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Santa Maria del Monte, è record di presenze. Nell’anno della Misericordia, sono giù 7.840 i fedeli che hanno varcato la Porta Santa aperta il 12 dicembre scorso di fronte alla statua del Bodini dedicata a Paolo VI. Il numero, ingente di per sé, rappresenta solo una quota delle persone passate sotto la porta sforzesca del 1532. Non esiste infatti un “contapersone” che possa testimoniare con precisione quanti pellegrini hanno varcato la soglia accanto all’ingresso secondario del Santuario.
Difficile dunque stimare un numero complessivo perché quello che sfiora gli ottomila è calcolato, con precisione, sulla base dei pellegrinaggi giunti a Sacro Monte in questi mesi. I fedeli che alla spicciolata si recano in visita al santuario e che passano dalla Porta Santa (aperta ogni giorno dalle 7 alle 12 e dalle 14 alle 18) sono “incalcolabili”. «Finora abbiamo raggiunto i 94 pellegrinaggi e ve ne sono ben 262 prenotati per i prossimi mesi», dice l’arciprete, monsignor Erminio Villa. Il numero globale dei pellegrinaggi prenotati è superiore a quello di tutti i gruppi organizzati avvenuti nell’arco delle scorso anno. E siamo solo a fine aprile. Anche la cripta del santuario, aperta lo scorso novembre, conquista un primato enorme, circa ottomila i visitatori che in questi mesi hanno ammirato gli affreschi custoditi “sotto” l’altare, le tombe lungo il corridoio e gli affreschi scoperti in quella che è stata chiamata la sala delle tre Madonne, in quella che era una stanza di accesso che celava dietro armadi e contrafforti, opere emozionanti. Tra i visitatori, vi sono anche molti stranieri.