È svenuto mentre stava distribuendo l’eucaristia ai fedeli, ha sbattuto la testa ed è stato portato d’urgenza al pronto soccorso. Fortunatamente, però, don Giovanni Bianchi ora sta meglio e già il pomeriggio di lunedì 4 aprile è stato dimesso dall’ospedale dove era stato portato a sirene spiegate.
Tutto è accaduto la mattina di lunedì, durante la messa quotidiana delle ore 9 officiata nella chiesa di San Giovanni Battista. Il sacerdote si è sentito male nel momento principale della celebrazione religiosa, quello dell’eucaristia. Fino a quel momento era andato tutto come al solito, anche se probabilmente già da qualche minuto il sacerdote si era reso conto di non stare bene, ma comunque non lo aveva fatto notare perché contava di terminare la liturgia serenamente. Invece, quando si è alzato per distribuire le ostie consacrate ai fedeli, è arrivato lo svenimento. I sintomi percepiti da chi ha assistito alla scena, sono quelli di un calo di pressione improvviso, ma i fedeli hanno davvero temuto il peggio. Anche perché, cadendo d’improvviso sul pavimento don Giovanni ha sbattuto violentemente la testa contro i marmi della chiesa. Generale lo sgomento.
In particolare i fedeli, fra cui diverse anziane del paese, sono subito accorsi verso il parroco svenuto. Mentre il religioso era ancora incosciente e pesantemente contuso, è stata chiamata l’ambulanza del 118 e la gravità dell’episodio ha suggerito di classificare l’intervento in “codice rosso”, quello dei casi più gravi.
Il parroco però, fortunatamente, con l’aiuto dei presenti, si è ripreso prima ancora dell’arrivo dei sanitari in via Roma. Nonostante dunque avesse ripreso coscienza, i soccorritori hanno visto bene di trasportarlo per la medicazione e soprattutto gli accertamenti di rito all’ospedale di Luino.
Ora gli abitanti del borgo situato sopra il lago Ceresio si augurano che don Giovanni possa tornare presto fra i suoi parrocchiani: oggi il sacerdote ha 72 anni, ma si trova a Cadegliano Viconago dal lontano 1988 ricoprendo gli incarichi di parroco e amministratore parrocchiale nelle parrocchie di San Giovanni Battista, dell’Assunta e dei Santi Fedele e Silvestro. Si può ben dire che per il paesino della Valmarchirolo don Giovanni, che è già giunto a a soli sedici mesi dal traguardo dei cinquant’anni della sua ordinazione sacerdotale, è una vera istituzione, anche per la sua sensibilità e capacità di aiutare i parrocchiani i quali, sicuramente, gli dedicheranno le preghiere dei prossimi giorni.