Gianluca Castiglioni, candidato sindaco del centrosinistra, qualcuno dice che il grande deluso delle primarie è lei, che avrebbe preferito avere Paola Reguzzoni come rivale. È vero?
«Non che sia un problema, ma se avessi potuto scegliere, avrei indicato la candidata leghista. Siamo più distanti nei modi e anche nella storia politica, sarebbe stata più semplice far capire la proposta di cambiamento che avanziamo. In ogni caso così è, quindi complimenti ad Antonelli per la vittoria».
Sta dicendo che Reguzzoni sarebbe stata un’avversaria debole?
«No, sto dicendo che avrebbe incarnato più di Antonelli gli errori dell’amministrazione uscente, avendone fatto parte attivamente per anni. Ma non mi interessa guardare in casa d’altri».
Pronto alla sfida?
«Certo, infatti sono contento che sia finito il periodo delle sedie volanti e delle polemiche, che certo non ha rappresentato un bello spettacolo per la Busto che viene spesso decantata come capitale».
Si è sentito con Antonelli in queste ore?
«Gli ho scritto un sms per complimentarmi. È è una persona che assolutamente stimo, anche se i motivi di divisione politica fra noi non mancano. Come Reguzzoni, pure lui arriva dai partiti di una maggioranza che ha fatto tanti errori. Spero che la gente voglia cambiare».
Che tipo di campagna elettorale si aspetta?
«Con un candidato come Emanuele (e questo è un aspetto senz’altro positivo) mi aspetto un confronto più pregnante e incentrato sui programmi. Per come lo conosco, è uno che non va ad attaccare sul fronte personale, ma che vorrà confrontarsi sui temi veri e le proposte».
Quei 3.766 che domenica hanno votato, rappresentano un dato che la spaventa?
«Sinceramente per il centrodestra me ne aspettavo 5mila, visto che a Busto gli aventi diritto sono 65mila. Quindi non li considero così tanti in relazione al battage pubblicitario per questo voto».
Si sente però sfavorito?
«Assolutamente no. C’è tutto un percorso che stiamo facendo come coalizione e che mi lascia molto sereno rispetto alla possibilità di far passare messaggi importanti»
Insomma, anche se qualcuno ironizzava su un’elezione scontata, Castiglioni non si ritira...
«Purtroppo quelle frasi fanno parte di quelle cose brutte che ho sentito in questo periodo e che non mi sono affatto piaciute. Ma ciascuno è libero di esprimere le sue opinioni e in democrazia bisogna accettare anche questo. Preferisco concentrarmi sul lavoro da effettuare».