Truffe? Furti? Rapine improprie? A carico dei due nomadi arrestati l’altro giorno dai carabinieri non c’erano elementi per sostenere accuse così forti. Quindi Sandro Narcisio e Carlo Riviera dopo l’interrogatorio sono stati scarcerati. Solo per uno dei due il giudice ha mantenuto la misura degli arresti domiciliari, individuati nell’accampamento di provenienza, ma nei loro confronti resta salda soltanto l’imputazione di resistenza a pubblico ufficiale.
E questo perché giovedì mattina, a Fagnano Olona, i due hanno forzato l’alt intimato dalla pattuglia dei militari mentre viaggiavano a bordo di una Seat Leon da mesi segnalata tra Piemonte e Lombardia da vittime di ogni tipo di reato predatorio.
Narcisio e Riviera sono quindi scappati a velocità folle. Per farsi largo nel traffico i nomadi usavano una sirena montata nel vano motore, tale e quale quella delle forze dell’ordine. In via Siracusa, al confine cassanese, la macchina è stata bloccata. Il conducente però ha tentato una manovra di speronamento dell’auto dei carabinieri e non riuscendoci ha cercato di dileguarsi nelle campagne della zona.
Ammanettati entrambi, sono stati arrestati d’intesa con il pubblico ministero Nadia Calcaterra. Secondo i militari gli indagati sarebbero i truffatori che andavano di casa in casa spacciandosi per vigile urbano e operaio comunale così da raggirare gli anziani e derubarli. Ma elementi schiaccianti a loro carico non ne sono ancora stati raccolti.