C’era una volta via Robbioni. Il primo tratto, da via Sacco all’incrocio con via Del Cairo, era una delle zone più vivaci del centro, grazie anche alla presenza della libreria Veroni e della pizzeria all’angolo. Sono passati anni e il quadro è progressivamente cambiato, in peggio: chiusa anche la galleria (ristrutturazione) che ospitava alcuni negozi. E in questo “deserto commerciale” è spuntato il degrado: scritte sui muri. Dall’altro lato della strada, i palazzi e sotto il portico, uffici e ambulatori, tra cui l’Inps. Come rivitalizzare quel piccolo comparto che dall’addio delle libreria, esattamente dieci anni fa, ha avuto solo una parabola discendente? L’assessore all’Urbanistica, Fabio Binelli, conosce bene la situazione e ha dato uno “spunto” nel Pgt (Piano di governo del territorio), seguito da un atto di indirizzo, una sorta di testamento per la prossima amministrazione: chiudere la strada alle auto, creare una piccola isola pedonale. «C’è già il presupposto senza il quale sarebbe inutile discuterne: il nuovo parcheggio di via Sempione che consentirà di eliminare alcuni stalli blu nelle strade interne, verso corso Matteotti». E quindi, l’eliminazione dei parcheggi, in via Robbioni e via Del Cairo, sarebbe ampiamente compensata dalla nuova struttura della sosta che offrirà oltre duecento posti. Scossoni quindi sul fronte dei posteggi non ce ne sarebbero.
Ma non basta. L’assessore all’Urbanistica indica la “rotta” da seguire per la trasformazione in zona pedonale: «Procedere prima alla riqualificazione delle vie e solo dopo passare ai provvedimenti di chiusura delle auto». E’, almeno in parte, quanto avvenuto nel comparto delle vie Donizetti e Rossini e di piazza Giovine Italia, diventato da quasi due anni Ztl (zona a traffico limitato). E quindi: incentivare il decoro dei palazzi finiti nel mirino dei graffitari (e questo spetta ai privati), progettare una pavimentazione diversa, con beole al posto dell’asfalto.
«Rimarrebbe però una differenza rispetto a piazza Giovine Italia - osserva l’esponente della giunta Fontana -: in via Robbioni, dovendo comunque preservare l’ingresso delle auto dei residenti con garage, non ci sarebbe spazio per attività, penso ai bar, con tavolini all’aperto». E questo potrebbe essere un piccolo handicap sulla strada della rinascita con vocazione pedonale. Oltre a via Robbioni, diventerebbero senz’auto anche via del Cairo e via Speri della Chiesa. «E sarebbe una buona isola pedonale, anche per estensione e vicinanze al centro storico». Non sarebbe possibile invece per via Battisti, zona Salesiani, che è l’unico sfogo, da via Veratti, verso via Staurenghi e quindi al nuovo multipiano di via Sempione. L’assessore al Commercio, Sergio Ghiringelli, conferma che la «zona di via Robbioni è la più degradata del centro» ma anche «quella che ha le maggiori potenzialità, se pedonalizzata, di rinascita e successo».