Stefano Coppa plaude all’intensità profusa dall’Openjobmetis per battere la seconda forza Reggio Emilia e suona la carica in vista della missione Final Four: il clou della stagione biancorossa non poteva arrivare in un momento migliore per la squadra di Paolo Moretti.
«Nonostante Davies non sia riuscito ad entrare in partita, ognuno ha messo in campo l’energia giusta per sopperire ai problemi di falli di Brandon e consentirci di vincere il duello chiave a rimbalzo. Peccato per i risultati degli altri campi che non ci permetteranno di essere padroni del nostro destino la prossima settimana a Cantù. Ora arriviamo alle Final Four di Chalon nel momento migliore della stagione: la squadra ha ancora benzina in corpo a livello atletico e i risultati dell’ultimo mese ci danno grande fiducia nei nostri mezzi».
L’assalto alla Fiba Europe Cup ha risvolti molteplici in termini immediati - i 250mila euro in palio per la vincente, la possibilità di aumentare i trofei in bacheca 16 anni dopo l’ultima vittoria in Italia e 36 dopo l’ultima nel Vecchio Continente - ma potrebbe permettere a Varese di tornare direttamente in Europa: «Per noi vale tantissimo da tutti i punti di vista, non solo economico e sportivo, ma anche di programmazione futura. L’esperienza di quest’annata ci ha fatto crescere tanto nei singoli e nell’unità del gruppo, ci teniamo ad onorare l’impegno che in caso di vittoria potrebbe aprirci le porte della nuova Champions League. Tutti i ragazzi non vedono l’ora di andare in campo, cercheremo di dare il massimo anche giocando in trasferta».
Sospeso fino a domenica sera il discorso della volata playoff, che però dipenderà solamente in parte dal risultato di Varese: «Se non riuscissimo a qualificarci pur vincendo a Cantù e chiudendo a quota 30 la regular season, dovremo fare i complimenti agli altri, più che recriminare sul nostro cammino. Sono convinto che se dovessimo farcela potremmo dar fastidio a chiunque. Se i risultati degli altri campi non ci dessero ragione, sarà un peccato, ma dovremo andare avanti per dare continuità a quel che è stato fatto».
Il presidente biancorosso sottolinea comunque l’importanza di riuscire a confermare lo zoccolo duro della squadra che ha riacceso il feeling con Masnago: «L’analisi deve abbracciare l’intero arco della stagione, facendo tesoro degli errori commessi nella fase iniziale e capendo come e con chi ripartire per una progettualità che prosegua nel solco di quel che si è visto negli ultimi due mesi. Più che il risultato finale della stagione in corso, conterà essere riusciti a costruire qualcosa di solido e duraturo per la stagione ventura. Se dovessimo riazzerare e ripartire, anche le soddisfazioni dell’ultimo periodo rimarrebbero fini a se stesse. Certo, domenica Masnago ha trasmesso emozioni fortissime; sarebbe bello tornare qui per i playoff, ma in ogni caso la stagione non finirà con l’ultima partita ufficiale. L’idea è allenarsi per altri 10-15 giorni nel mese di maggio, lavorando con gli italiani e magari con qualche giovane.