provi a fare ricorso contro il nuovo regolamento.